S MARIA DELL* ORTO la inscrizione ne'termini primieri. Urbano in riparazione di ciò fece levare quella da esso posta di recente, ma 1’ antica inscrizione non fu restituita che nel 1644 da Innocenzo X. (Leggi il Nani. I. 559. 615. II. i2- Il Marti/noni Lib XIII. 668. 687. Il Palazzi. Vitae Ponti/'. '1'. IV. col. 555. 556. ed altri storici.) Dall’ambasciata di Roma il Contarini nel i658 passò Bailo alla Porta Ottomana. Aveva allora Marino Cappello valorosamente combattendo vinti i •corsari entro il porto della Vallona, e fatta preda de’ legni loro; per la qual cosa il Caimecan, o Luogotenente del primo Visir, in assenza del re, ed i ministri se ne risentirono fortemente a pretesto che il porto e la Fortezza e la Moschea fossero stati violati, e chiesero la restituzione ■de’ legni . Ma il Contarini, provetto ch’era nella esperienza delle corti, placidamente, e costantemente resistette alle inchieste loro, e di placarli per bel modo cercava. Avevan anche cominciato a produr buono effetto le parole del Bailo, ma sendo stato comunicato il successo ad Amurat IV assente, questi ordinò che il Contarini fosse intanto messo in arresto, e che risarciti fossero i corsari delle galee. Sofferi il Bai- lo in pace la prigionia nulla avendo giovato i giustissimi suoi risentimenti. Liberato poscia nel 1609 per ordine dello stesso Amurat che’in •Costantinopoli tornava vincitore daìP Asia, il Bailo entrò con esso in trattative e si concluse la pace, la quale se tornò da una parte a molto di lui merito, e a pubblica soddisfazione, dall’al-•tra costò al governo Veneto la somma di du-gento cinquanta mila zecchini. La cosa enarrala da tutti gli storici, e principalmente dal Sa-gredo ( Memorie de Monarchi Ottornani. ediz. 1677. PaS- 10"*7- ec. io54- Jo58. ) Tornato in patria il Contarini, ebbe nel 1640 il carico d’ ambasciatore al congresso di Munster in West-falia diretto a stabilire una pace universale tra le ’principali potenze d’ Europa,. Durante il viaggio ottenne dall’ arciduchessa Claudia d’In-spruch 1’ apertura de’ passi del Tirolo alle leve della repubblica; e poi giunto in Munster, ne’ sette anni circa che vi «tette mostrò di quale -profonda politica e consumata esperienza fosse negli affari, avendo dati saviissimi svvn Liatìenti, e proposti partiti utilissimi ad unire gli animi de’ministri esteri inaspriti e discordi, siccome apparisce dallo storico Nani sovracitato (II. 72. 70. ec. 2x5. 216. ec. ), che piii particolarmente degli altri nostri trattò di questo congresso; il quale poi nel 1648 ebbe colla pace il suo compimento. Anche durante il congresso, cioè, nel 1648 avendo M Contarini felicemente, come si è detto, maneggiato gl’ interessi della repubblica alla Porta Ottomana, fu inviato ambasciatore a Maometto IV, tanto per congratularsi della elezione sua al trono, quanto per fargli sentire che le viste del veneto senato eran sempre dirette alla pace, ;purchè i Turchi restituissero le cose occupate. (Nani IL 209. Viari oli II. 092. ) (1) Partilo dunque da Munster il Contarini cogli elogi non salo de’ nostri, siccome valentissimo mediatóre ,per la repubblica, ma sì anche de’forestieri principi che di regali colmaronlo, si addirizzò nel 1649 verso Parigi, ove bene accolto dal celebre Cardinal Mazzarino trattò con lui, ma inutilmente, la pace tra la Francia -e la Spagna . Richiamato in patria, ed avendo la Svezia e la ¡Polonia richiesta la mediazione del veneto governo per accordare le differenze loro, venne pel futuro congresso di I.ubecca destinato il Contarini nel detto anno 1649; ma chiestane dispensa fuvvi sostituito Michele Moiosini (Nani. 11. 266 ec. 522. Via noli. II. 597) . Morì Luigi in patria nell’anno i651 agli undici di marzo d’anni 54 come da’Necro-logi della chiesa di s. Marciliano; cosicché Tanno dell’epigrafe è quello dell’eretto deposito (2). Del Contarini abbiamo manuscrilta la Relazione di Roma. che comprende la storia della sua legazione dal i65a al 1655. Essa comincia: La corte di Roma, finisce: implorino la continuata buona grazia di vostra serenità e di ognuno delle eccellenze vostre. Questa lunga scrittura dividesi in due parti.'Nella prima F oratore tratta del papa e della sua corte; 'nella seconda degli interessi de’ principi relativi al pontefice, ed è suddivisa in capitoli. Ebbe in questa occasione per segretario Francesco Ma- li) Il Vianoli nell’indice del Tomo II confonde Luigi Contarini nostro con Luigi Contarini che fti poi -doge, là dove attribuisce al nostro l’avere in Senato, come Savio del Consiglio nel i6/j8 perorato per la guerra col Turco; imperinoceli è il nostro Luigi allora non era a Venezia, ma tuttavia a Mun-ster. ' (2) 11 Cappellari dice che fu duca di Candia. Ma non lo trovo nella serie che ce ne ha data il Cornalo nel T. II. della Creta Sacra, uè nella serie ms. de’Reggimenti.