S. LORENZO. 583 Quando Nicolò sia morto è igno'o : ma del ra fu col padre nello stesso angiporto della j5oo era già fra gli estinti (1). Di Maffeo fi* chiesa di san Lorenzo (4). La famiglia Poiosi nalmente è incerta T epoca della morte sapen- estinse nel 1^18 in Marco Polo castellano a dosi però che del 1000 viveva ancora (a). Mar- Verona, essendo rimasta erede di tutta la so- co era in vita anche del iSìd , anno in cui fe- stanza Polo Maria, maritata in Azzo Trevisan, ce il suo testamento, ma s’ignora veramente come dall’ albero genealogico che pongo alla quando passasse fra i più (5), e la sua sepoltu- fine di questo articolo (5); albero da me coni- portico eh’ è avanti la chiesa di s. Lorenzo di questa città nell’entrare da parte destra con una iscrittione tale che denota quella esser la sepoltura di M. Nicolò Polo della contrata di s. Gio. Chrisostomo. Rinnovata da' fondamenti f anno 15 9 a la chiesa come ho detto nel proemio è probabile che da quel momento, se non prima, siasi perduto il cassone e con esso la memoria del certo sito della sepoltura. L'inscrizione, che qui illustro, è conservata da Marco Barbaro nelle originali Genealogie esistenti nella lmp. Bibl. di Vienna, e che spettavano un tempo ad Apostolo Zeno, indi a Marco Foscarini. Le parole di lui son queste: A san Lorenzo sopra una sepoltura ho veduto quest’ arma con tali parolle. sevvltvra domini Nicola i vavlo de contrata s. ìoannis grisostbmi . Questa epigrafe è anche in un mss. di cose nostre dignis-simo di fede, e concorda poi colle parole dette dal Ramusio . Il Falfero non V ha perchè troppo tardi fece la sua Raccolta. L’ha peroro Scradeo a p. 006 tergo del già altrove citato da me libro Monumentorum Italiae, ed è cosi: sevvltt'ha d. nicol ai vavli de con fin 10 s, ìoannis cbrisostomi . Egli poi aggiunge a questa epigrafe , dopo il chrisostomi ciò che segue: Marci Pauli veneti patricii pater qui de iis quae in Asia vidit Commentarium scripsit annis abbine CCLXX, le quali parole non eran già scolpite, e devono aversi come una giunta fatta a maggior erudizione dè’ leggitori. Ciò risulta dall' epoca dei CCLXX anni; imperciocché computando che il Polo scrisse, come si è veduto, nel 1298 il suo libro, e aggiungendo 270, si arriva al 1568 epoca in cui lo Scradeo trovavasi a Venezia, e può essere stato ( se prima non lo era) informato dagli amici intorno alla qualità del personaggio che in quel cassone e con quell' epigrafe si racchiudeva, e come egli era il padre del famoso viaggiatore. (1 ) Il Baldelli appoggiato alla copia degli alberi Barbaro ja morto Nicolò del i5i6 , ma dal-l’ autentico Testamento di Matteo Polo fatto del 1 5oo di cui dirò in seguito, vedesi che Nicolò fin dal i5oo era morto; imperciocché vi si chiama Malbeus Taulo filius quondam Nicolai , non già filius Nicolai . (2) In quest' anno i3oo esso fu istituito commissario Testamentario da Matteo suo nipote, che come qui sotto vedremo, testò del i5oo. (5) Che Marco vivesse ancora del 1020 è indubitata prova il Testamento di esso Marco eretto nel i323,- testamento ricordato anche dal Galliciolli nelle memorie Veneziune (7IV. pag. 153 ) e da me attentamente letto ed esaminato. Ma non ho trovata indicazione del tempo di sua morte ; nondimeno di poco avrà passato il 13a3 nel quale contava circa 78 anni di età. (/|) Il Ramusio non dice dove Marco sia stato sepolto. Nel suo testamento però egli elegge la sua tomba in s. Lorenzo, ed è quindi facile che sia stato sepolto o nello stesso cassone del padre o in luogo vicino . Il Sansovino stesso ( Lib. I.p. 2.5 tergo) scrive: Sotto l’angiporto è sepolto quel Marco Polo cognominato Milione il quale scrisse i viaggi del mondo nuovo ec. E qui è a correggere un errore di scritturazione nel Cornaro ( T. IX. p. 65 ) il quale descrivendo Vantica chiesa, secondo le parole della citata cronaca mss. dice: sotto il quale ( angiporto ) vi erano le sepolture delli cappellani della chiesa di s. Severo, et nel mezzo a quella ( deve leggersi quello cioè angiporto, non già chiesa ) stava la sepoltura di Marco Polo . (5) Il Barbaro nella copia che mi son fatta trarre dall’originale pone ultimo della casa Marco Polo morto a Verona del 1418, e cosi pure conferma nel libro Nozze . Intende V ultimo de’ maschi, mentre la ultima della casa è stata quella Maria sorella di Marco sopravvissuta al fratello, come nota il Ramusio, dicendo, che questa casa durò infino all’ anno di nostra salute x417 nel qual tempo, morto Marco Polo ultimo dei cinque figliuoli di Maffio, senza alcun figliuolo ... Maria heredìtò tutta la facultà di suo padre et fratelli. Notisi che dovrebbe dire