212 S. GOVANNI IN OLIO come a Bartolommeo Cappello padre di lei, che è un getto di metallo senza rovescio, però colla essa, anche innanzi al suo maritaggio col Gran testa e il molto . biancba capp. med. dvc. etrv-duca, aveva di molti danari beneficalo (56), la- riae , ed è di ordinaria grandezza. La terza è scio il rimanente delle gioje; e al segretario cin- pure un getto in piombo senza rovescio, colla quemila scudi. Furono coleste disposizioni te- testa di lei, e colla leggenda simile affatto a nule valide dal successore Granduca, e fatte quella della prima medaglia, di cui è assai più. adempire (67) . piccola. Nel M azzuchelli ( p. 097. Voi i. Mu- Ouali aneddoti poi, quali vicende intermedie saeum) ne veggo incisa una senza rovescio, che faccian poco lodevole corteggio alla storia in sembra la seconda da me sopraenunciata, se breve da me narrata, leggersi può ne’sopracitati non che v’è differenza nella leggenda eh’ è: scrittori più a lungo, l’rima però di fornire blancha. catp. med. mag dvc etrvriae. Un quest articolo, mi piace di notare alcune me- bellissimo avorio col ritrailo di Bianca possede-aaglie e ritratti da me veduti di Bianca. va il veneto patrizio Giovanni Balbi, ed è inci- Nel Museo del N. U ( ’orraro sono tre me- so in rame sulla fronte della sopracitata Novel-daglie che rappresentano Bianca Cappello . La la di Giulio Bernardino Tomitano . Venezia prima è m bronzo di massima grandezza . Nel 1815, 4- Un ritratto inciso pur in rame n’ è diritto v’ é il basto colle parole intorno BiAircHA. premesso alla Tragedia Bianca Cappello im-(cosi) cappelli . francisci . i . M. D. vxor . Nel pressa in Londra (Firenze) nel mdccxcii, 8.° rovescio evvi un cigno, e le parole cantv . et . grande, autore Modesto Rastrelli fiorentino. (09) candore, et vaticinio. ¿Acer. (58) La seconda una donna del volgo era stato messo al mondo il d; precedente, e lo acclamò proprio figliuo- lo, e del Granduca Francesco, facendogli, porre nome Antonio . Tn cotesto astuzia ebbe C aiuto dì Giovanna Santi di lei cameriera (chi sa. che questa Giovanna non sia colei che a Vinezia fu una delle complici della fuga? Il cognome è anche V eneziano ); la qual Gio. vanna ella poi mandò a Bologna insieme colla vera madre del fanciullo, onde togliere due testimonj dell' inganno. Dicesi ( ma non è in modo alcuno provato ) che Bianca abbia fatto perire altri eh' erano a parte del segreto. Vedi Sismondi ; Neumann ; e Siebenkees p. 46, 4?, 48. (56) Scrive il Molino nelle già citate Memorie inedite che Bianca mandò al padre qualche mese innanzi (il suo matrimonio col Granduca) acciò ne facesse investita molti migliaia di ducati, coi quali egli comperò le case de’ Trivigiani nel canal del Palazzo Ducale, quali e per l’architettura e per il sito e per i molli marmi ascenderono ad un importante valsente (vedi la nota 4-^) Ri/lette indi opportunamente lo stesso storico, che e per li detti danari, e per lì molti doni principeschi da Bianca fatti a Bartolommeo (il quale già molto tempo addietro pacificatosi con essa era più volte stato a Firenza presso di lei) egli, era assai biasimato in Venezia parendo a tutti che il commercio della casa (Cappello) con quel principe (Francesco) fosse per causa disonesta e turpe, e seben di grand’utile e forse ad altri d’ honore, con tutto ciò non conveniente alla grandezza dell’ animo d’un generoso nobil Venetiano che ha il suo fine sol nella vera gloria la quale poi bruttar un sol punto; il perchè quantunque Bartolommeo fosse venuto da Trevigi, ov’era stato podestà, pure il maggior Consiglio noi volle ammettere nel senato, anzi i voti furono sempre così pochi, che non era alcuno che non 5’ accorgesse della cagione, e tanto pià quanto che per lo addietro era negli onori sommamente favorito. (37) Siebenkees p. 155. i56. (38) Col permesso del possessore, il nob. Domenico Grittì mio amico, intelligente cultore della pittura, a mia petizione, trasse un fedele disegno di questa medaglia, che incìso dal giovane Antonio Nani di Alano allievo della nostra. Accademia conservo appo di me. (3r)) Questo ritratto fu cavato da quello in fol. che stà nella Raccolta de’ Ritratti della casa Medici impressa in Firenze nel 1761 nella Tipografìa Allegrinì. Esso ha V epigrafe w.anca CAPELL1A VARTnOLOMAPA PATRICII VENETI FILIA \ FRANC. 1. MAG. DVC: ETRVRIAE SECVNDA VX OR. delineato da T. Gberardini, e inciso da P. Ant, Pazzi.