s. ZACCARIA. 57 S . D . IOAN . SIBNICI | AG . HAER Fu scavato nel luogo medesimo questo sigil- lo sepolcrale che vidi e lessi ; e non so qual fine abbia fatto. Il carattére era romano del secolo XVI, e forse è quel Giovanni Sebenico che vediamo anche fralle epigrafi della chiesa di s. Fantino. Di un don Giovanni Sebenico , veneto maestro di cappella a Turino è la musica fatta a un dramma d’incerto autore intitolato 1’ Oppresso sollevato circa il 1690. notizia che veggo nel voi. V p- 516 del (Quadrio, e che è ripetuta nella Drammaturgia dell’Allacci, pag. 57.*). ediz. 17.55. essendo stato quel dramma rappresentato anche in Venezia nel 1692. Trovo notato come veneto un Gregorio Sebenico carmelitano, autore del libro: Nova Concordia praedestinatio-nis divinae cum liberiate voluntatis creatae epitome . Veri etili per Franciscum Valvasensem . i665. 12. editio 11. auda. Libro registrato anche nell’indice de’proibiti (p. 2/t5. ediz. 1787). Ho veduto poi di un Sebenico del Friuli, la seguente opera : Sebastiani Sebenico Forojulien-sis Disserta do physiologica qua respiratio fe-tus in matrice ex eventu nupero evincilur esse nulla. Venetiis 1765. Typis Coleti 8. 58 CLAVDIO CASSANPRAE ET ISABELAE RI-NIIS LIBERIS DVLCISSIMIS IMMACVLATA ADHVC VIRGINITATE ORNATIS PATER MAE-STISSIMVS BENEDICTVS RINIVS PHILOSO-PHVS ET MEDICVS POSVIT SIBIQ AG POSTERGATI MBLIX KAL: IAN In un codice in fol. stretto del secolo XVI, che contiene Epitafìij de diuersi in molte chiese di Venetia et isolette circonvicine . Petri Caopenae 9 dni Nicolai. m. d. lxxxiiij. agosto e che ebbi ia sorte di acquistare dopo intrapresa 1’ opera presente, perlochè non ne ho potuto far menzione nella prefazione , ma che ho descritto nelle giunte al tomo primo p. 553, veggo a pag. 55 che nella chiesa nostra di s. Zaccaria esisteva la suddetta epigrafe, la quale è ora-wessa dal Palfero e da altri. Essa è interessante perchè ricorda la famiglia Rimi, o Rhinia, di cui abbiamo avuti alcuni dotti. Tom IL * 51 Benedetto Rino o Rinio che pone la tomba a* figli suoi fu medico e filosofo chiaro de’suoi tempi. Di lui evvi alle stampe: Avicennae liber canonis , de medicinis cordia libus , et cantica ec. nunc demum a Benedicto Rinio veneto phi-losopho et medico eminentissimo, eruditissimis accuratissimisq. lucubrationiius illustrata, qui et castigationes ab Alpago factas suis quasq. locis aptissime inseruit, et quamplurimas alias depravatas lectiones in margine ingeniosissime emendavit ec. ec. Venetiis apud Juntas mvlv. fol. Evvi una lettera del Rinio al leggitore nella quale rende conto di tutte le cose lungo tempo studiate e faticate da lui per darci il testo di Avicenna corretto e ben postillato. Succede poi un’ altra lettera del Rinio con la quale addi-izza l’opera a Fabricio, Scipione , Albertot e Clav-dio suoi (jucundissimi) figliuoli, a’quali nel cominciamento commenda grandemente la medicina , e la cognizione di essa, e di poi passa alle laudi degli scritti medici di Avicenna ec. Un’ altra fatica abbiamo di Benedetto : INel volume secondo della Raccolta intitolata De morbo gallico fatta da Luigi Luisini medico Udinese , e impressa in Venezia da Giordano Ziletti nel 1566-1.567 'n a Pag- *4 è inserito: De Morbo Gallico Benedicti Rinii Veneti philoso-phi et medici clarissimi Tracia tus. E dedicato ad Antonio Cocco arcivescovo di Corfù da Fabrizio Rinio medico figliuolo dell’ autore. Mori Benedetto nel 1 565 a’17 di luglio d’anni 80 nella parrocchia di s. Proculo vicina alla nostra chiesa di s. Zaccaria, come da’ Necrologi sani-tarii ove si legge: 1565 17 luio, marti /’ e.mo s. Beneto Rin medico d ani 80. da vechieza, e fu in questa chiesa seppellito, avendo egli fin dal i56o 17 giugno ottenuto da Paola Lippo-mano abbadessa e dalle monache«« arca grezza vicina all’ altare nuovo di ss. Cosma e Damiano affinchè possa compierla ed ornarla a suo piacere col patto che dovendosi aprirla sia dato un ducato alla sagrestia e mezzo a chi Ì apre e che finita la di lui discendenza resti in libertà al monastero per la qual concessione d sig.r Scipione di lui figlio diede ducati so alla sagrestia a titolo di ricognizione (T. 1. p. 107. 108. Indice Nachi ) . Di lui fan ricordanza il Sansovino (Lib XIII. p. 276 tergo . Venezia descritta ) 1’Alberici ( p. 16. Scritt. Veneziani ) il Superbi ( Trionfo ec Lib. III. p. 129); il Crescenzi ( Nobiltà d' Italia. Parte II. p. i5o), Giovanni Vandei linden ( De Scriptis medicis . Norimbergae 1686. \. a p. 122); Gianjacopo Mangeti. ( Bibl. script, medicor. voi. 11. pars il. 20