S. MARIA DELL’ORTO a5i dallo stalo senatorio doveva inaspettatamente ferma intenzione dell’imperatore di far l'impre-far tragitto al grado cardinalizio, e adopera- sa di Costantinopoli {Vodi Antoriio'LongoWh. II. re a favor della chiesa quelle eminenti virtudi, Commentarli mss. ). Frattanto giunse il i54o, che fino ad ora aveva usate a prò della sua re- nel quale a petizione di Carlo V fu scelto legapubblica. In fatti era egli l’anno in3^ nel gior- to alla dieta di Ratisbona, e partissi di Roma no 21 maggio sieduto fra’sei consiglieri della alla fine del gennajo i54*. (¿uest’è il punto più Signoria quando giunsegli la notizia che Paolo interessante della storia del nostro Cardina- III avevaio annoverato fra’cardinali (1). Dopo le (5). Per concordare in materia di religione i alcun dubbiare risolse di accettare 1’ onore (¿) protestanti co’cattolici, benché più adunanze in-Ito a Roma, ben caro essendo al Pontefice (3), vano fossero state fatte in Germania, volle Car-molto fece a favor di lui, e specialmente per sua lo V intimarne una in Ratisbona nel detto anno, opera furono riformati alcuni abusi più impor- ordinando che fosse scritto un libro contenente tanti di quella Corte. Onorevoli titoli e commes- i controversi articoli da discutersi dall’ una parsioni allora e poscia ebbe e nel » 556 fu elet- te e dall’altra. Il legato Contarmi doveva esa-to vescovo di Belluno (4). Anche negli anni minare le ragioni dei due partiti, e decidere. Fu i5o8-5g varii officii egli faceva per ordine del presentato il libro della Concordia, e nelle con-Papa verso l’imperatore, eia repubblica; el’Im- ferenze tenute alcuni articoli da ambe le parti peratore poi aveagli commesso di parlare colla furono approvati, altri rigettati; ma non poten-repubblica stessa intorno al rinforzare"gli appa- do esse convenire su altri punti importantissimi reccbi della guerra conira il Turco, mentre era p. e circa il celibato, circa 1’ infallibilità della fi) Evvi una lettera di Antonio Suriano dott. cav. ambasciato!' in Roma al Principe di Venezia in data 2o marzo i 535, nella quale il Suriano dà parte al Senato che volendo Paolo 1 li creare cardinale uno de’gentiluomini Veneziani, richiese esso Suriano « dell’età di messer Gasparo Contarino-, se l’era « buon teologo, e dell'integrità della vita sua, e il Suriano rispose: alle quali tutte parti risposi ab-« bondanteniente affermandoli con la verità prima sua magnificenza esser dell’età mia e più presto « più che meno. Circa la dottrina m’estesi quanto più puoti in fargli larghissima attestazione della « buonissima letteratura sua così greca, come latina, e dell’esser ottimo filosofò e teologo. Quanto al-« la vita sua gli dissi che avendolo lei praticato nel tempo ch’era orato’r di qui presso alla felice rac-« cordazione di Clemente non accadeva farvi molte parole perchè io affermavo a s. santità sopra la « conscientia mia, sua magnificenza esser d’una vita integerrima et esemplarissima el questo lo atte-« stai etiam con sagramento ec. » (Epistolarum card. Beginaldi Poli. Pars. III. p. CCCXIII). (a) Narrasi dal Beccatello (p. 12) che il « clarissimo messer Luigi Mocenigo uno delli Consiglieri che « ivi presenti erano, et per l’ordinario soleva non ben sentire del governo delli %ecclesiastici, nou si « movendo da sedere impedito da podagra o altro, alzò la voce sì che da molti fu intesa, et disse: « Questi preti ci hanno pur rubalo il miglior gentiluomo ch’havesse questa città. « Ciò pure ripete il Casa (p. 97). Ch& poi il Contarini dubitasse d’accettare apparisce anche dalle lettere di varii a luì scritte fra le quali una di Giampietro Crasso vescovo di Viterbo, di cui vedi qui in seguito. (Z) In quale estimazione,appo Paolo III il Contarini fosse, leggasi la prefazione del Cardinal Querini alla vita scritta dal Beccatello fp. XIII) e il Beccatello stesso ( p. i4- 16. 17.). Per le insinuazioni del Contarini furono chiarissimi uomini da quel pontefice promossi alla porpora, fra’ quali il nostro Pietro Bembo, (p. 1 5. 18.) (4) Fu dapprima cardinale diacono di s. Maria in Aquiro, poi prete cardinale col titolo di s. Balbina, indi di s. Apoliinare, e di s. Vitale ec. Vedi il Ciaconio nel Querini ( Tiara p. i 55). L’Ughelli ha preso sbaglio affermando nella serie de’vescovi.di Belluno avere il Contarini retta la chiesa di Bergamo; errore anche de’continuatori alle vile de’Pontefici del Platina ( T. IV. p. Bg. ediz. ven. 1765); e sbagliò pure la moderna Biografia Universale dicendo ehe il Contarini dopo il vescovato di Belluno ebbe quello di Bologna. (5) Trattarono principalmente questo punta fra’nostri, il Querini nella Diatriba ec. e il Morandi. (Mo numenti di varia letteratura ec.) dei quali vedi in seguito, e fra’forestieri Giovanni Eckio nel libro: Apologia prò reverendis. el illustris. principibus catholicis ec. Apologià prò reverendiss. te ap. legata et cardinale Caspare Contareno. loh. Eckio auctore. Ingoldstadii: Baivariae.} 1 54*. 8., ed altri* ne redi notati da Alfonso Lasor a Yarea nel *ol. II. p. 388. 38cj. dell’ Universus Terrarum orbis. Pata-* vii 1713 fol.