4*3 CORREZIONI inorte del Cardinal Marco Cornaro. Vedine’ Diarii del Sanuto voi. XXXVI. pag. 248 e 096. ivi pag. 83. colonna x. Il Trattato di Cristoforo Marcello de Sumeri-da in Turcas provincia, è stato ristampato nel T. II. delle Opere di Girolamo Balbi vescovo di Gurc, impresse in Vienna nel 1791. in 8. ivi pag. 84. colonna 2. Correggasi il numero arabico dell’ inscrizione, che non è 11 ; ma a4- ivi pag. 88. colonna 2. Trovo nel vol.XLVIII pag. 107. de’Diarii di Marino Sanuto che Domenico Vendramin segretario del provveditor Pisani sottoNapoli mori nella legazione l’anno i5e8. Riscontrasi pertanto un errore nell’anno i5^o copiato dal Pal-fero nell’epigrafe che si vuol posta da questo Domenico alla memoria de’suoi maggiori, se già (in dal i5*8 era estinto. ivi pag. 89. colonna 2. Dalle nuove annotazioni tratte da’ registri antichi di famiglia, e comunicatemi dal nobile signor Angelo Zon, vengo a conoscere che Michele Zon f. di Angelo, fu eletto successore a suo prozio nel vescovado di Chissamo circa la metà dell’ anno i5a5 in cui il prozio era morto; ed anzi in data 26 aprile 1^26 è riferita una procura fatta al lìev. Alichiel Zon vescovo di Chissamo, sebbene non ne abbia conseguita la consacrazione che nell’agosto o settembre dell’ anno i5a8, e ciò forse a cagione della giovanile sua età ( poiché nato era, come dissi, del i5o5 ); cosa peraltro che non deve farci maravigliare, se è vero, come sospetta il Cornaro, (Creta sac. II. i5g. 160) che puramente titolare fosse quel vescovado; sospetto avvalorato dalla lunga absenza dalla sua sede del precessore Domenicodi Aleppo,edi altri vescovi Chissamen-si. 11 nostro Michele però recossi alla sede, forse per l’amministrazione delle rendite che teneva, come sembra, nei contorni della Canea, nel qual luogo fece certa procura ai 5 agosto 1533 in atti di Giorgio Gallina ivi notajo, nei rogiti del quale pur fece a’ la di ottobre 1537 ( non a’2 i come per errore ho scritto ) la donazione da me indicata a suo fratello Domenico. Poco dopo quest’ atto di donazione egli o mori, o rinunciò alla sua sede, sapendosi che prima del 20 febbrajo i558 Agostino Steuco gli era stato nominato successore nel vescovado, come da E GIUNTE " lettera di congratulazione allo Steuco diretta da Celio Caleagnini, che trovasi fralle sue opere stampate, e ch’è anche citata dal Tiraboschi nella Storia della Letteratura ( T. VII. parte lì. p. 53a. 535. ediz. Veneta i8a4- 8.) ove aggiunge che lo Steuco vien chiamato eleclo Chissà• rnensi anche a’27 di ottobre di quell anno i558 nel Breve di sua elezione a custode della Vaticana; e che mori poi in Venezia nel i'»49 (non nel i55o). Da tutto ciò convien ch’io concluda che la lapide num. 28 in questa chiesa della Certosa non fu collocata dal nostro Michele Zon vescovo di Chissamo nel i544 ( cioè cent’anni dopo il 1444 ) perchè fin dal ió38 o era morto, oppur non era più vescovo di Chissamo; ma puossi dire che sia stata posta da altri per di lui volere dopo la morte sua. Trovasi eziandio in un inventario di carte della stessa famiglia Zon, riferita sotto il 19 agosto i552 una Fede della Camera Fiscale di P' icen-za che il rmo Michiel Zon vescovo di Chissamo ha pagato in Camera per la Pieve di S. Urban lire 161:4 sicché si potrebbe sospettare che di quell’anno il Zon abbia goduto del benefizio di s. Urbano di Altavilla ottenuto già dal suo antecessore Domenico di Aleppo. Niu-na traccia peraltro trovasi di ciò nella Istoria del Territorio Vicentino scritta dal p. Macca T. V. pag. 79-96. ivi pag. 92. colonna a. linea 36. in questa chiesa fu sepolto: correggi: in questa chiesa sepolto. ivi pag. g4- colon. 2. Un. 23. MDCCXVIII: correggi• MDCCXVII. ivi pag. 99. nell’ Indice. LOREDAN Loredan:correggi: LOREDAN Lorenzo. NELLA CHIESA DEL CORPUS DOMINI. voi. II. pag. 6. nel proemio. Era adorna questa chiesa di varii pregevoli quadri ; e qui noterò che nel coro delle monache aveavi un parapetto antico, 0 palla di altare a più comparti con intagli in legno, e pitture rappresentanti alcuni fatti della Vita di Gesù Cristo ; opera del secolo XV : la quale fu poscia trasportata nel Deposito de’quadri in san Giovanni Evangelista . Io qui ne fo menzione