LA CERTOSA. 3-8 michaeli zono eqviti domicello ca- STELLANENSI COMITIQ. 'PALATINO ET CI- VI VENETO IN EXPEDITIONE CONTR A TVR-CAS ANNO 1444 CONSILIO ET ARMIS INCLITO EVGENII 4. SVMMI PONTIFICIS IN CLASSE DEPOSITARIO DE PATRIA DE FIDE OPTIME MERITO MICHAEL ZONO ANGELI FILIVS EP1SC. CHISAMENSIS PJIOAVO ILL.RI POST_CENTV ANNOR. SPATIV HOC PRAE-CLARV VERAE VIRTVTIS MONVM. ERIGEN-DV CVRAVIT. La famiglia cittadinesca veneta Zon , della quale vedremo altre memorie nelle lapidi nostre, venne di Perugia, e dicevasi Borica/ubi. Era assai ricca, e incontrò parentado con molte case patrizie . Michele Zon, il primo nominato in questa inscrizione, figliuolo di Nicolò, ebbe a moglie la nobil donna Lugrezia f. di Bernardo Dandolo da s. Giustina . Da un istroinento di acquisto che fece nel i438 della casa Zon a s. Giustina da Maria vedova di Matteo Quirini da s. Fantino , si ricava eh’ esso Michele abitasse dapprima a s. Maria Nova. Fu egli mollo caro ad Eugenio IV sommo pontefice, il quale avendo nel i445 chiesto alla signoria Veneta dieci galere per farle armare contra de’Turchi, ed essendogli state concedute, costituì nell’armata deposi-tarib il Zon de’ soccorsi che in quell’occasione furono contribuiti. Il fatto della ricerca del papa è confermato e dal Sanuto (-R. I. T. XXII. col. 1106 ) e dal Sabeìlico ( Ilist. Ven. Lib. VI. dee- III. p. 654, 655 ), il quale parla di sole otto galere e ne nomina i comandanti. L’ufficio poi dal Zon in questo incontro sostenuto non mi è noto se non se dalla presente inscrizione. Questa ci fa pur vedere i titoli dal Zon goduti, i quali appajono pure da privilegio papale accennato nelle cronache cittadinesche manuscritte e da D. Casimiro Frescot ( Pregi della nobdtà veneta p. 4^o. ediz. »707 ), nella soprascritta del qual privilegio si legge : Dilecto F. nobili viro Michaeli Zono de f enetiis Domicello Ca-stellanensis Dioecesis, scutifero nostro, Corniti Palatino Lateran. ( Il Frescot lesse Crucifero anziché Scutifero). Fece suo testamento a’ 27 di luglio i449 'n atl;i di Benedetto dalle Croci piovano di s Maria Formosa, col quale ordina di essere posto nella sepoltura che si fece far per se, e per gli eredi suoi nel Capitolo di S. Lena (s. Elena) di Venezia. TOMO II. 89 Michele Zon, il secondo nominato nella epi-rafe, figliuol di Angelo q. Nicolò ebbe per mare Maria Vieimi di famiglia ragguardevole e dell’ordine della ducal Cancellaria. Da un registro compilato alla fine del secolo XVI vede-si essere nato nel làoo. Sembra che nell’anno i5a4- iniziato ancora non fosse nella via cheri-cale, perchè ciò punto non apparisce da una convenzione eh’ egli a’ 6 di settembre di quell’ anno a nome proprio e de’suoi fratelli conchiuse con Girolamo Zon qu. Gabriele suo cugino. Nel 27 agosto 1328 con Maria sua madre accettò una donazione fattale dal vescovo Ariense Bartolomeo Abramo di tutti i beni già acquistati dal defunto di lei zio Domenico di Aleppo vescovo di Chissaino a nome della sua chiesa. E da questa accettazione apparisce che fin d’allora il nostro Michele era eletto successore alla sede di Chissamo. Pochi giorni però stette prima di consacrarsi, come si rileva da un acquisto che fece in Monselice a’ »9 del susseguente mese di settembre, nel quale si nomina assolutamente vescovo di Chissamo. Alli 21 poi di ottobre del 1557 ess° s* ritrovava alla Canea, ove fece donazione di quasi tutti i suoi beni mobili, che colà possedeva, a suo fratello Domenico. Dopo di che non trovasi di lui altra memoria se non se la presente inscrizione, dalle cui pai ole post centfm jhhok. spativu si può arguire che del 15^-4 fosse Michele ancora invita . Ma poco più oltre durò nel vescovado, perchè, giusta il Cornaro ( Creta sacra. T. II. p. 166) a lui successe Agostino Steuco da Gubbio, canonico regolare di s. Salvatore, il quale dopo un anno appena di regime della sua chiesa, ritornato in Italia, fu eletto custode della biblioteca Vaticana, e morì poi in Venezia nel i55o. Io deggio alcune di queste particolari notizie alla cortesia del nobile Angelo Zon figlio del nobile Giovanni della casa stessa, che le trasse da documenti del suo archivio, da me pure attentamente esaminati. La inscrizione sfa nel mss. del Palfero cancellata da linea d’inchiostro diverso. Essa è pure riportata dal Cornaro nel luogo citato. 29 . HIC . IACET . SPECTABILIS . AC . NOBIL1S I.VIR ^ DNVS . ANTONIVS . 9TARENO J_. 9DA DIVI . DOMINI ZI. Q. OBIT . VNO . DISI . I . MCC°CCXLI.DTE . DEZIMO . ivilS . IANVA-RII • 1 • ET . D. EVSTACHII. I . THRONO. AG» SVO | RVM . HER 1 EDVM. 1?