CORPUS DOMINI. to arteficio dì cortesi'! suole in lettere et in parole. E in un’ altra parlando di essa dice: voi ben incaminandovi per la strada d’hono-re con le virtù- con Cantore e con i eloquenza d1 intorno menate più. honorata e fedel compagnia di qual si voglia signore. A pag. poi '>42, 545, 545 trovansi tre lettere della da Ponte datate da Spilimbergo al Gradenigo, in una delle quali dolcemente rimprovera il compare che andava mostrando agli amici e senatori le epistole di lei, come cose degne di esser lette (1) . E a pag. 555 dello stesso secondo volume è una epistola di Cornelio Frangipane in data di Trevigi al nostro Gradenigo che dimostra la vicendevole loro amicizia. III. Idea del Segretario di Bartolomeo Zucchi gentilhuomo da Alonza. Venetia MDCXIV. 4-° In questa pregevol collezione sono dieci lettere del Gradenigo, cioè nella Parte li alle pag. ila, 115, 114, ii5, e nella Parte III alle pag. 5o, 97, 173, 5i5, 3ao, 026. Cinque di esse sono una ristampa delle precedenti, e fralle aggiunte è meritevolissima di elogi uella senza data, diretta dall’autore ad An-rea Gradenigo suo ligiinolo, nella quale assai eruditamente ragiona del frutto che si può cavare dalla lettura di Virgilio; epistola o piuttosto discorso ricordato con onore da Valerio Marcello nel Commento sulla Canzone spirituale di Celio Magno intitolata Deus ( Venetia appresso Domenico Farri ^97, /»• a PnK- 29)* Un’altra lettera è diretta ad Agostino Gradenigo abb. di Ossaro, suo figliuolo anch'esso. indi vescovo di Feltre e patriarca di Aquileja ( del quale ho parlato al num. 22 di queste inscrizioni ) , e versa sul modo di fuggire le affettazioni nel far complimenti . Una terza è al raccoglitore Bartolameo Zucchi diretta a Monza da Venezia il i5 aprile 1.Ì99, e in questa il Gradenigo da buon padre di famiglia, da uomo politico e versato ne! maneggi della repubblica tratta deli indirizzo e delle viste necessarie ad aversi per reggersi ottimamente nei pro-prii negozii e in quelli della patria. Evvi finalmente quella con cui al Cardinal di Verona suo cognato manda il sonetto fatto per Gregorio XIV, che ho sopra ricordato, ed ha la data 1 5cji 7 settembre da Venezia; oltre di che lo ringrazia di avere intercesso il canonicato di Padova in persona di Agostino mio figliuolo. In questa raccolta del Zucchi sono a pag 007, 5o8 della parte II ristampate due delle lettere della da Ponte al Gradenigo, e a p 4g<> della Parte IV è ristampata quella del Frangipane allo stesso Gradenigo . Inoltre a pag. 209 della III Parte evvi a Giorgio inviata una lettera di don Angelo Grillo, che fu poi abbate di s Paolo di Roma, in data di Venezia da s. Giorgio Maggiore 24 agosto 1598.‘Dice il Grillo di aver letto i Discorsi morati e politici di Giorgio; e il loda perchè corre la via d’Aristotile, ma però soggiunge che dove Aristotile accenna solamente il Gradenigo arriva felicemente , e conchiude che son degni di vedere la luce perchè portan la luce nuova a tenebre antiche. Egli intende certamente di quelle Lettere, o Discorsi che il Zucchi poscia ha in questa Raccolta pubblicati, e che ora abbiamo descritti . Da ultimo nella Parte II a pag. 111 il Zucchi ha tessuto un breve ma veritiero prospetto delle virtù del Gradenigo che allora ( cioè del 1099 ) contava il settantesimo anno dell’ età sua. Oltre i citati autori ho veduti i seguenti che ne fanno menzione: Francesco Sansovino ( lib. XIII, p- 281. Venetia descritta ) . L’Alberici ( Catalogo, ec. p. 4' ) • ^ Superbi ( Trionfo ec. lib. Ili, p. 1 20 ). Pierangelo Zeno ( Memoria ec. p. 65, ediz. 1662 ) . Lodovico Do-menichi ( Facezie e motti. Venezia 1574. 8. a pag. 27 ’>) . Moderata Fonte ( Merito delie donne . Venezia MDC. 4. a p. i52. giornata seconda ). Fra Giov. degli Agostini ( Notizie ec. voi II, p. 586). L’Allacci Drammaturgia Ven. 1755, 4- « p- 795 ) . Il Liruti (1) Di Giulia da Ponte veneziana avverrò forse di parlare altrove. Noterò qui una lapide sepolcrale che lessi nel duomo di Spilimbergo sul pavimento alla cappella di sani Elena. Vi è a bassorilievo un vecchio ed un giovanetto chefuggono da un teschio umano indicante la morte, e il motto frtstra . Dipoi evvi donna che fugge co'capelli sparsi al vento, e il motto fidi deo Nili il est firmi sfb sole creatvm . Indi la epigrafe : MDLXXXUll | IOANKES PAJ’LVS VINCISLAVS ET \ STORTI A T1L1J GENEROSI AC OPTIMI | 10ANN1S TRJNC1SC1 E DQVMIS | SPILI URERC.l EQV1T1S ET ir LI A E | DE PONTE MATRONAE RARISSIMA E [ IPS1S PARKùTIBrs 1.1M LiEFJ'NCTlS | SIBl ET HAEREDIBf'S INSTAf'RARJ'NT.