S. ZACCARIA. 164 PARENTIB . OPT. SIBI | POSTER. Q . I THOMAS ZACHARIAS | ET DAVID | FRISCII FRATR. Questa epigrafe leggo in un codice cart. mss. in fol. del secolo XVI, era dello Svayer, ed oggi della Marciana, intitolato Memorie dell" illustre famiglia de Freschi cittadini originar) Veneti. Precedono all’ opera , eh’ è latina, tredici ritratti a miniatura di personaggi della famiglia de’Freschi ed altre parenti sue, vestiti alla foggia di que’tempi, e adorni di stemmi. Fu il primo ( eh’ io sappia) a dar contezza di questo libro il chiarissimo ab. don Jacopo Morelli nell’opuscolo Delle solennità e pompe nuziali già usate presso li Veneziani ec. Venezia 1793. 4. a pag. XXVIII; dal quale egli trasse alcune descrizioni di magnifici sponsali ch'eb-lier luogo in quella famiglia. Ora questo medesimo libro a me serve per dire prima di tre personaggi della casa non nominati nella inscrizione, indi de5 tre nella stessa nominati. 1. Davide Davide Freschi (Friscus) (1) Veneto cittadino nato di onesti parenti esercitava la mercatura di ferro ; e frequente era pe’ suoi negozii spezialmente in Oderzo e nella provincia del Friuli. Questi nel «679 per aiutare la patria nella guerra di Chioggia militò sotto le bandiere di Daniele Bragadino sopraccomitodi galea ( praefectus trirenus ) ; nella quale occasione per li disagi e massime perii grandissimo freddo perdette i piedi; e non potendo più servire si ritirò in patria, non senza aver avuto un premio dal senato per l'opera prestata. Ma cresciuto col progresso degli anni il male de’ piedi e reso incurabile gli furono tagliati nel i423, e due anni dopo, cioè del 14*5, mori dell’età sua nel g3. Ebbe sepultura in s. Zaccaria fuori del tempio, in un’ arca di marmo. Lasciò figlio suo il seguente: 2. Tommaso Davide Freschi. Nato questi in Venezia nella contrada di s. Geminiano segui nella mercatura l’esempio paterno. Ammoglioa-si prima con Catterina, indi con Elisabetta dalla quale ebbe Giovanni Davide Freschi. In mezzo però a’ suoi negozii aveva egli cultivati gli studii massimamente sacri ; ed essendo riuscito uomo di costumi e di pietà ammirabile , gli fu affidato in sua vecchiezza l’ufficio di appuntatore nella basilica ducale di s. Marco (2). Elisabetta passò di questa vita nel 14-^1 nel mese di agosto, ed egli nel i4-5a a’ai di gennajo, d’anni 8.1, e fu interrato nella tomba del padre. I ritratti di Tommaso, e delle mogli sue Catterina ed Elisabetta sono fra quelli premessi nel codice. 3. Giovanni Davide Freschi figliuolo del precedente nacque nella detta contrada di s. Geminiano 1’ anno 1410 a’ 3 di aprile . Scorsi gli studii, fornito com’ era di ottimi costumi, e di (1) L’originario cognome della casa era David,- poi si è detta de’ Freschi , serbandosi nella discendenza come nome il primitivo cognome David . Nel codice si premette : David cognominati rei navalis religione et pietate insignes ad annum salutis 44^- incursantibus barbaris et italiam evertentibus ad maritima in ultimo Adriatici sinus e Musestre se contulere , et an no dni io58 Dominico Contareno duce Venet. in consilium assumpti sunt,constatq. inter alios* Fetrum David 1146 fuisse de majori consilio^ alterum Petrum David i2Ó5, David David 1253, Donatum David 1 a53, Homo bonum David 1253, Jacob David 137.5, Nicolaum David i3io, ac compluribus magistratibus perfunctis . Citansi inoltre . Nicolaus David 1377. Joannes David 1578. D. Joannes David canonicus divi Marci i3g3 F. Antoiùus David eps 1407. Jacobus David 1407. Indi vi è: David David i35o il quale si chiamò anche de* Freschi, e eh'è quello ond’ io incomincio a parlare. Altri soggetti di questo cognome lì vedremo altrove. (2) Il codice dice così . Administravit, cum iam senesceret, in tempio tutelaris Marci 'censUrae officium in saerorum ministros ad divini cultus celebritatem . lo mi credo che questo ufficio sia quello delT appuntatore, che era persona destinata dalli procuratori per osservare chi fosse intervenuto , o chi avesse mancato alle funzioni, con obbligo di riferire . Ne parla lo Stringa nel cap. ChXlX dei maestri in mosaico, dell’ appuntatore e delli guardiani di questa chiesa ( p. 85. Venetìa ) e il Meschinello ( Chiesa Ducale, T. IV. p. 33 ), e questa persona * per quel che pare, era laica .