S. ZACCARIA. 153 tore ancb'egli in medicina. L’eccellente miniatore si fu Andrea Amadio veneziano (magi-strurri Andreatn Amadio Venetum pictorem sublimimi ) come lo stesso Benedetto nel proemio afferma . Vedi il volume XXXVII della Nuova Raccolta Calogerana a. »782. a p. 5i. ov’ è il catalogo de’manuscritti della Bibl. de’ ss. Gio. e Paolo, e ove intero si riporta il proemio che latinamente premise il Rinio alla sua opera = V'edi il Morelli tanto nella Notizia d’ opere di Disegno. Bussano 1800. 8. a pag. 123; quanto nella Bibliotheca manuscripta graeca et latina, Bassani, 1802. 8. a p. 3g8 e seguenti , e in una lettera diretta nel marzo 1811 al professore patavino Giuseppe Antonio Bonato ed inserita a pag. 294. del voi. HI. delle Operette del Morelli. Venezia Alvisopoli 1820. 8.)~Ve-di il cav. Cicognara in una nota alla Spiegazione delle XXXl Tavole rappresentanti il palazzo Ducale di Venezia inserita nell’ opera delle Fabbriche pubbliche nostre.= Il codice fu veduto e citato anche da Jacopo Filippo Tomma-sini a p. 24 delle Bibl. Venelae manuscr. Utini, i65o. Di questo cognome Rinio (e forse della stessa casa ) trovo Scrittori Veneziani li seguenti. Giovanni Rinio che fiori del i5oo; fu discepolo di M. Antonio Sabellico, e stampò un’operetta in cui tratta del dito pollice con molta erudizione e dettata in buon latino, intitolata : Libellus qui Pollex inscribitur. l\.° Senza alcuna data, e di quattro sole carte . La dedicazion è a Vettor Foscarini patrizio veneto e podestà di Chioggia; cosicché sapendosi che il Foscarini fu eletto a podestà nel 1.^09, e che gli è succeduto un Alvise Lion nel i5io., è facile arguire che in quello spazio fu impresso il libricciuolo, Vedi serie de’ Podestà di Chioggia. Venezia ‘767, p. %. , X Giovanni fìinnio giureconsulto e dottore nel-l’una e l’altra legge, il quale ha dato fuori il seguente libro (ch’io però non vidi, ma che trovo notato in un mss. degno di fede ) : Thesaurus Christianae Re/igionis et Speculum sa-crorum summorum Romanoruin Pontificum, Imperatorum, Regum, et Sanctissiniorum Epi-scoporum per Alphonsum Alvare.z Guerrero in lucem editum, summariis, numeris, et repertorio copiosissimo quaeque notatu digna osten-dentibus per Dominum Ioannem Rinnium Ve-netum iur. utr. d. summo studio et labore adje-ctis. Venetiis apud Cominum de Tridino Mon-tisferrati, 155q. fol. L’Alvarez dedica l’opera sua in data di Napoli xvin, hai. augusti 1.558 a Filippo e Maria re e regina di Spagna; e il Rinio indrizza le sue fatiche in data di Venezia r. idus januarii 155c> al cardinale Luigi Cornare del titolo di s- Teodoro, e allo stesso Al-varez con altra lettera nella medesima data. Se questo Giovanni Rinio è lo stesso che Giovanni Renio giureconsulto e dottore ancb’esso in arn* be le leggi, di quest’ultimo dovrò dire nelle E-pigrafi della chiesa di sant’ Agostino ove fu piovano. 59 ANTONIVS MOCENICO DIVI MARCI PROC." ALOYSIO EQVITI PATRI SENATORI PRAE-CEARISS.*10 MILITARI GLORIA ILLVSTRI ATQ. DIFFICILLIMIS REIP. TEMPORIBVS CONTRA SVMMOS PRINCIPES CAP1TANEO« NEC NON ANDREAE PROAVO VENETAE CLASSIS IMP.*1 FORTISS.0 GENEROSISSIMO FECIT1LLIS GLORIA - SIBI SOLATIV, POSTERIS EXEMPLV Stà nel mss. Palferiano questa memoria onorevole per la patrizia veneta casa de’Mocenighi . Antonio M ocenigo fu figliuolo di Alvise, o Lvigi cavaliere q. Tommaso. Fece suoi studii anche sotto Rafael Regio pubblico professore; il che raccogliesi dal seguente passo de’ Dia rii di Marino Sanuto ( voi. su , p. 1 84 ) : odi 22 novembre 1514 dopo disnar in chiesa di san Moixe fo fato una Oration de laudibus elc-quentie per £. Antonio Mocenìgo di c. Alvixe el K.r el qual va a/dir (a udire) Dno Raphael Regio lector publico conduto a stipendio di la signorìa nostra - vi fu lorator di Franza - episcopo di Aste, lorator di Ferara e molti cavalieri e dotori e sì porto ben - e zovene danni 17 . Nel due marzo i5a3 essendo già senatore fu eletto a procuratore di san Marco de Cifra, giusto la Parte del di antecedente, e sborsò ducati ottomila . Visse in Procuratia anni 35, e fu sepolto a santa Lucia ( Coronelli. Serie, p 75. Comaro T. X, p. 555. Meschinel- lo, T. III, p. 100, che dice novemila ducati). A Suesto procuratore fra Sisto de’ Medici dedica suo libro De humanae industria e prae stantia ( senza luogo o tipogr. ) in 4-° La data però del-l’Orazione é di Venezia 19 ottobre i555, e quindi la stampa è di quel torno. Il Mocenigo e gli altri suoi colleghi procuratori a’ quali pure è addirizzato il libretto avevano destinato il de’ Medici alla cattedra di Filosofia razionale e naturale.