CORPUS RII NE MENO NEL C 1 ANPEELLO ET SCHO-LA O ALTRI LVOGHI CIRCONVECINI ARDI | SCA GIVOCAR A CARTE NE DADI BALLA BALLON O AD ALTRO QVAL | SI VOLGI A GIVOCO NIVNO ECCETTVATO NE MENO STR EPPITAR | TVMVLTVAR DIR PAROLE DISONESTE NE IN ALCVN DE LVOC1II | IVI CONTIGVI F VR IMWONDICIE NE FAR ALTRE INSOLENZE NE S | POGLIARSI PER NODAR NE MENO TENER OCUPATO LAPORTA I DELA CHIESA CON DRAPPI CORDE O ALTRO SOTTO PENA I A CHI CONTR VF A CESSE A DETTI ORDENI DI PREGIO B VNDO | GALEA ET ALTRE PENE AD ARBITRIO DE SVE ECC. ILL. | ET ABBI IL DENONCIANTE CHE SARA TENVTO SECRETO I LIRE CINQVANTA DE PICOLI D\ ESSERLI FATTI DAR | DAL CONTR VFATORE | MDCXXII AOI XII ZVGNO | PVBLICATA LA PRESENTE PER ME 1ACO. BEVA! COMAN | DAOR PVBLICO PER MEZO LA PORTA DELLA CHIESA SOlPRANOMI-NATA COSI OMINI COME DONNE ET PVTTI | COSI DI GIORNO COME DI NOTTE | ANDREA CONTARINI | FRANC. EMO | AVGV-STIN MICHIEL | DANIEL DIEDO . È questa una delle molte lapidi proibitive giuochi ed altre indecenze ne’ dintorni delle ohiese e monasteri. (Questa ho letta fissa sul muro esteriore che ristaurato in altra forma rimane della disfatta chiesa . Lo scarpellino vi fece gli stessi errori, ed anzi disse coNrirm per coglievi . Sulli quattro patrizii Esecutori al geloso ma- Sistrato della Bestemmia, cui incombeva ezian- io il pubblicar coleste leggi, in questa lapide nominati, trovo ciò che siegue . I'rancesco Emo figliuolo di Giovanni q. Leonardo, fu senatore capo del Consiglio di X, e negli anni » 615 e 1618 ballottato doge ( Cappe/tari. Daniele Diedo figlio di Alvise q. Pietro, fu senatore . Di un Andmea Coitaiun! leggesi onoraria inscrizione a Verona m Arce Feliciana composta da Francesco Pola, cioè: andreas . cokta-xenfs | nnc ■ arci . pra esimo . impositfs . \ nuciTEB | Mrnrs implefit . sffm | afspiciis . I DAN1EUS . DELPHI ni . P. F. | FIDE . ET . F1RTF-TE . | P ROSJRll j ACB1LL1S . FRS1NI. | HANMBA-11S . PFLEONIS . | TR1B. M1LÌT . | MDCllì ( jSovari ni. Variar. (Jpuscul Verona e 164') fol p. oft i ) Di un Andrea Contarui che fu podestà ad Este, leggiamo una epigrafe nel Salomonio ( lnscri-i ubo 11. DOMINI. * 4i ptiones Agri Patavini p. 70 ) ed è: andr. contar. F1RO OMN1PM FIRTFTJ'M GENERE CONSPICFO , 1FST\TIA FERO PERFFLGENT1SS1MO SIDERI ATIIEST. PARESTI OPT1MO A ETERNA E MEMORIAE HOC ATIIF.- ste posfit afspicifm 162.^. f inalmente in un manoscritto veggo indicato di un Andiiea Cox-tarini patrizio, un libro intitolato Selva di varie lezioni ovvero diporto degli Sfacendoli mss. in fol., ed anche il Sidonio altro mss. fol. Ma qui ripeto ciò che altre volte dissi, cioè che mancando il nome del padre è difficile lo stabilire se sien tre Andrea distinti, o se sien due, o uno solo; tanto più, quanto che circa questo tempo vivean sette patrizii dello stesso nome Andrea Contarmi . Ag‘ smo Michele figliuolo di Pierantonio q. Marco e di Maria Molin di Pietro nacque nel i5 j.i. Fabbricatasi nella città di Bergamo una nuova Fortezza detta la Cappella, il primo Capitano che sopra essa si mandò dal Senato fu Agostino Michele l'anno 1 >89 ( Alorasini . Storia, lib. XIV, p. ioti ). Capitano del Golfo nel 1608 ebbe commessione di recarsi con sei g;iiee a Trieste per levare Maddalena d Austria fatta sposa di Cosimo principe di Toscana e il fratello di lei Massimiliano e 4°° altre persone di seguito, e trasportarle tutte in Ancona ( ivi. lib. XVIII, 406 ) . Tornato dalla reggenza di Can-dia. ov’era duca fin dal 1610, fu spedito nel 1613 provveditore per la custodia degli Orzinovi (ivi, p. 479 ). Esercitò pure la carica di provveditore dell’armata, e di provveditore al-1’ \rtiglieria, ed anche fu ballottato doge, come notò il genealogista Cappellari. Venne a morie tra il ab e 27 luglio 1629. Gli scrittori per la uniformità del nome e cognome, e per lo stesso tempo in cui viveano confusero questo patrizio Agostino Michele con altro Agostino Michele cittadino, uomo letterato ed oratore eccellente, del quale qui sotto. Agostino Michele dell- ordine cittadinesco, fu figliuolo di Antonio q. Agostino. Stretta amicizia con Pietro Badoaro celebre avvocato, per-fezionossi sotto di lui nell’ arte oratoria, e divenne anch’egli chiaro oratore. Oltre che nella eloquenza del foro, versato era anche in altri studii siccome dall’opere sue apparisce . Ebbe pure familiarità col cavalier Guarini, collo Speroni, con Aldo Manuzio, con OrsatoGiustiniano, e con altri dotti, alcuni de* quali egli celebra ne’suoi scritti. Nel 1-197 era stato ballottato per Cancellier grande in Candia in concorrer* aa di Andrea Dardano e di Lodovico Falier, ma l’ultimo vi rimase . Da una Lettera inedita 6