S. MARIA DELL’ORTO o/Li 1017, come si è detto fra le Inscrizioni di S. Maria de’ Servi. Nel mss. Driuzzo leggesi questa cosi : BERNARDINO POQIO TRA DEI T. FRATRES PIENTISS. SIBI POSTESISQ. TOSVERVST. MCCCCLXXXV. eie 111 marzii, e la registra immediatamente dopo quella che io qui I10 notata al num. 4.8, e vicina a quella al num. 46- Cosicché io credo che questa delli Poggio fosse in luogo della pie-ra che oggi vediamo al num. 47 spettante a Giuseppe lnverardi. Una cronaca mss. lesse mah invece di MAHT1I. ] 1 1 LEONORAE NlGRO NEPTI PAVLIN\E ZOPI-NO VXORI AMANTISSIMAE SIBI ATQVE PO STERIS DOMINICVS DE ADAMIS MONVMEN-TVM HOC PIENTISSIMVS POSVIT ANNO DN1 >610. Negri . Zoppimi. Adami . Dal Palfero l’epigrafe. Della prima e della terza di queste famiglie vedremo altri esempli nelle Venete Memorie lapidarie. Della seconda cioè de’Zorpimabbiamo avuto stampatore in Venezia un Nicolò alla fine del secolo XV e al principio del XVI, ed era di origine ferrarese piantato in Venezia, come appare anche da privilegio che leggesi accordato da Papa Leone X nella edizion prima ì.^O dell'Isolarlo di Benedetto Bordone. Nicolò avea cognome pure d’Aristotile . Egli cosi s’intitola anche nella prefazione all’Apulejo volgare impresso da lui a Venezia nel 1518 con dedicazione ad Alfonso d’ Este duca di Ferrara. 11 Quadrio lo registra nella sua Storia (Voi. II p 549-e nel Voi. VII. ) perchè raccolse, ed ha rime nel Thesauro spirituale vulgare in rima ec. Venezia per Nicolò Zoppino e Vincenzo compagno i5a4* 8 ; e perchè raccolse altre rime in un libro intitolato Miscelanee ( cosi ) nova del preclarissimo poeta Maestro Marcho Rasilia da Foligno et altri auctori, novamente stampata ; zoe sonetti capituli e strambotti, collecte per mi Nicolò dicto Zoppino in 8vo. senza data , e di nuovo colla data 1515. in 8. Vedi anche il conte Giambatista Vermiglioli a pag. 9. e 10 dell’opuscolo: Di alcuni libri di rime italiane rari e rarissimi pubblicati in Perugia nella metà del secolo XVL Perugia 1821 in 8. Abbiamo avuto in Venezia Fabio ed Agostino Zoppini parimenti stampatori circa i58o. Come Veneziano poi si registra dall’Alberici nei nostri scrittori (p. 87) un Zaccaria Zoppi- ni prete secolare huomo di molto valore non solo nel poetare, ma in ogni altra facoltà parimenti, publicò molti sonetti in varie occasioni, Scrìsse un Diario nel quale si comprende di giorno in giorno tutto quello che avvenne al tempo suo . Fece anco et recitò molte orazioni funerali in morte di diversi personaggi ; e fiorì intorno al 1570. In nessun altro, fuorché nell’ Alberici, trovo menzione di quest’uomo, e perciò non dò grande peso alla sua autorità nè circa la patria, nè circa il cognome, e molto meno poi riguardo all’epoca i373. 1 1 2 FRANCISCVS DE VICO VENETVS REIPVBLI-CAE MILITIA NON IGNAVI TER PROSEQVV-TVS HIERONTMIFILIVS MATHEIIVRISCON-SVLTI CELEBERRIMI AVI SVI ET ANTONI AE CONSOBRINAE SVAE VXORIS IOANNIS PÉ-LICANI SENATORIS ROMANI VIRTVTES ET MERITA IN SE HOC MARMORE SCRIBI IVS-SIT . QVIBVS NEQVE INDIGNVM AFFINIBVS ET ANTECESSORE SE OSTENDERE CVN-CTIS VIRIBVS CVRAVIT. HOS IMITA BIT POSTERITAS. Dal Palfero, il quale errando scrive matiieo irmscoNsrcTO celeberrimo, e nel quale è cassata, secondo il solito, da inchiostro differente. Il mss. Driuzzo che sembra averla copiata dal Palfero, dice eh’ era dove al presente si trova r arca Carrara . Girolamo Vico figliuolo di Mattiolo q. Vico i343, fu dottore, e celebre a’suoi tempi in medicina. Matteo figliuolo di Antonio eh' era fratello di esso Girolamo fu dottore in legge, e rinomato giureconsulto. Francesco figliuolo di Girolamo q. Mattoo militò in servigio della repubblica sostenendo valorosamente la carica di capitano, e il suo nome è registrato fra quello degli illustri cittadini in guerra e ne’ maneggi di Stato. Antonia era figliuola di Filippo Vico fratello di Girolamo q. Matteo, e quindi cugina di Francesco militare, e fu moglie di Giovanni Pellicano senatore di Roma. Ciò tutto ricavasi dalle cronache mss. delle cittadinesche famiglie in conferma di ciò che presenta la lapide. Da questa casa discende Domenico Vico gran cancelliere, del quale altrove.