S. ZACCARIA 121 lenne festa fatta dalla citta per la coronazione a principessa di Zilia Dandolo moglie del doge Lorenzo Prioli; festa minutamente descritta dal Sansovino ( Lib. X, p. 15'4 e seg. ) . Con Bernardo Navagero, di cui era amicissimo, nel i558 fu spedito ambasciatore a Ferdinando I imperatore per congratularsi dell’assunzion sua al trono ( Morosini II, x5a ). L'imperatore donò al Cappello dodici tazze d’argento, dice il genealogista Cappellari, ma il Valiero dice d’ oro ( donavit Cappello pateras aureas ) ; oltre a ciò creollo conte del S. R. I., e gli concesse di poter inquartare nello stemma gentilizio l’Aquila bicipite di color nero coronata, colle ali aperte in campo d’oro, come dal privilegio datato da Vienna 1558 26 settembre, uno squarcio del quale è anche nelle genealogie di ¡VI. Barbaro : pars totius. . . superior au tavii rectores Joannis Matthaeacij Marostici epidicticum carmen, ha tendis marti) 1 ¡>49- 12-Patavii apud Jacobum Fabrianum. Descrivesi in esso un Torneo ed i giuochi stabiliti , e vi si nominan giuocatori un Capodilista , un Trabachino , un Naldo, uno Speroni, un Lazara ec. Del Cappello dicesi Dapsilis es cunctis moderator iustus et aequus ludicium recta nanque bilance facis . E di esso oltre gli storici suddetti e il Zaba-rella e il cardinal V aliero nel libro De Cautio-a pag. 76. 8a. 83, fa menzione ¡VI. de Wic- 71 e, quefort ( V Amhassadeur. Seconde Partie. Colonne 1715. pag. 6. 7. ) ove dicendo che talora i principi per dare a vedere che passan di buona intelligenza con una nazione affettano una specie di confidenza co’ministri de’ sovrani, reca l’esempio di Enrico II col nostro Cappello rei coloris est et représentât aquilani bicìpitein che abbiamo sopraccennato , ed osserva che ciò C C /. /.‘n ----- ,, «n. X\ - C ___. __,1 ____ „115 ;____ nigris coloris expansis alis muni/icentia nostra caesarea addita in testimonium nostrae in eum benignitatis . Questo stemma cosi rappresentato stassi scolpito sopra la epigrafe che illustro. Tornò Giovanni in Francia nel 155g diretto ambasciatore ad Enrico II per congratularsi delle nozze della figlia sua primogenita Elisabetta col re Filippo II di Spagna, e di Margarita sorella di esso Enrico con Emma-nuele Filiberto duca di Savoja. Ma era giunto in Lione quando seppe l’accaduta morte di Enrico, e la successione al trono di Francesco II suo figlio, e quindi chiese istruzioni al Senato se dovesse proseguire il viaggio. Ed essendogli stato ordinato di compirlo e di condolersi per la morte del re, pervenuto appena a Parigi, quivi morì da febbre l’anno stesso i55g, ed ebbesi solenni funerali per ordine regio • Il suo cadavere poi trasportato a Venezia per cura del figliuol suo Pietro, fu seppellito in questa sua cappella. Morosini, II, 141, »48- Giustiniano, ediz. 1076, p. 396. Giovanni Cappello dall’ Alberici ( Scrittori Veneziani p. 54 ), dal Superbi ( Trionfo, Lib. Ili, p. 87), da Pierangelo Zeno, (Memoria de’ Scrittori Veneti p. 17 ) è registrato fra gli Scrittori nostri, perchè lasciò alcune sue Orazioni volgari molto scelte. A queste il Zabarella ( Pileo, pag. 18, 19) aggiunge un volume di lettere e un altro di poesie ; non credo però che alcuna di queste cose sia alle stampe. Nella libreria Soranzo conservavasi mss. la sua Relazione di Francia. A lui come uno de’ rettori di Padova è dedicato il seguente opuscolo: Ad clarissimos Pa- fece Enrico.per far vedere all’ imperatore che la repubblica approvava il suo divisamento. Pietro Cappello figliuol di Giovanni fu senatore aneli’ egli e consigliero, e del 1585-86 luogotenente a Udine ( Palladio. Storia , P. II. pag. 218 ). Colà ho copiate sopralluogo le due seguenti inscrizioni a suo onore erette. La prima con busto marmoreo rappresentante il Cappello stassi sopra le arcate della gran Guardia nella piazza Contarena, ed è mdlxxxv | prae- CLARISS | VIRO VETRO \ CAPELLO LOC \ AD GLORI AM TASTI PRAESID1S PRO | GEST1S OMN1BVS OPTIMF. VT1NENSES | NON 1MMEMORES FIERI MANDJRVNT . La seconda leggesi sulla scala del palazzo de luogotenenti, oggi I. B. Tribunale provinciale: PETRO CAPELLO | PRAES. IN PROVICI A PACATE | CONTINEDJ SOLERTISSIMO ANO | NA TVENDA VIGILANTISSIMO ET | IVRI EX AEQVO D1CVNDO 1VSTIS | S1MO FOROIVLIENSES HOC \ CANDIDAE EORVM FI-DEI | SIMVLACHRVM EREXERE | ANNO MIìLXXXVl. E sotto il busto eh’ è di faccia : argvmentvm mvneris rene gesti. Mori del i6o5 e fu sepolto in questa chiesa . Di questo Pietro, e del padre suo Giovanni vedemmo ricordati i nomi nelle Inscrizioni di s. Croce in Luprio.