S. MARIA DELL’ ORTO bis tamen harte mlhi veniam si ego correxe-ro modestia/n hane tuarn , idemque in tuo Bembo fecero quod tu in Sigismundo meo cumulatefecisti.narneclogas tuas Cracoviam ad impressores misi curn praefatione ac mentione nominis tui honorífica . 8. Ad Sigismundum Poloniae Regem atque eiusdem nominis filium: Ad Serenissimam Bonam Poloniae Reginam: vavws miAunu-sius ■ Sono due brevi carmi latini in laude del Re e della Regina di Polonia, i quali tro-vansi alla fine della sopra descritta Orazione dell’ Oricovio 1648. Ho veduto due copie a stampa di quest’Orazione 1’ una presso il Co. Valmarana col nome a stampa di Paolo Ra-rnusio premesso a’due carmi, e l’altra in S. Marco senza il suo nome, e colla sola indicazione iNCEET. MrTn. pur stampata. 9. llieronymi Fracastorii Vita. Questa è premessa alla edizione delle Opere latine del Fracastoro impresse la prima volta dal Giunti nel 1555. 4 ; e fu stampata a pag. XXII del Fracastoro Cominiano 1709. T. 1. Il Volpi illustratore di questa ultima edizione dice essere d’incerto autore la detta vita, e soggiunge che non fu scritta da Paolo Ramusio, come conghiettura il Menckenio p. 24 della sua Storia Fracastoriana, ma che n’ è forse autore Adamo Fumano. Io pei'ò osservo che da un epigramma latino del Conte Lodovico Pfogarola posto nel principio delle Opere del Fracastoro 1555, e ristampato nel T. I. p-190, e nelle Giunte a p. 149 dal Comino, si viene a conoscere essere stato raccoglitore di queste Opere il nostro Paolo Ramusio, cui esso epigramma è diretto . Ora perchè mai non può essere dettata da Paolo anche la Vita del Fracastoro ? Era egli di 20 anni troppo giovane forse per dettarla? e non poteva forse ritrarre de’lumi facilmente dal padre suo ooo Giambatista amicissimo del Fracastoro ? Io poi non la attribuirei al Fumano anche perchè parlando in quella di se stesso non sembra che avesse dovuto dire Adami Filmarli carmen omnium consensu principern locum obtinuit ( p. XXXI ). 10. Una lettera del nostro Paolo a M. Sperone Speroni in data XI. aprile i585 in cui gli ricorda di avergli mandato due fogli della traduzione del Corbinelli sta nel T. V. delle Opere dello Speroni impresse in Venezia nel 174° a P- 576. Di qual tra3uzione parli, non so, non essendomi noto che Iacopo Corbinelli abbia tradotte opere. ix. In un Codice Miscellaneo, era già di Mon. Foritahini, ed oggi della Marciana libreria , segnato col N. L della classe XIV, si legge in copia moderna a pag. 286 la seguente lettera di Paolo Rannusio ad Aldo Manucci tratta dall’ originale che si conserva in un Codice Valicano n. 5249- pag. 24 : Ilo avuto questi giorni tre sassi antichi di Aquileja con iscrizioni, due delle quali intendo io , e la. terza non bene, ed è t infrascritta. Prego V. S. a farmi favore non ritrovandosi sulla esplanazion delle note antiche dopo t ortografia, la dichiarazione di queste tre prime lettere, a considerarle per sapermela poi dire a bocca , e le resterò con molto obbligo • Di casa a' 19 d’Ottobre . D. V. S. per sempre obbligatis. Paolo Rannusio. IN S. AS. MED10R-... L. T. FKVEÑ. ... PATRONI JlIIlI'vlR ET AVG c. VENNONIVS C. L. PRIMVS Inni . YIR PETROm . M. F. MARCEL?. A (') (1) La prima inscrizione trovasi pubblicata nel Grutero a p. CCCOLXW. num. 6, come già esistente in Padova,non già come trovata in Aquileja. Avendola io comunicata al doltissimo Giovanni Labus,egli mi rispose con lettera i5 giugno 1827 da Milano, che le sigle s. a s de’marmi antichi, non erano a’ tempi del Ramusio ne’lessici; e che il primo, forse, ad osservarle si fu lo Scaligero che le segnò nell’indice Gruteriano senza interpretarle. Vi fu poscia chi le spiegò salati jpriLEinxsi £jcjiriu;chi satfrko ArGrsTo sacrfm-,chi anche stf.i ArcrSTAF. sacrvm, come puossi vedere e nel Berloli, c nel Muratori, e nel Morcelli e in altri; ma parlando del marmo, la cui provenienza da Aquileja ora solamente ci è nota dalla lettera Ramusiana, queste sigle a parere del chiarissimo Labus si intrepretano silvano afgf-sio sacrvm, perchè questo era Nume veneratissimo in Aquileja, e sur aso. avg. sacrfm in. memoriali c. arri. asthj. limi vir.r ec. è in Grutero (p. LXIV. num. 1.) e sur a irò. a re. sic. in mf.mor. p.atr-tilii. lavrextim ec. nel Muratori (p. LXX. 3.) oltre di che non solamente avvi una epigrafe dedicata a Silvano Augusto da Lucio fratello di quel medesimo Cajo Stazio Primigenio che è nominato nella iscrizione dal Muratori attribuita spei ArtìFSTAE (p.XC.8.J e dal Morcelli SAirn aqvileisssi (De stilo.