glei che vidi nella raccolta copiosa sull 'interdetto posseduta dalla Marciana Libreria : 1’ uno è : A ssertiones llieronymìVen tira meni sacerdolis 'l heologi ac sancii Maurici/ Venetiaruni pievani tuendae cantra Venetae reipublicae detra-cìores ac maledicos. Veneiiis MDCV1. 4- infine delle quali si legge: Deffend.entj.ir si ve publice si-ve prigatini quovis locorumubi liber ac tutus ac-ccssus esse poteric a Hieronymo Vendrameno Spalatense rJ heologo sacerdote ac divi Mauri-tii venetiarum plebano. Venetae re/pub. au-ctoritate atque perniissu. L’altro opuscolo è : Disquisitiones controversia rum inter Paulum V. summum poni, ac Venetam retnpubl. ver gentilim Hieronynà Veridrameni sacerdotis, Theologi ac parochialis Eccìesiae sanati Alau-ritii venetiurum rectoris, ad summum Cardina-lium S. li. E. co/legii.ni. Venetiis apud Rober-tum Mejettum MDCVII. opuscolo quest'ultimo ristampato anebe in Germania collo stesso titolo ed anno. Bensi io credo che sieno dello stesso Girolamo Vendramino due epigrammi latini che veggo impressi senz’ anno in funere serenissimi Leonardi Donati prìncipìs, ed un carme ed un epigramma latino in creatione se-reniss. Marci Antonii Menimiprincipis. 11 Donato morì del 1612, e nell’anno stesso venne eletto il Memmo. Egli si sottoscrive semplice-mente llieronymì Vendrameni; ina con questo nome fagli scrittori di allora non trovo che il piovano di san Maurizio. Morì questi nel 6 febbrajo 1617 a nat. Domini, come da’ necrologi parrocchiali. 42 VINCÉTIVS VAL. PE. F. SEN.R 1 OPTIM.s DOMI FORISQ. DE_P/J PATRIA BEIfE MERITVS HOc | SACELLV_TESTO FIER1 IVSS1T | HE-LEAO. YXOR. PIETISSIMA I FACIEDVM . CV-R AVIT. | AN. D. M.D.XXVI. I OBIIT | M.D.XX. Vincenzo figliuolo di Pietro q. Paolo Valier 27 a patri/.ia, detta anche \ atería, era uno della Quarantia Criminale quando nel gennajo ¡496 ( cioè 1497 ) pagatore e provveditore in campo fu eletto dal Senato con 5oo cavalli grossi ed altrettanti leggieri in soccorso di Lodovico Sforza duca di Milano contra Carlo VIII re dì Francia (Bembo, voi. T. 149- lanuto. Diarii mss. voi. I. parte I. p. 532 ) L’ anno seguente 149^ C°1 Tarsia e coi capi de’cavalü e fanti, uscito di Pisa, ov’era pagatore, prese il castello di Montopolì, rimanendo da un colpo d’ artiglieria ferito in un braccio ( Bembo, p. 184. Sanato, voi. II. p. 2. 97- 98. 206 ) (1) A’ 22 di ottobre 1499 *u spedito dal Senato a prendere il possesso della terra e rocca di Cittadella levato alli Sanseverini (Sanuto. voi. III. p 26. ) e del i;lo3 fatto provveditore sopra i Dazii in luogo di Agostin Malipiero (ivi voi. IV. p. 236). Data a’Veneziani da Pandolfo Mala-testa nel i5o5 la città di fìimini vi fu mandato nel novembre di quell’ anno Vincenzo a custodir quella rocca. (Bembo: 002. Sanuto. voi. V. p. 222. 256 ec) (2). Ottenuta licenza di ripa-triare nel decembre dello stesso i5o5, venne; nel 1607 mandato a leggere Vicenza qual ca-pitanio (mss. Reggimenti) di dove scriveva al Senato i provvedimenti fatti a’ confini della Scala, a Grigna e al Passo della Pertega; come aveva fatto appiccare al Co volo un caporale di Silvestro da Conegliano contestabile, perchè mandalo con fanti al castello di Enego se n’era partito per non aver avuto sì tosto ì danari occorrenti; scriveva del bisogno di un contestabile da mettere alla Scala, e gli fu spedito Antonio da Viterbo ch’era in Rovigo ; e dava ragguaglio della vittoria eh’ ebbero i nostri nel-1’ aprile i5o8 verso Grigna e Tesin sopra i tedeschi ; cosicché essendo ritornato in patria nel gennajo 1609 stile romano, e avendo riferito in collegio venne assai laudato. (Sanuto voi. VII.) Nel marzo seguente fu posto alla soprainten-denza delle artiglierie dell’esercito; cosa insolita, perchè, come osserva il Bembo (voi. II. p. S, MARIA DELL’ORTO famiglia (1) Scrive il Sanuto: esso Valier ebbe « un colpo di artiglieria che li azonse appresso il brazo et quel-« lo fece negro etj magagnoe un pocho e se infioe assai con gran dolor per un pezo lamem non bave d mal et si balota l’havesse tocho aria porta il brazo via si crede fusse qualche sasseto over stella. (2) Il Valier in questa occasione occupossi della rivista e descrizione di Biinini tanto in linea di architettura militare, quanto di governo civile e politico. Vedi nel detto storico Sanuto, le pag. 3o4- 3o5 38o usque 38g dell’indicato V volume ov’è: Conditione et particulariià de li castelli de Arimino visti per g Vicetizo Valier de bordine del magnif. miss. Domenego Malipiero provedador in Arimino ec. col numero delle anime, delle tasse, degli uomini atti a portar le armi, delle spese degl’impiegati, degli ufficii della città ec. cosicché questo quadro statistico può riuscire interessante per Ja storia di quella città. Tom. II. 56