S. ZACCA re a Trevigi con grande autorità in più incontri diede pruove della sua maestria nelle militari direzioni, e anche per lui si poterono ricuperare Feltre, Asolo, Marostica, Cividal di Belluno, ed altri luoghi che erano caduti in poter del nemico, e seppe rigorosamente punire i ribelli ( Bembo 1. c. i/fò, 220, 224. Bonifacio Scoria di Trevigi. 5og, e seg. ediz. 1744)- Fra questi ribelli il Sanuto ( voi. XI, p. 44» 4^ ) novera Iulio Barixan, Pollo di Calvi, Andrea di la Matta i quali do erano sopra i fornienti di nostri, e questo Pollo fu quello che fu al Sacco di Feltre e cussi per li soi meriti fato far una forcha li fece tuli tre apichar. Ma nel settembre 15 10 fu richiamato a Venezia per giustificarsi principalmente sopra le querele dategli nell’ainministrazion della guerra come provveditore generale in Trivisana. Molte cose egli adduceva per lettere al Senato in sua discolpa, commemorando le operazioni fatte da oltre un anno, e quali fossero i suoi progetti in seguito, e facendo vedere che isuoi nemici privati erano ppezialmentu Andrea Arimondo e Giorgio Franco suo segretario ; ma nondimeno l’affare dal Consiglio de’ X, essendogli assai contrario Marco Antonio Loredan capo di quello, fu commesso all’esame degli Avvogadori di Comun; e frattanto non potè ottenere il carico di Savio di Terraferma cui era stato di nuovo proposto. Venuto però a Venezia e pienamente giustificatosi potè in progresso ripigliare le sue funzioni ( Sanuto Voi. XI. XII.) E in fatti rimastoSavio di Terraferma, venne eletto nel 1 o giugno lìti a provveditore generale nella patria del Friuli; e difese più che potè Gradisca dagli assalti delle armi imperiali, se non che gli convenne rendersi per li maneggi spezialmente tenuti co’nemici da Antonio Savorgnano ribelle della repubblica ed autore di una famosa sedizione avvenuta in Udine nell anno stesso ì > 11, il quale poi mori ucciso in Gorizia l’anno appresso là 12 ( Bembo Voi. II. 265, -¿88, 289. Sanuto Voi. XII ). Dice il Guicciardini che in quest’occasione il Mocenigo rimase prigione (Lib. X, p. 279. ediz. i585); ma è falso, perchè non lo dice nè il Bembo, nè il Sanuto; anzi il Sanuto (1. c. p. 482, 488 ) riferendo lettere del Mocenigo lette in Pregadi nel 29 settembre 1511 portanti la nuova della perdita di Gradisca, soggiunge che a 5o dello stesso mese venne il Mocenigo a Venezia, e che assoggettato a processo per aver abbandonato il luogo fu pienamente assoluto nel 14 aprile 15 1 a (Lib. XlVT, p. 82). Di quest’ ■anno a’ 12 di ottobre era stato eletto oratore al RIA . 155 duca di Urbino, ma rifiutò; e nel maggio i5t5 eletto oratore in Francia in luogo di Pietro Landò, aveva accettato; ma l’accidente insortogli di aver perduta nella (¿uarantia Civile una importante causa con Francesco Fosca ri suo zio q. Filippo, e il voler attendere a’suoi figliuoli e alle familiari circostanze il fecero chiedere, ed ottenne, la dispensa nell’ottobre 1 r» 14 (Sanuto Voi. XV. XVI. XIX). Era capo del Consiglio di X, quando fu eletto nel dicembre i5i6 oratore estraordinario a Selim imperatore de’ Turchi per rallegrarsi degli acquisti suoi fatti in Persia (Paruta I. 288. Sanuto voi. XXIII). Prima però di partire, che fu nel vegnente anno 1517, aveva più volte parlato in Senato, e massimamente quando trattandosi se si dovesse concedere al papa di poter armare una galea veneziana a sue spese, varie essendo le opinioni , il Mocenigo fu della contraria a quella de’ Savii, i quali volevan conceder la domanda per non disgustare il pontefice nostro amico ; e fu contrario per lo timore che il Turco sentendo che si arma a Venezia in favore del papa, non credesse che la Signoria armasse invece contra di esso Turco, per lo che si potrebbe volgere a’ nostri danni (Sanuto. Voi.XXIV). Stette oratore a Selim un anno, essendo ripatriato nel 5 giugno 15 18. Aveva intanto il Mocenigo dato ragguaglio al Senato per lettere delle cose intrave-nutegli, e massime nel porto di Schiatti e a Ne-groponte in occasione che unanave turchesca fu combattuta da’corsari; e riferendo poi in Senato nel 4 giugno disse fralle altre alcune particolarità sul signor de’Turchi, ch’era d’anni 4-5 , uom giusto, che leggeva la vita di Alessandro Magno e voleva imitarlo sperando di divenire signor dèi mondo ec. lodò il segretario veneto Daniele di Lodovico, e il turcimano Teodoro Paleologo ec., come più diffusamente leggesi nel voi. XXV. del Sanuto. Negli anni seguenti 1519, 1620, i5ai in patria varii officii senatorii ebbe, avendo nel 1020 in giugno contraddetto all’opinione de’Savii (che poi fu adottata dalla maggiorità) i quali, attese le nuove venute da Costantinopoli del soprastare dell’ armata turchesca, volevan che si affrettasse nell’ Arsenale il compimento e fornitura di So galee; ma il Mocenigo facendo leggere i capitoli delle lettere osservava come di tempo in tempo il Turco ha fatto armare a seconda degli andamenti de* Cristiani, e massime dell’ armata di Spagna , e che perciò non era da irritarlo col prevenire le sue mosse, essendo esso signor immutabile e che manterrà la pace se noi la vorremo. Vedi