CORREZIONI E GIUNTE ¿21 la culla a questo Bartolommeo. Soltanto due osservazioni farò. L’ una, che esaminato da me il raro libricciuolo Antologia ec. sopracitato trovo a pag. 11 e 1 2 tre sonetti di lui nell’ intitolazione de’ quali non v’è alcuna indicazione che possa far credere prete e dottore l’Angarano, leggendosi nudamente Del sig. Bartholomeo Ancorano laddove gli altri poeti che son sacerdoti hanno il Don. Così pure nelle poesie latine che trovansi alle pag. i5i, e 153 e nella epigrafe ossia elogio pur latino al Vecellio , non vi è alcun aggiunto sacerdotale ; altro non essendovi de Bartholomei Ancarani ode ec. Da questo libro pertanto non si può dedurre se sia Bas-sanese, o se Veneziano o d’altra regione. La seconda cosa è che il Mazzuchelli negli scrittori d’ Italia (pag. 675. lett. asc) nota due Bartolomeo Ancorano , 1’ uno Napoletano Giure-consulto. e l’altro Reggiano poeta volgare, che ha rime nell’ Antologìa sopraccennata. Dunque anziché Bassanese, come vorrebbe il Verci, sarebbe da Reggio , come vuole il Mazzuchelli. Queste osservazioni però non mi rimovono dal tenere per uno solo Bartolomeo Ancorano, e questo per Bassanese di nascita, benché di veneziano domicilio. NELLA CHIESA DELLA CERTOSA . voi. II. pag. 5i nel proemio. Scrive il Sanuto nelle Vite de’ dogi ( Rer. Italie, voi. XXII. col. 945. 9^4) • 27 dicembre 1422 fu preso di concedere il luogo di sant' Andrea dì Lido a' Frati della Certosa ( che andava in ruina), i quali vogliono fabbricare un monastero ,• con questo che tolga l’ investitura dal Doge. E subito alcuni gentiluomini si levarono ad essere suoi procuratori e a ricuperare danari per fabbricare. E così fu principiato e fatto poi un notabilissimo chiostro dove abitano i frati certosini di grandissima divozione e di santissima vita . ivi pag. 5* linea penult. Sansoviso¡correggi: Sansovino ivi pag. 56. colon. 2. linea 01 che 1’ Orsato : correggi: che Orsato ivi pag. '67. col. 1. linea 8. si videro: correggi: si vide ivi pag. 71. colon. 1. linea 5. alla longa: correggi : assa ( cioè assai) longa ivi pag. 72. colon. 1. linea 26. Cremona. 1474- Intendesi già non la città di Cremona, ma lo stampatore che operava in Venezia Bartolomeo da Cremona, 0 Cremonese, come apparisce da’ versi latini posti in fine del-1’ edizione. ivi p. 74. colonna x. linea 48. sua testamento : correggi: suo testamento. ivi p. 77. nella nota . Mentre era già tutto disposto per l’acquisto e per lo trasporto a Venezia della lapide spettante a Giannandrea dalla Croce di cui il dottor Francesco Bernardi (mancato a vivi in questa città nel dì 5 dicembre 1827 ) ha scritto I’ elogio; que’della terra di Signoressa cambiata opinione fecero servire ad altro uso la ricercata lapide sepolcrale di quel celebre uomo, a nulla essendo riuscite le preghiere e dell’ arciprete di Postioma don Giuseppe Monico ( defunto aneli’ egli nel marzo di quest’ anno 1829 ) e dello stesso Bernardi, e d’altri. ivi pag. 79. inscriz. 20. Le cose dette intorno al canonicato di Padova di Cristoforo Marcello ed altre, sono confermate anche dagli atti capitolari di quella Basilica . E rilevasi da una polizza d’estimo del canonicato stesso, che quel Zaneto Spazarino, nominato a p. 8x. nella lettera del Marcello, era un suo procuratore in Padova, leggendovisi sotto il dì x. luglio 15 2 1 producto (tal polizza) per D. Zanetum de Spazarinis uti procurato-rem cum juramento ec. Cosi 1’ab. Cornino me ne scriveva. ivi pag. 80. colonna 1. Notisi, fra i titoli avuti da Cristoforo Marcel- lo arcivescovo di Corfù, che del 1.Í24 venne investito dal papa della prepositura di s. Giacomo e Filippo di Crema dell’ordine degli Umiliati, ch’era vacata per la morte di Alvise V ar-deli cherico che la aveva in commenda ; essendogliene stato dato il possesso dal Senato nel 19 maggio di quell'anno . Poscia nel di 2 settembre dell’ anno medesimo per deliberazion del Pregadi venne in possesso dell’ abbazia della Trinità di Verona rimasta vacante per la