3a CORPUS DOMINI. Padova. Recatosi a Roma nel 1604. da Clemente VTII poco dopo fu eletto Referendario del-l’una e l’altra segnatura. Per la morte di Tommaso Contarini arcivescovo di Candia, il veneto Senato in quell’anno fra’ quattro suggetti per la sostituzione proposto aveva a Clemente anche il nostro Agostino, e il pontefice avealo scelto; se non che modestamente rifiutando l’onore, fu fatto in vece sua Luigi Grimani . Frattanto il Gradenigo in Roma erasi molto adope rato per comporre le discordie tra Paolo V e la Repubblica; e in premio eziandio delle sue cure eletto venne dal delto pontefice a’ 5 di aprile del iti io a vescovo di Feltre; ed è perciò grossolano errore quello nella suenunciata inscrizione Palladiana, che ascrive ad Urbano Vili la elezione del Gradenigo a vescovo. Preso egli il possesso per procura nel primo maggio susseguente spiegò ben tosto il maggior zelo e premura nel ristabilire la disciplina della sua diocesi, creando ottime leggi, riformando gli antichi statuti di quel cattedrale Capitolo, e rendendosi affezionatissimi que’ canonici che lungamente erano stati inaspriti e bersagliati con perpetue vessazioni e litigi dall inquieto suo antecessore Iacopo Rovellio. Indi ristorò la cattedrale^ la contigua chiesa battesimale di s. Lorenzo, riccamente adornandole, come apparisce da epigrafe dell’ anno morxviiì riferita appo lo storico Bertondelli. E in effetto degna è d’ osservazione principalmente nella cattedrale la grande gradinata che mette nel presbiterio, e alle due cappelle laterali, e la porta maggiore di bel disegno sovrastata dallo stemma gentilizio del Gradenigo, e da questa memoria : hanc basili-CAM | DIVO PETRO APOSTOLO | A SANCTO PROSDOC1-M0 | D1CATAM j AVGVSTINTS GRADONICFS EPVS | restavravit | mdcxìx ; e nella chiesa di s. Lorenzo è degna di osservazione singolarmente la cappella del Rosario incrostata tutta di fini marmi, coll’altare, che s’alza nel mezzo, di ottimo disegno. Anche il vescovile palazzo riattò, nella cui sala fece dipingere da maestra mano in tela le immagini de’ suoi antecessori, nel cui mezzo fu collocata in pietra la seguente memoria: HASC TIBl FELTRIA ] PONTIFICVM TFORVht SE-R1EM | Tri AMANTISSIMA \ ArGVSTlNVS GRADONI-CVS | SPECTANDAM PRAEBET | T'T \ QVORVM S1MV-LACRA CERNIS | EORPM QVOQVE P1ETATEM | COLAS cioixxn. Francesco Pola veronese ne avea dettata un’ altra alla stessa occasione, eh’ io qui riferisco più correttamente che altri non fece : MUN1C1PKS . FELTRIENSES j QVOD | JIAC- IN. AVLA j SACRAS . SPECTET1S . EFFIGIAS | P0NT1FIC7M . VE- STRORPM | DEP1CTAS . BELLE. ET DIGESTAS | CONSILIO . ET . IMPENDIA ( COSÌ) | AVGPST1N1 . GRADE-1VICI | QVI | EPISCOPALI .IN. AMPLITrDINE | VNDl-QVE . EM1NET . fi PNC . VSD1QVE . EM1CAT | ACCE,-PTVM . GRATI . REFERTOTE | M.DC.XI11. Fuwi tra queste immagini posteriormente aggiunta colle patriarcali insegne quella dello stesso Gradenigo, e sul campo vi si leggono queste epoche della sua vita . Augustinus Qradonicus Vene-tus. 1600 abbas sti Petri auxeren.* et canónicas Pata.vin.us. 1607. utr. signat. Lìfffer* 1610. Epus Feltrens. 162). S. D. N. praelatus assi-stens . 1628 patriarcha aquileiensis collector generalis Decitnarum . E qui cade di osservare che l’epoca 1600 del canonicato di Padova non deve prendersi come il primo anno di questa sua dignità, perchè abbiam veduto che nel 1Ó91 egli l’ottenne, giusta quanto negli atti capitolari trovò monsignor Dondiorologio . Verso la line del suo vescovado, siccome lasciò scritto il Cambruzzi nella sua accreditata mss. storia di Feltre, il Gradenigo si trattenne quattro anni continui a Roma, e sonvi negli atti capitolari di Feltre sue lettere di là datate sotto il 9 gen-najo 16*7 . In quest'anno però egli tornossi in Venezia in figura di coadjutore di Antonio Grimani patriarca di Aquilej.i , morto il quale a’ 26 gennajo 1628, gli fu sostituito nel patriarcato Agostino da Urbano Vili; e vedesi che il consiglio de’nobili di Feltre e il Capitolo, elessero deputali per recarsi in Venezia a congratularsi col novello patriarca aquilejese ; peraltro il successore al vescovado Giovan ì'aolo Savio non fu eletto che nel a2 del detto mese di feb-brajo. 11 solenn» patriarcale ingresso ebbe luogo nel ai giugno di quell’anno in Cividal del Friuli. Non altrimenti che della chiesa di Feltre si rese benemerito di quella di Udine ; e nella sala de Patriarchi compi le immagini de’ precessori, aggiungendovi la propria, come vedesi dalla Inscrizione suddetta nello storico Palladio . Ma infermatosi, e messo frattanto nella dignità Marco Gradenigo, ch’era duca di Can-dia, si trasferì in Padova per curarsi, dove morì il 20 venendo il 26 settembre 1629 . Il suo cadavere trasportato a Venezia', fu interrato nella chiesa di san Zaccaria con apposita inscrizione, che fra quelle vedremo. Avvi però diversità fra gli scrittori intorno al giorno e all’anno della morte sua. L’elogio latino pubblicato dal p. de Rubeis scrive che ciò fu nel 26 settembre i6¿8. Il Palladio e l’Ughelli nel 27 settembre 1629. Il Necrologio citato dal detto Rubeis dice a’ 26 settembre 1629; e 1’epi-