Oli) S. MARIA DELL’ORTO capacità, per V alito di cavaliere di Giustizia nella eminentiss. Religione di Malta. Codice mss. in fol. presso il Consigliere Giovanni d.r Rossi del 17.50 in circa . 102 THOMYRl RHAMNVSIAE | IO; BAPTISTA RHAMNVSIVS | SENATVS VENETI SCRIBA | MATRI OPT. ET BENEM | POSVIT | M.D.XXXVIII La famiglia de’Ramusii, di cui fa menzione questa epigrafe, e che chiamasi Rannusia, Ra-mnusia, Rarnmusia, ma più comunemente Ra-jnusia, o Rhamusia in latino trae la sua nobile origine dalla città di Rimini. Io imprendo ad illustrarla ne’suoi più distinti personaggi. Il primo di essa che da Rimini venne a stabilire la sua dimora in Venezia si fu Paolo il vecchio (del quale vedi più sotto) 1’ anno 14Ì8 e che fu ascritto alla Veneta Cittadinanza originaria. Questi chiamò seco in Venezia Girolamo suo fratello minore, di cui primamente qui dico. GIROLAMO RAMVSIO IL VECCHIO. GirolamoI. Ramusio nacque in Rimini l’anno ,i45o da Benedetto q. Ugolino Ramusio- Suo padre fu uom dotto ed apprezzato assai da Sigismondo Pandolfo Malatesta signor di quella Città; e sua madre si fu Elisabetta figliuola di Stefano degli Uberti nobile di Cesena. Forniti i primi studii passò a Padova nella Università dove ebbe le dottorali insegne nella facoltà medica. Avvenne che essendo morta non senza sospetto di veleno in quella città una figlia di Erasmo Gattamelata da Narni condottiero degli eserciti Veneziani maritata in uno della Casa Capodilista detta dal Cavallo, e vociferandosi che anche Girolamo potesse esser complice in questo omicidio, siccome quello che 1’ amoreggiava prima che si maritasse, Paolo il fratello fecelo da Padova allontanare, e su alcune galee dirette verso Damasco nascosamente imbarcatolo, il sottrasse alle indagini della Giustizia, e ciò avvenne tra il 1481 e il 1480. Pri- ma però di partire a Paolo che’ era in Verona assessore presso il podestà Antonio Veniero Fanno 1485 a’ 17 di marzo fece libera donazione del suo avere, notajo essendo Gio. Nicola q. Lodovico. Giunto a Damasco ripigliò gl’ intralasciati studii, aggiungendo alla cognizione della lingua greca anche larabica; il perchè nel seguente »4^4 P°tut° fare una nuova traduzione latina di gran parte del testo arabo di Avicenna correggendo i precedenti traduttori. Fece suo testamento in Damasco nel 1 /j.86 primo luglio, notajo prete Simone Roveda Veneziano (1), e passando da Damasco a Baruti cessò di vivere d’anni 56 a cagion di flusso per aver mangiato alcuni frutti che noi diciamo Armelini 0 Albicocche, e in quel paese Maza~ franchi o Ammazzafranchi. Scrisse 1. Commentarius super IV libros Galenì. 2. De d'ifferendis pulsuum et de dignoscendis pulsibus. 5. Lib. 2. de nexu utriusque philosophiae dedicati con alcune elegie a Girolamo Donato dottore e cavaliere, il qual Donato ha indirizzate al Ramusio alcune di quelle poesie latine impresse a Parigi del 1791, delle quali feci menzione anche fra le Inscrizioni della Chiesa de’Servi num. 202. 4- Avicennae operuin pars maxima ex arabico in latinum conversa. Volume originale ma-nuscritto che conservavasi presso la famiglia Ramusia col testo arabo a fronte ; traduzione lodata dal Giunti, da Paolo Manuzio, e da Giovita Rapicio, e che sebbene non sia stata mai stampata, pure si sa che Andrea Grazio- lo medico se ne servi nella edizione del Primo Libro di Avicenna fatta nel 1579. 5. Poesie varie, stanno scritte a penna in un Codice che fu già di Apostolo Zeno. Alcune di queste poesie latine dirette per lo più dal Ramusio al suddetto Girolamo Donato in risposta di quelle dèi Donato a lui si trovano nel sopra indicato libro impresso a Parigi nel 1791. in 8. col titolo Quinque illustrium poe-tarum lusus in Venerem. Sono intitolate tutte a Giovanni principe della Mirandola e il Ramusio si chiama hier. ( detto mer. per errore di stampa) ramvsivs pavpuv. ariminwnsis. (1) Il p. degli Agostini dicè che. questo Roveda fu poi piovano di s. Nicolo de' Mendicoli secondo che notò Haminio Coraaro nel T. V. p. 367 all’anno 14g5; ma l’Agostini non vide il T. XIV dello stesso Cornaro alla pag. ag5 in cui prova con documento che il Roveda fu nominato piovano fino dal *47®» quindi parecchi anni avanti che rogasse in Damasco questo testamento. La qualità di piovana però non è specificata nell.a Cronaca Ramusia dond’è tratta la Dotizia del testamento stesso.