g6 LA CERTOSA. fu destinato provveditor generale in Terrafer- Zaccaria Barbaro ( Coronelli de’ Procuratori ma, ed occupato mai sempre nel servigio della p. 62). Lo storico Cardinal Bembo nel libro Vii patria morì nel 1750 a’ si di maggio d’ anni all’anno i5o8 ( T. II, p. 26 ) dice: E percioc-85, come m’indica il gentilissimo sig. ab. Lui- eh è più magistrati erano, i quali avvisavano gi Bosello, coadiutore della Marciana Bibliote- che fosse bene di fare a Massinùliano guerce, ed. ebbe in questa chiesa sepoltura (Corna- ra, con [oste ne' suoi jìni entrando; M. Doro T. IX, p. 146) . menico More sino procurator di san Marco, uo-Lorenzo altro fratello, fu senatore, e varii ur- ma prudente e per soprannome, e per la verità bani magistrati con lode sostenne ( Alberi Bar- savio, ad avvertire e pregare i Padri, inco-baro e Cappellari'). minciò che ciò farsi non permettessero. Sie-Marcantonio postosi in prelatura fu titolato gue lo storico ad esporre le belle ragioni dal abate (Alberi stessi) . Morosini portate, e chiude: queste cose avendo Tutti gli storici che discorrono delle guerre dette il vecchio saggio, quello ardore de' magi-contro a’ Turchi sostenute dai Cristiani in que- strati di far guerra un poco s'inliepidio, e persia tempo, rammentano Andrea e Carlo Pisani, ciò niente altro si diliberò, se non che di ciò i Fra questi io noterò Girolamo Ferrari ( Noti- Padri meglio si consigliassero. Venne a morte zie storiche della lega tra l'imperator Carlo nel 22 marzo l i09 d’anni 92 , e fu seppellito FI e la Repubblica di Venezia, ivi 1725, 4- a col fratello Agostino ( di cui non ho particolari p. 101 ec, 129 ec. ). Camillo Contarini (Storia notizie) nel chiostro presso questa chiesa della delle guerre di Leopoldo primo ec. Venezia Certosa (•). Domenico si annovera tra gli 1710, T. I, p. 704, 556, e T. II, p. 89 ec. 191 Scrittori Veneziani. Sonvi di lui : Miracula ec.). Giovanni Graziarli (llistor. Venei. T. II, B. Laurentii Iustiniani Venetiarum patriar-p. 609, 5oi ec. ) . Pietro Garzoni ( Storia, nei chae. La notizia di questo libro ci fu serbata dal luoghi citati ) . Giacomo Diedo ( Storia, T. IV, generale de’ Camaldolesi Pietro Delfino (Epist. ediz. 1751 ne’ luoghi citati ). Alessandro Lo- Fenetiis i5a4 fol. ). Scrivendo egli la epistola catelli ( Uisloria della Veneta guerra in Le- 92 del libro XI ad Antonio Contarino patriarca vante . Colonia. 1701, parte I, p. 5»5, 226, e in data 1119 16 luglio da san Michele di Murarie seconda p. ii> ). rano, gl’ invia i Miracoli del B. Lorenzo Giustiniano scritti da Domenico Morosini, ed os-35 serva che gli saranno cari tanto per la materia, quanto per la gravità ed eleganza dello scritto-SP. DOMINICI ET AVGVSTINI MAVRECENI re, non dovendogli esser caduto dalla memoria FRATRVM ET SVORVM HEREDVM quanto grande uomo fosse il Morosini, non solo per la dignità sua, ma eziandio per la dottrina Domenico Morosini fu figliuolo di Pietro q. e per la singoiar sua religione ; uomo quindi Domenico, e di Bianca Dolfin di INieolò (Al- degno di goder pienissima ed indubitata fede. beri Barbaro ) . Egli era della famiglia che II motivo per cui il Delfino manda quel libro ha sullo scudo la fascia d’azzurro in campo al Contarini è perchè possa comunicarlo a5 d’oro; e fu senatore amplissimo cognominato commissarii Apostolici a’quali dal Pontefice era il Savio per la molta prudenza, con cui resse stato ordinato di esaminare le azioni di Loren-le più importanti cariche dello Stato. Et# con- zo patriarca, e vedere se degno fosse d’ essere sigliere nell’anno 1491, e Savio del Consiglio ascritto fra’beati. Il Delfino nel libro III ha nel 1492 » nel quale a’ 5 di dicembre fu eletto la epistola 49 diretta al nostro Morosini datata procuratore di san Marco de Citra in luogo di da Fiorenza nel 14 dicembre del 1492» colla (1) Marino Sanuto nel Lib. VIII. de’ suoi Diarii mss. a p. 18 dice, che morì a5 20 di marzo 1609 d’anni 91, essendo nato del 1417- Andava con un mantello paonazzo e uno becho di scarlato vechio et una Centura di cuoro, e mai faliva pregadi nè conseio di Xci e pochi me-xi e parlo in renga impregadi montato dove si leze le letere, ma da do mexi in qua era venuto tanto vecchio che pocho parlava. Era assai ricco, e lasciò grossa facoltà . Fu seppellita nel di 23, come attesta lo stesso Sanuto a pag. 20. In questa mattina fo sepotto c. Domene» go Morexini procuS vestito solum da batudo a la certosa in mezo il campo santo .