LA CERTOSA. suo procedere, ha già acquistato molta grada et autorità appo d’ognuno, e principalmente appresso il pontefice, in modo che la Serenità vostra si può assicurare di dover ricevere da lui ottimo e utilissimo servitio ( p. gì. Tiepolo, Relazione di Koma; Bruselles 1673, 12 ). Ma comunque retti fossero i suoi passi, e al bene della repubblica mai sempre rivolti, pure v’ ebbe chi pubblicamente in Senato gli si mostrò contrario. Fu questi Giovanni Donato, savio del Consiglio, il quale nel i5^o accusandolo di avere oltrepassate le sue commessioni, di aver posta in contingenza la lega, e di non avere resistito all’articolo della scomunica che il papa avea minacciata a chi contravvenisse a’ patti della lega, instò perchè fosse richiamato in patria, e processato. Ma gli altri Savii lodando all’incontro la condotta integerrima del Suriano, rigettarono la proposizione del Donato: fu però per una maggior tranquillità spedito a Roma Giovanni Soranzo, altro ambasciatore, onde unito al Suriano continuassero negli affari della lega (1). Compiuto il tempo prescritto all’amba- sciata nel 1571 era il Suriano disposto a ritornare in patria, quando Pio V domandò ed ottenne dal Governo Veneto, che si trattenesse ancora per alcun tempo in Roma, siccome uomo di sommo ingegno e di grande politica nelle cose, perchè se qualche punto rimanesse a trattare circa la lega, definir si potesse colla presenza di chi dal principio alla fine aveva egregiamente sostenuta la causa della Repubblica (Vedi il Morosini lib. ix, p. 344, hb. x, p. 3go). Ad ogni modo però l’ambasciata di Roma fu per lui fatale . btava egli preparando la sua Relazione da leggersi in Senato nel ritorno, secondo il costume . Jn questa con assai calore confutava le varie imputazioni dategli d’infedeltà nel suo incarico. Al momento di scrivere le ultime parole fu avvertito, che nuove accuse contra di lui suscitavansi ; il perchè soprappreso da. dolore mori subilo senza poter compiere l’incominciata Relazione, che imperfetta stassi ne’ nostri archivj ; e ciò fu a’ 19 di luglio 1^74, come da’ patrizii marciani necrologi apparisce (2). Abbiamo anche di lui un libro : Commentarii del (1) Il Trattato di questa lega dallo stesso Suriano descritto stassi fra’codici Marciani del seco- lo XVII. cod. num. CCCXXXVI, classe VII, a pag. 137. cart. in fol. = Comincia: Ser. Principe. Dovendo io Suriano secondo li ordini della ser. vra dar piena informatione al clar.mo Soranzo del negotio della lega ec. Di Roma alli XlllJ di ottobre MDLXX. Segue. Trattatone della lega del »571. Da poi che a persuasione di sua s.a ec. Un codice di questo Trattato cita anche Daru a p. 344 voi. VII, ediz. seconda dell’ Hist. de la rep. de Veni se . (2) Vidi in uno de’ codici Marciani e nell’archivio Politico due copie di questa relazione, scritte poco lungi da’ tempi dell’ autore. Il titolo è : Relatione del cl.mo sig. Michele Soriano cavallie-re ritornato da Roma l'anno io^\. Comincia: Serenissimo Prencipe, ili.™' et ecc.mi sig.‘ In questa Relatione mia lenirò un ordine diverso dall’ altre che ho fatte, cioè in essa egli dà conto particolare di tutte le azioni che fece anche per propria giustificazione, essendoché è stato pure dubitato alcune volte s’io ho essequito gl’ ordini che mi sono stati dati e se gli ho trasgres-si o preteriti. Finisce col seguente squarcio che intero trascrivo colle stesse due lagune che ha il mss. Nè so per quale mia fortuna venisse sospetto alla ser.1“ vra che io havessifatto contra gli suoi ordini et fosse persuasa eh’ io havessi assentito a quell’’ articolo delle censure haven-do lasciato andare la scrittura in Spagna quasi che per esser stata mandata a quello modo si potesse credere che io vi havessi consentito. Nel qual sospetto perseverando la ser.a v.ra per causa vana perckè piciole conietture che io havessi (come ho detto) assentito a quello artico- lo delle censure contra la commissione sua per non bavere massimamente impedito alt andare la scrktura delli capitoli in Spagna, come se per questo si potesse arguire che fosse stata mandata d’ accordo , et come conclusa, mi mandò all’ improvviso il cl.mo Giovanni Soranzi per collega con ordine che .... Questo accidente turbò grandemente l’animo del Pontefice et in sospetto delli Regi7 gli quali perchè sapevano quanto io havevo fatto per .... V auttore di questa Relazione incolpato oltre le cose in essa narrate di havere ricevuto un bellissimo apparecchio di camera dal cardinale Paccecco ( Francesco) mentre si trattava la lega, da subito dolore soprapreso o per altro accidente se ne mori senza poter non pure finire di scriverla non che recitarla in Senato come si vede da questa copia cavata dal suo originale scritto di sua mano propria. Il Suriano alla fine del Trattato della Lega 1570-71, che ho sopraccennato narra, in terza