278 S. MARIA D qvl obiit 1^92 ... (T. XII. p. 6. 7. ) . dice che la statua di ¡V D. dal Santi donata eracol-locata sopra l'altare ad essa dedicalo; ma avendo (come si è detto nel proemio) i confratelli di s. Cristoforo donata alla chiesa quella immagine di N. D. che erasi trovata nell'Orto circa il 1577, questa (1) fu collocata sopra l’altare ove la prima del Santi veneravasi, la quale venne allora trasportata sopra la porta che conduce alla sagrestia. In effetto sopra questa porta ve-desi anche oggidì un’immagine di Nostra Donila col bambino , di buona scultura, e di quel secolo. Ch’essa poi sia quella donata dal Santi lo dice asseverantemente il Cornaro, ma lo Zanetti non osa nè negarlo, nè affermarlo. Di questa casa Santi io tengo che sia quel Filippo de Santi scarpellino da Venezia che fece delle buone sculture sull’arca del Beato Odo-rico dell’ordine de’minory;onventuali nato a Pordenone del ia85, e morto in Udine del 1351, del quale vedi 1’ Elogio storico alle gesta del Beato Odorico dell' ordine de' minori conventuali con la storia da luì dettata dei suoi viaggi asiatici illustrata da un religioso dell' ordine stesso. Venezia. Zatta 1761. 4- grande a p. 28. 36. 46 SEPVLCHRVM HONESTIS I SIME DNE MARTE DE CITA I DE BRAZO OLIM CONSOTIS | DNI MARCI- VENTERELLI l ET HEREDVM | EIVS 1 MCCCGGV MENSIS . SEPTE | NBRIS DIE XXIIII Allato alla precedente sul suolo. Talfero lesse mal. et eivs hxredvm anno mt/liv invece di Mcccccr; ed ommise il rimanente, coxsotis cosi. Abbiamo della casa Da Brazzo memorie anche fralle inscrizioni della Certosa. Vivevano nella metà circa del secolo XVI, secondo le cronache, Luca e Francesco f di Andrea da Brazzo, uomini onorati, e di reputazione, posseditori di molti beni, entro e fuori della città, e particolarmente a s. Alvise nella calle detta da Brazzo dal loro cognome. Maria era figliuo- ELL’ ORTO la di un Luca q. Giovanni . Queste cronache narrano come infelicemente la famiglia ebbe termine. Alessandro da Brazzo figlio di Lucaq. Andrea nel 1641 a’ 2 1 di gennajo si maritò in Cecilia figliuola di Giulio Maffetti fratello di Giovanni e marito di Maria da Brazzo sorella di esso Alessandro. I lamenti che con frequenza Maria faceva a detto suo fratello deH’um-ore stravagante del marito irritarono a tal segno Alessandro che nel giorno 14 marzo 1643 trasferitosi nella contrada di s. Marciliano alla casa del Maffetti, e ritrovatolo oppresso dalla podagra sedere presso un balcone de’ suoi mezza-di, gli scaricò un’archibugiata nella testa e lo tolse di vita. Alessandro fu perciò bandito , e fu compresa anche la sorella Maria come motrice e consenziente al fatto. Furono a lui confiscati i beni consistenti nella rendita annua di tremila ducati. Questi beni però furono dalla infelice madre comperati dal Fisco nel 1645 il 3i luglio. Procurò essa anche la liberazione de' figliuoli, ma in tempo che Alessandro era di ritorno alla patria fu ritrovato morto in una stalla di animali con la faccia nella mangiatoia. La sorella si rimaritò