S MARIA DELL’ORTO _ _ 269 quando appena compiuto il soffitto della Sala, e cv XXTI. ! DERELIQVIT AVTE ALMA ANNO incautamente da un manovale levata una punta | M.D.LXXIIII. MENSE NOVEMBRINI DIE.XI. dell'armatura, precipitarono al basso e il Fossa- NVNC VERO CAD AVER J EIVS ETIA IN VEN-ti, e il Guarànà, ed altri artefici; ma tutti rima- TREM I REVERSVS HIC IAC I IACET ser sani, eccetto il Fossati, che si ruppe una gamba. Raccolto dal cavaliere nel palazzo stes- Questa curiosa epigrafe si legge in pietra so, il fe porre sotto la cura del celebre professo- bianca fissa sul pavimento nella navata sinistra re Pajola, e d' altri, ma resosi irrimediabile il tra la Cappella di s. Agnese e della Natività, ramale, che durò dal 25 di Luglio alii 13 agosto, sente il muro. Lo scultore aveva ommesso il G dovette soccombere con sommo dispiacere di alla parola Marsicensis, e ve' lo pose„ di sopra, ciascheduno e massimamente degli artefici che Ommise la lineetta sopra 1’ ultimo A in amia , in lui trovavano un amico e un sostegno. Ren- e replicò cosi iac'\ iacet. Palfero poi copiò ma-chè stesse di casa in Castelforte’a s. Rocco, pu- le il giorno del mese eh’ è XXII non XXI. re fu seppellito in questa chiesa dell’ Orto, es- Marzio De’ Marzi De’ Medici, oppur Marzi-sendosi dall ab. de' Gregori Messinese dettata medici come oggidì si usa a Firenze, era da san questa epigrafe. Vive tuttavia la moglie sua, e Giminiano, come sostiene Gianvincenzo Coppi un figliuolo di nome Giorgio. Un suo ritratto al negli Huomini illustri di s. Giminiano ( Firen-naturale'dipinto da Alessandro Longhi. ed una- ze 1691. 4 p. 65. lib. I.), sebbenecomunemen-quantita di suoi originali disegni, e studi di or- te sia detto Fiorentino. Da canonico della menati, di architetture, di prospettive, di scenarj, tropolitana di Firenze fu eletto da Paolo III a camere, sale, soffitti, parte eseguiti , parte non vescovo di Marsico nell’undici febbrajo 1541 -eseguiti, compiuti, ed incompleti sono possedu- Morto nel 1546 Angelo de Marzii vescovo di ti da un nipote suo Pierangelo Fossati ingegne- Assisi suo zio, successe Marzio nell’officio eh’ re architetto figlio di Giuseppe ( che fu pur ar- egli aveva di segretario di Cosimo I granduca chitetto e ingegnere al servigio del re di Napo- di Toscana, giusta il Coppi p. 85. 1. c Nella li, e console della Romagna in Rimini ov’è chiesa della Prioria di Casa vecchia v’èsua me-morto) ; e presso il detto Pierangelo trovasi an- moria in un’inscrizione riportata dal Coppi che una unica incisione all’acqua forte esegui- (1. c.) esistente sopra un crocifisso dipinto nel ta dal nostro Domenico rappresentante un pezzo murò; ma ut ira mar. de medivis episcòpi's mar-Teatrale, col nome sotto così: Do: Fossatti pitto- sicensis fieri fecit Amo domini Mùiru. Interré (archit. ìhventor et incidit ano 1770). venne al Sacro Concilio di Trento ove riportò È rammentatoilFossati daU’ab.Giannantonio laude di erudito uomo ; e mentre trovavasi in Moscbini (Guida per la città di Venezia j). 2.5. Venezia ambasciatore alla repubblica per Cosi-vol. Il) e dal conte Fabio di Maniago ( Guida mo I; mori nell’undici novembre (non dicem-di Ldine. i8a5. p. 5o ). Ma le particolarità da bre ) 1574, giusta 1’ epigrafe, non già nel 1570 me qui sopra esposte io le deggio alla voce del che trovasi nell’Ughelli (ItaliaSacra Voi VII detto signor Pierangelo Fossati (1) il quale con p. 519 ) nel Coppi ( p, 83.) nel Negri ( Scrittura la gentilezza e cortesia, si è prestato a ren- tori Fiorentini p. 402) nel Cornaro ( T. XII. dermene dotto, e a farmi ammirare F indubbie p. 20 ) nel Zaccaria (Storia Lett. d’Italia. Mo-prove del genio pittoresco del Fossati da lui dena 1-767 voi. X. p. 566.) e in altri che l’epi-con giusta gelosia possedute . grafe non hanno veduta, e che non la riportano, com’ io, fedele alla pietra. Del 1670 aveva egli 56 consacrata la nostra chiesa di s. Rocco e s Mar- garita, come da epitaffio che vedremo ad oppor-CORPVS MARTII DE MARTIIS | DE MEDICIS tuno momento. 11 Negri nella citata opera sugli EPI MARSICENSIS | EXIVIT DE VENTRE MA- scrittori Fiorentini dice che si sono perdute al-TRIS I SVAE ANNO CVRRENTI. M.DXI. | DIE cune sue cose, cioè la Orazione da lui recitata XXII MENSIS NOVEMRRIS | 1IORA MEDIA nel Veneto Senato come ambasciatore; molti <1 cellenza il signor Alvise Contarini 2.0 alla dignità di cavaliere della stola d’oro, e di conte di Zaffi foj e Signore di Ascalona ec. In Venezia nella stamperia di Carlo Palese. ClD.lD.CC.LXXXIV. 4-° del clierico regolare Somasco Alessandro Vaninetti. (1) Nell’ Agosto 1827 questo Fossati colto da male improvviso di capo si gettò giù da una finestra della sua casa situata in Caslelforte a s. Rocco, e da lì a pochi giorni morì dalle fratture riportate.