CORPUS stino Michele consacrate. In Venetia oppresso Francesco Bariletti, 1596,4. L’ultima è del raccoglitore Agostino Michele. X. Delle Orationi di Agostino Michele, parte prima, le quali in diverse occasioni ad una aduna pubblicate dalle stampe, edhora insieme raccolte, sono ristampate e dallo stesso autore ricorrette, allo illuslriss. sig. Marco Quirini diga issano Avogadore. In Venetia presso Gio. Battista Bonfadini i5go, 4. La prima è per la vittoria contra’ Turchi, la seconda per la creazione del doge Veniero, la terza in morte del Terzo, la quarta per la creazion del doge Cicogna, e 1’ ultima per la morte di Luigi -Michele. XI. 7 'ruttato della grandezza dell'acqua et della terra, di Agostino Michele, nel quale contro C opinione di molti filosofi, et di molti matematici illustri dimostrasi L'acqua essere di maggior quantità della Terra. In Venetia i585. 4- appresso Nicolò Moretti. È intitolata a Francesco de’ Medici gran duca di Toscana . XI). Discorso di Agostino Michele in cui contra l'opinione di tutti i più illustri scrittori dell'arte poetica chiaramente si dimostra come si possono scrivere con molta lode le Comedie e le Tragedie in prosa. Et di molti altri precetti di colai arte assai copiosamente si ragiona. In Venetia per Gio. Battista Ciotti 109», 4- È presentato ad Orsato Giustiniano in data 28 luglio 1592= Dice l’autore, che non essendo cosa solita a vedersi in prosa Tragedie, ed avendone egli dettata una nominata Cianippo, scrive il presente Discorso innanzi di darla alla luce, ad oggetto di difenderla dagli attacchi che le potessero venir fatti per la novità della cosa. Da tutto il libro, ove più volte nomina questa sua Tragedia, ed appoggia all’autorità di molti e chiari poeti il suo assunto , apparisce il nostro Michele essere stato il primo che abbia scritte in prosa Tragedie, dicendo egli fra le altre cose (nelC introduzione, e a p. *4, ec. ), non essergli nascosto che molti dotti scrissero in prosa Comedie e Tragicomedie, non però Tragedie propriamente dette, ec. Non devrà il mondo haver discara questa mia fatica, havendo io in facendo ciò mostrato il sentiero almeno per lo quale altri con maggior inveri tione, ec.....E togliendosi 1’ obbiezione che se si fosse potuto dettare le Tragedie in prosa lodevolmente tanti l’avrebbero fatto prima di lui, risponde ; che DOMINI. 43 da ciò non ne segue che l’abbian disapprovate, perchè non l'imperfettiona della spiegatura, ma il voler fuggire d'esser il primo, e di ponersi nel carico, in cui guidato dal cielo, 10 mi son posto, li hanno da ciò agevolmente deviati. E in effetto non s’ingannò, perché sebbene prima assai di lui abbiamo veduto a stampa la famosa e rarissima Tragedia in prosa di Francesco Negro da Bassano intitolata il Libero arbitrio impressa nel if>46. della quale vedi ciò che si dice nel Dizionario storico dell’edizione di Bassano, 1796 ( artìcolo negri a), ciò nondimeno il Michele avrà 11 primato tuttavia, in quanto che la Tragedia del Negro non è che un dialogo allegorico che per nulla aveva in vista le regole della Tragedia, ma bensi l’empietà, la malignità, la satira, laddove il nostro Michele ha dettata una Tragedia con tutte le regole, ed appoggiata a un fatto storico. XIII. Cianippo Tragedia di Agostino Michele. Et è la prima fra tutte f altre sino ad hora pubblicate dalle stampe che sia scritta in prosa . In Bergamo per Comin Ventura , MtìXCVI, 4- È intitolata al duca di Urbino, in data primo settembre 1 r>y6 , questa nuova Tragedia che con non più veduti ornamenti comparisce al cospetto dell' Universo. Nella epistola a’ Lettori ricorda di aver fatto precedere ad essa il Discorso impresso nel 1.192; equi sopra ricordato. II soggetto è tratto da buida e da Plutarco . Gli alti sono in prosa, e i Cori in versi, e di questa mescolanza dà ragione nel Discorso ( pag. 27, 28, 29) cioè , perchè l’uso vuole che il Coro si canti, e quindi conviene il verso e non la prosa. Lodò questa Tragedia Speron Speroni , il quale andava confortando 1’ autore col dirgli che quella tragedia è perfetta, la quale non già si ritrova Ubera da tutte le imperfezioni, ma che da minor numero loro è oppressa. XIV. Lettere del signor cavalier Battista Gua-rini nobile Ferrarese da Agostino Michele raccolte, et al serenisi, sig. duca di Urbino dedicale. In Venetia appresso Gio. Battista Ciotti Senese. 4 Furono più volte ristampate dopo questa prima edizione, e con aggiunte. XV. il Michele dedicò a don Alessandro d’Este delle Stanze scritte dall 'Ardilo accademico Risoluto a Clemente Vili sopra la perdita di Giavarino. Bergamo, Ventura, 1 5g5, 4. XVI. Oltre queste opere che vidi del nostro