5oa S. MARIA I mase prigioniere con Fregosino figliuolo del Cardinal Fregoso nella zuffa terribile appiccatasi tra’ Francesi e i Napoletani. Militò poscia sotto le insegne Sforzesche, finché Cesare Borgia, appellato il duca Valentino, uora crudele si mise ad inveire contra gli Orsini . E di questi avendo l’anno i5o3 fatto morire empiamente Paolo marchese della Tripalda , e Francesco duca di Gravina, Giulio pensò di ritirarsi a Pi-tigliano; indi in Ceri, antica città de’signori di Anguillara, credendosi cosi sicuro dalle insidie del duca. Ma quivi fu assediato da colui ; al quale assedio nè egli, nè Giovanni , nè Renzo, ossia Lorenzo da Ceri Orsini potendo resistere, dopo XXXUII giorni s’arresero a patti che contro la universale aspettazione furono dal duca osservati. L’anno stesso i5o5 Giulio fu condotto per nome di tutta la casa Orsini al servigio del re di Francia da Giorgio d’ Amboise cardinale di Roano, ma turbatesi le cose, erasi messo al soldo della repubblica nostra, se non che Giulio II papa nimico de’Veneziani perchè occupavangli Rimini e Faenza, impedillo, con gravi minaccie e nelle sue armate il trattenne: Vedi il Guicciardini ( Hist. d Italia. V in e già 1585 pag. tergo 16 ^ tergo i5o 15 1. 216. tergo ) e principalmente Francesco Sansovino ( Historia di casa Orsina . Venezia 1565. fol. nel lib. IV7. p. 70 degli Uomini Illustri di quella casa, che io ho seguito). Però di Giulio Orsino e di altri Orsini trovansi più memorie anche nei Diarii manuscritti inediti di Marino Sanu-to (Volumi. III. IV. V. VIII. XVII ) fondate per lo più su lettere degli oratori nostri a Roma . E parlando di Giulio veggo che del i5oo era a’ stipendii del duca Valentino; che dell’ottobre di quell’anno, lasciato il duca, si accordava col papa unitamente agli altri Orsini; che nell’ottobre stesso fece alleanza con Giovanni Bentivoglio e altri per la difesa di Bologna ; che in quel mese parimente andò alla espugnazione di Piombino ; e che a’ primi del i5o5 rifugiato erasi colla moglie e figliuoli appo Gio-vangiordano Orsini nel contado di Tagliacoz-zo. Egli poi e Mario Orsini con R'enzo da Ceri, Troilo e Luca Savelli ed altri partigiani nel 1609 volevan venire a’stipendii della repubblica nostra con 2000 cavalli, e 3ooo fanti, ma il papa, come si è sopra osservato, impediva ai loro divisamenti anche colla minaccia della scomunica. Lettere poi di Vettor Lippomano datate da Roma nel 16 settembre i5i5 dicevano come lulio Orsini fradello che fu del cardinale era morto. • ELL* ORTO Vai.erio Orsino figliuolo di Givuo e di Violante Sanseverino di Alfonso duca di Somma riusci non men del padre valoroso guerriero. Dopo essere stato sotto la disciplina di Renzo da (>eri, si acconciò col duca Lorenzo de’Medici alla impresa di Urbino l’anno 15» 6 ; e poi fu da’ Fiorentini condotto a’ioro stipendii. Chiamato in Francia dal re Francesco primo ricevette ogni onore, e tornato in italia, e fatto generale dell’ esercito di Clemente VII molto giovò coll’ opera e col consiglio nel successo d’ arme di Frosolone . L’anno i527 nella presa di Roma mostrò singoiar valore sostenendo la pugna finche ceder gli convenne al destino della patria. Carlo V l’ammise ne’suoi consigli di guerra più occulti, e la repubblica Veneziana chiamollo condottier d’ armi nel qual carico essendo l’anno ìiìS sotto il generale Pietro Landò fu insieme con Odetto di Fois monsignor di Lotrerco generale dell’armate Francesi in Italia, alla impresa di Napoli, ove valorosamente portossi. Negli apprestamenti di guerra che del i558 facevano i Veneziani contra il Turco, a presidio della isola e fortezza di Corfù venne mandato Valerio con mille fanti in sostituzione di Babone di Naldo, di cui poco era rimaso soddisfatto il Senato . Quivi 1’ amore de’ suoi soldati guadagnatosi meritò il titolo di padre e benefattore, massimamente quando l’anno i55g, trovatala Dalmazia in somma penuria, e in tempo che il Senato non potea in un subito rimediare, fece venir dalla Marca e da Fermo vettovaglia bastante a soccorrer al-1’ urgente bisogno . E maggiori cose avrebbe fatte, se la morte non gli avesse inteiYotto il corso della vita l’anno i55o a’4 di agosto, dell’età sua , essendo spirato in Venezia fralle braccia di Lorenzo Emo f. di Giovanni gentiluomo illustre di sangue , ma molto più per grandezza d’ animo, e suo fedelissimo amico, Di Valerio Orsino parlano varii storici delle cose d’Italia, e vedi fra gli altri il Guicciardini (Lib. XVIII. ediz. 1583. a pag. 69 nella nota) il Giovio (Istorie del suo tempo. Parte seconda ejdiz. i5;2. pag. 65 781 e 404. ) Paolo Pa-ruta (Storia Veneta, ediz. 1718. T. I. p. 480. 5o4- T. II. p. 6.) Andrea Morosini (Storia Veneta. ediz. 1719. T. I. p. 278. 477.) Antonio Loirgo nelli mss. Commentarii della guerra col Turco 037, e principalmente Francesco Sansovino, eh’ io ho seguito, a pag. 84 del libro IV degli Uomini Illustri di casa Orsifia'. dal qual libro e da altri si è cavato l’operetta 1 Notizia