54o S. MARIA D] fuimento del viaggio dello Zane, (ivi p. 233). )i nuovo eletto videsi a capitano generale contro a’ Turchi nel i568, ma anche in questa occasione non ebbe effetto la sua nomina perché a Seiimo convenne movere le sue forze verso 1’ Egitto (ivi p. »4') • Fu frattanto Girolamo inalzato al grado di procuratore di San Marco de Gitra in luogo di Iacopo Miani, e ciò fu nel 16 maggio li)68. (Coronelli. De Procuratori p. 91 ) . E giunto l’anno 1670 ebbe per la terza volta il supremo comando della grande armata contra gli stessi Ottomani. (Morosini Lib. IX. 280). Consegnatogli lo stendardo generalizìo, ebbe ordine dapprima di fermarsi a Zara, indi di passare a Corfi'i. Egli intanto aveva fatte presidiare alcune terre della Dalmazia per cui improvvisamente erano scorsi i nemici; e poi era ito in Candia. Ma quantunque nello Zane e in altri capitani di suo seguito fosse grandissimo il desiderio di venire a battaglia, al che eloquentemente animava egli i soldati non restando di rinforzare di nuova gente l’armata stessa ; nondimeno colpa il contagio terribile che gran parte della gente aveva distrutta ; e colpa le differenti opinioni de’ capitani chiamati a consiglio, non vennesi ad alcun fatto, anzi fu preso di tornarsi verso l’occidente. Commosso da questa risoluzione il Senato, e riflettuto al pessimo stato dell’ armata, e come col temporeggiare si era perduto il momento di affrontare e di vincere forse il nemico, richiamò i provveditori e i capitani fra’quali lo Zane a discolparsi nelle carceri . Egli tra per indisposizione di salute, e per lo dolore delle accuse dategli di negligenza e d’imperizia venne due anni dopo a morte , cioè nel 1373, prima che espedito fosse il suo rocesso . (Morosini Lib. IX. 5a3. 324-53. Partita. Guerra di Cipro Lib. I. p. 26. 63. 70. 75. 156. Guarnerius de Bello Cyprio p. 56. Arrighius de eodem p. i3a. ec.) A questo proposito osserva il Parata (1. c. p. 168.) «che » siccome altre volte aveva allo Zane apportata « molta laude e quasi meraviglia certo suo feli-» ce genio per cui pareva che le cose pubbliche » ancora alla cura di lui raccomandate sortisse-« ro buon fine ; siccome nella privata sua vita *> per gli onori, per le ricchezze, per li figliuoli » era stimato fortunatissimo, e quello stesso gra-» do del generalato due volte prima aveva ot-5? tenuto con tanta felicità, che quasi colla sua 55 elezion erano cessati i travagli e i pericoli; « cosi a questo tempo dalla pubblica alla sua si privata disavventura si trasferiva la cagione di >1 tanfe avversità: tal che di queste colpe accu- XL’ ORTO n salo mori due anni appresso, prima che giustifi-« car potesse la causa sua, facendo riuscir vera « quella sentenza che l’ uomo non deve chia- morsi felice avanti V ultimo giorno di sua n vita u . Il suo cadavere fu onorevolmente sepolto nella chiesa de’ Frari appiedi dell’altare di S. Girolamo che egli stesso aveva fatto erigere . Quest’ è quell’ altare già adorno di una gran tavola di stucco di Alessandro Vittoria, la cui rovina è pianta da Tommaso Temanaa nella vita di questocelebre artefice (Vedi Vita di Alessandro Vittoria ripubblicata con note dal-T abb. Moschini nel 1827. in 8vo. ). Celio Magno poeta ha un sonetto fatto in occasione della seconda elezione dello Zane a capitan generale allorché cessò il sospetto de’movimenti de’Turchi (Rime. p. 26). Una lettera di Girolamo Catena scritta da Roma, senza data, in nome del Cardinal di Correggio al nostro Girolamo Zane generale trovasi a p. 491 della prima parte dell’ Idea del Segretario di Bartolommeo Zuc-chi (Venetia 1606. 4). Gon questa si raccomanda al Zane un certo Pagano Pojani gentiluomo vicentino per delitti sbandito dallo Stato Veneto, perchè gli sia condonata la pena, in vista del lungo tempo trascorso, e dell offerta che esso Pojani faceva di servire nell'armata. Il Sansovino ricorda come singolare nella proci», ralia il ritratto di Ilieronimo Zane che fu ge-> nerale l’anno la70. 109 D. IOAN. ET FRANC.1 PAONO FRVM Q. DNI HERMOLAI DE CONFINIO S.TI MARCIAL1S ET SVOR HAEREDV HOC MON. ^27. Dal Palfero, Il cognome Paon, Pavon trovasi anche in due documenti recati da Flaminio Cornaro all’anno i5g3 Franciscus Pavon e all’ anno i348 Hermolaus Paon (Eccl. Veti. T. II. p. 157. T. X. p. 291) nomi che corrispondono a quelli dell’epitaffio, che secondo il mss. Driuz-eo era avanti l’altare di S. Michele Arcangelo subito dopo quello che io registro al num. i3. HO BERNARDINO POGGIO TADEI F. FRATRES PIENTISS. SIBI POSTERISQ. POSVERVNT . i485. III. MARTII. Dal Palfero. Li Poggio fra di noi venner da Lucca con altre famiglie di mercanti l’anno