S. ZACCARIA., lari toria il suo testamento., e un codicillo aggiunse l’artista qualche squarcio dell'ultima sua voìon- a’ i!3 del mese stesso . Essendo interessante per tà qui sotto lo trascrivo (»5); e l’inventario del- (i5) Ivi: In Dei ec. anno ab Incarnatione Dni mi Jesu Christi millesimo sexcentesimo octavo , indictione sexta die vero Dominico quarto mis maij Rivoalti. Considerando io Alessandro Vittoria scultore fu de m. Virgilio ( è errare del copista notarile giacché il nome è Vigilio ) Tri- dentino .....sii sepelito nella mia arca in chiesa de s. Zaccaria .... Vuole che sia fatto un inventario diligente di tutti i suoi mobili.....et che ’1 detto mobile sia venduto et il tratto d’ esso mobile sia diviso in due parti eguali ; una delle quali sia di tnad.» Doralice mia nezza , l’altra de m: Vigilio parimente mio nepote suo fratello figliolo del q. M. Lorenzo de Rubini scultor Vicentino......Lasso alla sacra maestà cesarea del presente Rodolfo imperatore il Retratto nello specchio tondo del nobilissimo Francesco l’armesano pittore illustrissimo il quale è stato desiderato tanto tempo dalla sacra maestà della fe: me: di suo padre Massimiliano imperatore et dalla medesima sacra maestà sua . Lasso il Retratto del ser."1" principe Sebastiano Veniero di marmo in habito da generale a questa ser.ma signoria accio sia reposto nelle salle dell’ ecc.’0 conseglio de Dieci come cosa rara per la felicissima memoria della vittoria . Lasso il mio s.t0 Zuanne de marmo, che m’ attrovo in casa insieme con un s.'° Zaccaria della medesima grandezza alle IlR.de madri de s. Zaccaria, acciochè siano posti sopra 1’ altare de s. Zaccaria in detta chiesa uno per banda. Lasso che il mio s*0 Sebastiano de bronzo se venirà buona occasione di qualche principe o d’altra persona , che ne facci conto sii venduto et il tratto sia diviso tra la detta m.a Doralice et ms. Vigilio. Ordino che tutti gl’ instrumenti et tutte cose pertinenti alla scultura, disegni a mano, et a stampa, modelli de terra, et di cera, et tutti li relieui de giesso siano di Vigilio mio nepote, con queste condicioni che tutte quelle d’ architettura, palle d’altari, porte, fenestre , et nappe siano de ms Andrea dall’Aquila, et che ms Vigilio facci anco quella honesta parte che le parerà de modelli, et de relieui de giesso al detto ms Andrea dall’ Aquila et a ms Iseppo Batteri Veronese nepote d’esso Vigilio, et mancando esso m. Vigilio avanti de loro tutti qfttìsti disegni, modelli et relieui , che all’ hora s’ at-troueranno esser in casa sua uadino alli detti m: Andrea dall’Aquila suo germano, et m: Iseppo suo nepote ec. ec. Ego Fabricius Beacianus notarius .... roboravi. Die martis 27 mss. maii 1608. Publicatus viso cadavere . Segue il codicillo che comincia. In Dei .... anno ab incarnatione Dni nostri Jesu Christi millesimo sexcentesimo octavo indictione sexta die vero Dominico decimo octavo mensis maij Rivoalti. Havendo io Alessandro Vittoria scultore fo de m. Vigilio Tridentino fatto il mio Testamento ec. nel quale non trovo cosa interessante da notare. Osservo , quanto al Testamento , che il ritratto del Parmigiano ( Francesco Mazzuola ), avealo il Vittoria comperato nel i56o, e la memoria si trae dalle sue carte in questi termini: adi i/f zenaro i56o. Ricordo io Alessandro Vitoria chome questo di soprascritto comperai da ms. Andrea Paladio architeto il ritrato ne lo spechio dii Parmigiano, e gli sborssai scudi dieci per resto e saldo, presete il mag.c0 s.r Francesco Pisani, et il R.mo m. pre Antonio da Montagnana e m.ro Paulo marangon Vicentino e Bernardo servitore del Pisani il ( così ) quali tuti era a tavola il dopo desinare , e questo ritrato ms Andrea melo dete p comisio libera dii s.or Ellio dottore in medicina Vicentino e fu solo figliuolo di ms. Valerio intagliatore di corniole e di cristalj eccell." . Di questo ritratto fa parola anche il Temanza ( p. 482 ) come comperato dal Vittoria dopo la morte di Pietro Aretino , al quale era stato donato da papa Clemente VII. Il testatore ricorda il ritratto del doge Sebastiano Veniero, e questo oggidì in abito da generale vedesi nel palagio ducale sopra la porta che metteva già nelle sale dell’ armi del consiglio de’ Dieci. Vi è sottoposta una inscrizione che riferirò fra quelle del Palagio medesimo.