S. ZACCARIA. 162 mandato segretario con Pietro Diedo ambasciatore al soldano d* Egitto, il qual Diedo mori al Cairo; e che nel 1491 si recò di nuovo al Cairo con pubbliche eommessioni. Anche lo storico Navagero (Ber. Italie. T. XXIII. col 1*99) narra l'ambasciata del Diedo sotto l’anno 14895 ma gli dà segretario un Giovanni Brozi. Questo però è un errore di stampa, invece di Bor-gi, o Borghi, e tal lo conosco col confronto della Cronaca Navagero mss. nella Marciana 11 Foscarini (Letter. p. 266. nota 118.) ricorda il nostro Giambatista, e dalla parola cronista usata dal Sansovino argomenta che avesse il carico di scrivere gli annali pubblici. Egli poi trova qualche difficoltà circa il nome del Soldano d’Egitto che dal Coronelli e da frate Antonio scrittore della casa Borgo sopracitato, dicesi essere stato Campsone% e trova pure diversità nel-l’anno dell’ ambasciata del Diedo che ne* mss. degli ambasciatori si dice 1479 > non 1489. (1) Peraltro Vedemmo che anche il Navagero dice 1489; e in quanto al Soldano d’Egitto, regnò dal 1468 al 149^ Ascraf Kaitbai; e Campsone è posteriore . Vedi 1 Art de verìfier les aates T. I. p. 494- Paris 1 780./bA Di un altro Borghi qui dirò, cioè di Luigi Borghi figliuolo del detto Giambatista. Questi fu eletto estraordinario nel i55oa’3i di agosto nella ducal cancellarla, e fu nell’ambasciata di Roma con Marcantonio Venier l’anno 1555. Del ir,54 Francesco Contarmi che andava oratore al re de’Romani desiderò di avere il Borghi per segretario; il quale nel i537 a’ 27 di giugno essendo stato eletto ordinario passò, non già nell’anno stesso « 537, ma nel i53g in Francia coll’ambasciator Carlo Cappello. Del 1.542 (non nel 1.548) a’22 settembre fu promosso a segretario di senato, e quindi gli si affidaron le cifre appartenenti al senato e al Collegio; tanto raccogliesi da’ registri di Cancellarla presso il consigliere Giovanni dott. Rossi, e dalli mss. Gradenigo a correzione dell’epoche non giustamente da altri riportate. Scelto poi venne a dettare le istorie segrete della repubblica. E in fatti tanto il Foscarini ( Letteratura Venez. p. 267, 268. annotaz. 120, lai.) quanto Apostolo Zeno (Bibl. Font. T. II. p. 165) e ilMazzuchel* li (Scrittori. voi. II. parte 111. p. 1735.) rammentano come storico Luigi Borghi o dal Bor* go ; e stassi anche fralli codici della Marciana inedita la sua historia secreta, cui precede una dedicazione a Francesco Veniero doge in data 26 giugno 1554- Vedesi da questa che i! consiglio di dieci avea diliberato che a tener memoria delle cose operate dalla repubblica in pace e in guerra fosse data cura ad un suo segretario sopra ogn’altra cosa fedele e diligente scrittore nella nostra volgar lingua. E siccome in questo libro tutto doveva scriversi apertamente e con ogni sincerità, e quindi contener doveva anche cose le quali risapendosi di fuori avrebber potuto riuscir dannose, ed offendere alcun principe o alcuna privata persona, così fu ordinato che questo libro non fosse a tutti comune, ma tenuto in luogo dove solamente ai senatori permesso fosse di leggerlo . Comincia il Borghi la sua storia dal i5 io ove lasciò il Bembo la sua, e per non interrompere il filo e l’ordine della narrazione inserendo lunghe scritture nel mezzo, promette di registrare in un volume separa* to i documenti colle originali parole a giustificazione delle cose dette nella storia. Pare che volesse il Borghi progredire l’opera sua fino al i55o; ma nè nelli due codici Marciani che pos* sediamo, nè in quel codice che descrive P. Da* ru (llist. de Venise. voi VII. p. 318. 319. 320. 5ai.) c’è più oltre del i5i5; imperciocché essa è distinta in tre libri : nel primo è tutto il i5i3; nel secondo il 1514» e nel terzo c’è una porzione del i5i5. Non abbiamo nè meno quei documenti che ci promette; malgrado però l’imperfezione, quest’opera, anche per sentimento dello storico forestiero è interessante, e il Foscarini la trova scritta con ottimo giudizio; e al costoro sentimento puossi aggiungere quello del bibliotecario Morelli che rammentando li due esemplari esistenti nella Marciana, osserva che devon tenersi in pregio come buoni, e come di opera non solo inedita- ma rara. ( Operette voi. I. p. 5a. 53.) Dopo il Borghi fu eletto un altro (1) È un errore evidente nel inss. Ambasciatori /’ aver posta nel 1479 Vambascerìa di Pietro Diedo f di Nicolò al soldano d’ Egitto ; imperciocché spiegandosi in quel mss. l’oggetto dell* ambasciata eh' era per dar conto al Soldano della venuta della regina di Cipro a Venetia et della prottetione intrapresa dalla repub. di quel regno a ciò non capiti in mano de Turchi comuni nemici, e sapendosi dalla storia nostra che la regina di Cipro venne a Venezia nel 1489. è manifesto che il Diedo non poteva dar conto al Soldano di una cosa dieci anni prima che avesse a succedere.