CORPUS ed essendo uomo perito nell’ arte del disegno, del ricamo, e del/' inloglio, come ne attesta il contemporaneo Orazio Toscanella , pensò di pubblicare le immagini de’ primi dodici imperatori con tutti quei rovesci che alle mani pervenuti gli sono. Per la qual cosa giunto circa il «5^8 in Venezia il celebre incisore Enea Vico, posersi di concerto a lavorare ; e dal Vico furon intagliate le immagini e i rovesci, e dal Zantani brevemente descritta la vita di ciascheduno degl’ imperadori . Però, sendo anche il Zantani incisore, come si è detto, potrebbesi credere che qualche parte abbia egli pure avuta nella incisione, comunque il padre Affò tutto il merito di questa attribuisca al Vico. Non occupossi già Antonio nello interpretare e dichiarare i rovesci di dette medaglie, e ne diede ragione a’ leggitori, reputandola vana fatica e difficile a ben riuscirvi, essendo il rischio di errare facilissimo; il perchè lasciò al giudizio di ciascuno e alla diligenza degli studiosi il trovare le acconcie e vere interpretazioni, e si restrinse alle vite e al separare le medaglie di rame da quelle d’oro o d’argento. Ecco il motivo per lo quale le vite compendiose da lui premesse danno saggio piuttosto di storica erudizione, come aveva osservato il Fo-scarini, che di perizia intorno alle medaglie, la cui illustrazione era al tutto riserbata al Vico e all’ Frizzo. L’opera del Zantani s’intitola: Le Imogini con tutti i riversi trovati et le vite degli imperatori tratte dalle medaglie et dalle hi-storie degli antichi . Libro primo = e abbasso Enea Vico Parm. F. f anno mdxlviu. in 4-°-Edizione che per confronti fatti dal chiariss. ab. Bettio Bibliotec., e dal chiar. sig Gamba, ere-desi di Aldo, essendone affatto affatto lo stesso il carattere dell’Hypnerotomachia di Politilo, impressa da Aldo nel mdatxxxv. in fol. Che le Vite sieno dettate effettivamente dal nostro Zantani, oltre che i due avvisi a’ leggitori il manifestano, lo conferma lo stesso Vico ne’ suoi Discorsi sopra le medaglie . Quindi non bisogna confondere l’incisore collo scrittore, e far 1 opera del solo Vico, come vedesi in quasi tutti i cataloghi . Resta bensì dubbio, se la tradu-zion latina- di questo libro sia fattura del Zantani o del Vico, sebbene siavi il nome del Zantani, massimamente sapendosi per testimonio dell’ Affò, che dall’ opera italiana prese consiglio il Vico di lavorare da sé solo in appresso, siccome uomo non tanto abilissimo fra gl’incisori, quant’ anche letterato e chiarissimo antiquario. 11 titolo del libro tradotto in latino è : DOMINI. i5 Omnium Caesarum verissimae imagines ex antiquis numismatis desumptae addita perbre-vi cujusque vitae descriptione ac diligenti eo-rum , quae reperiri potuerunt numismatum, aversae partis delineatione. Libri primi, editto altera - Asneas Vicus Parm. F. anno mdliii. in 4°. Tradotti sono in latino anche i due avvisi premessi alla edizione italiana, ed hanno in fronte il nome del conte e cavaliere Zantani. Sonvi esemplari che recano sul frontispizio l’anno MStim, vedendosi aggiunto un i al mdliii, ed è a notarsi che gli stessi rami, accresciuti però di alcune incisioni di rovesci che mancano alla italiana stampa del 1.548, si fecero servire per più d’una edizione di questo libro latino, due delle quali edizioni (come avvisami il lodato abate Pietro Bettio Bibliotecario ) si suppongono di Aldo - Vidi fra queste anche la seguente: Primor. XII. Caesarum verissimae imagines ex antiquis numisrnatib. desumptae addita perbrevi cujusque vitae descriptione ac diligenti eorum, quae reperiri potuerunt numismatum aversae partis delineatione per Aeneam Vicum Parmens - Editio tertia • homae a pud laco-bum Mascardum inipensis Antonii Caranzani et Matthaei Greuter) mdcxiiii, 4-°; nella quale però mancano le vite latine e gli avvisi del Zantani, non essendovi che i soli rami e le brevissime spiegazioni incise Non sarebbe peraltro uno sproposito il credere autore della versión latina quel chiaro storico Natal Conti ( de Co-mitibus ) che tradusse in latino un’altra opera del Vico, il cui titolo è Augustarum Imagines aereisformis impressae, ec. Venetiis i558, 4° Due altre fatiche del Zantani sono venute a mia cognizione. L’una è Dubbii morali del cavaliere Centani. Il loro argomento versa sulla continenza e sulla onestà, e dividonsi in domande e risposte. Stanno a pag. 174, 17:> del libro: Quattro dubbi con le solutionì a ciascun dubbio accomodate . Venezia. Giolito 155 2, 8 ° , e furono ristampati nel »556, 8.°. L’ altra è manuscritta, che non vidi, ma che vienmi indicata da un catalogo di cose patrie, degno di fede . 1’. un libro in pergamena dove sono miniate nobilissimamente tutte 1’ arme de’ veneti patri-zii tanto di case estinte, quanto di case viventi, in fíne del quale si legge: Antonio Zantani conte e cavaliere del papa Iulio Terzo da Monte, ec. q. s. Marco q. s. Antonio j'aciebat. Dopo questo siegue un registro alfabetico delle case estinte, ed in qual anno sien mancate, e poi un altro delle famiglie aggregate dopo il serrar del maggior Consiglio in tempo di Pietro Gradenigo doge