ao6 S. GIOVANNI IN OLIO Gran-Duca nel io giugno i'”79 partecipollo solennemente al doge di Venezia, chiedendo col mezzo del residente suo Ottavio Abbioso da Ravenna, e dell’ambasciatore fiorentino Mario Sforza, che Bianca fosse dichiarata figliuola della Repubblica; imperciocché per tal modo si sarebbe potuta considerare siccome uscita di sangue principesco, e degna quindi della mano di un principe e del trono . In fatti nel 16 giugno di quell’anno il Senato dichiarolla figlia della Repubblica; e nel 17, per far cosa vieppiù grata al Gran-Duca, elesse cavalieri della stola d’oro Bartolommeo padre, e Vittorio fratello di Bianca (*7). Grande fu il giubilo della città nostra per l’impensato avvenimento, e l’ambasciatore Sforza incontrato da più senatori all’i- sola della Grazia, venne accolto con ogni onore in Venezia, e alloggiato in questo palazzo, già de’ Trevisani, allora divenuto di proprietà di Bartolommeo Cappello, e fatto magnificamente, qual si conveniva, addobbare ( 18). Ma il Consiglio di X. fece di più: perchè essendosi rammentato come ne’ libri dell’ Avvogaria, e in altri esistevan le memorie del delitto commesso, ordinò che da essi venissero cancellate, e posto in oblio il processo, il che venne prontamente eseguito (19). Erasi stabilito il giorno 1-2 di ottobre dell’anno stesso 1579 per la solenne ce-lebrazion delle nozze, e per la incoronazione di Bianca; per lo che il Senato inviò ambasciatori in Firenze Antonio Tiepolo, e Giovanni Michele, che fu poscia procurator di s Marco, ordi- bina; ed essendo corse in quel mese ed anno le lettere di partecipazione come qui sotto vedremo . (17) Ne'registri secreti del senato N. LX XXII agli anni 1^79 i58o, sotto il d) XVI. giugno 1579 a p. no tergo evviil decreto, in cui: essendo piaciuto all’ill. et ecc. sig Granduca di Toscana di eleggere per sua moglie la s.a Bianca Capello gentildonna di casa nobilissima di questa città ornata di quelle pclarissime et singolarissime qualità che dig.ma la fanno di ogni gran fortuna... si ordina che sia creata vera et particolar figliuola della repub. Sotto il dì XVII. giugno 1'>79 a p. 3i. 31. tergo, e òi soavi : Due lettere di risposta del senato al Granduca e alla Granduchessa, i quali avevan participato il loro matrimonio alla Repubblica ; il decreto con cui C ambasciatore Mario Sforza è presentato di una cathena d’oro de valor di mille scudi; e il decreto con cui Bartolommeo e Vittorio vengono creati cavalieri. Nelli codici Marciano. Rossi, e Corraro trovansi in copia le lettere del Granduca e Granduchessa l’una e l'altra in data 10 giugno, e altre lettere relative all' avvenimento . Siebenkees ( p. 70 ) sbagliò nel porre sotto il mese di Luglio anziché di Giugno la data dell't suindicati decreti. (18) Ciò testifica il Molin nelle Memorie mss. p. 74 e segg. che descrìve 1' addobbamento del palazzo Cappello, ed osserva qualmente in questa occasione fu dato a vedere al mondo quanto gli huomini siano facili in seguir la ruota della prospera fortuna, perciocché quando questa gran donna ( Bianca) era in pouero stato e fuoruscita i suoi più congiunti negavano n’anco conoscerla, 0 haverla mai conosciuta, et a questo tempo per trouar parentella li huomini investigavano fin li ottavi e decimi gradi. (19) Nella Filza Parti secrete ael Con. di X si legge quanto segue in un foglio volante : 1 5 79. 23 zugno in zonta. Che sia commesso alli avvogadori nei de Cornun che facciano depennar dalla bergamina del loro off.0 le sntie del cons.0 nro de XL al crim. delli 3 gennaro i565 e 20 setto i564 nelle quali e nominata la nob. do. Bianca Capello de g. Bort.° hora granduchessa di Thoscana si che non si possano legger, et parim.!e le facciano depenar de ogni altro loco oue se ritrouassero et il processo, ouer processi in tal materia formati siano portati alli capi di qsto cons.0 da quali siano imm.Ieposti nel casson di esso Cons.0 de onde non possano in alcun tempo esser cavati se non con tutte le ballotte di qsto Cons.0 In fatti gli Avvogadori obbedirono al Decreto; depennarono dai soprariferiti Registri delle Raspe a pag. 70 i3i 152 anno 1565-1564 alcuni passi che riguardavano specialmente i titoli delle imputazioni, e i nomi di Bianca e di Bartolommeo, e scrissero in margine Decreto Cons. X depenata accepto proces-su . Ma siccome questa cancellazione non fu fatta abradendo col ferro le linee, ma solo con altra penna ed altro inchiostro, non già imbrattando di lutto nero le parole, ma alterandole solo di aspetto e di forma’, così mercè la bravura e il fino occhio del paleografo nob. sig. Marco Solari si son potuti leggere indubbiamente i passi depennati, e son quelli che ho nella nota 9 riportati. In quanto agli atti del processo, inutili furori le indagini per rinvenirli.