S. ZACCARIA. 1 20 nezia e fuori gli venivano ordinati . Anche in legno intagliava con non minore bravura , sapendosi cir eran sue alcune delle figure eh’ ornavano altra volta il ricchissimo naviglio detto j] Rucentoro . La sua celebrità il rese talora inviso ad alcuno artefice; il più però d’ essi gli era familiare ed amico, e fra gli altri Jacopo Palma dilettissimo. Nè solo artefici , ma letterati il cultivavano, contandosi un Pietro Aretino , e un Marco Mantova. Egli era ascritto , come nota il Temanza, all’accademia del disegno di Firenze; ed era poi uno de’fratelli della nostra confraternita di san Marco fin dal 1062. (4) . Lavorò il Vittoria quasi per tutta la vita sua in Venezia; peraltro trovasi che tre anni circa dopo che venne a Venezia passò a lavorare in Vicenza,e conghietturasi chequivi sia rimasto sino al 1555; e in effetto io veggo che di quest’ anno i555, cominciò ad abitare stabilmente in Venezia nella casa posta in calle della Pietà oggi al civico num. 0799 (ó). Anche dopo sembra che sia tornato a Vicenza , e forse nel i558, e i56o, come può dedursi da alcune sue memorie d’acquisti fatti di oggetti d’arte da persone Vicentine (Vedi nota io. e i4)-Egli è poi certo che del 15^6 convennegli a Vicenza tornare per commessìone del magistrato della Sanità , non so per quale oggetto (6). Grande è il novero de’ lavori di Alessandro , e malagevole impresa sarebbe il voler di tutti dare un esatto catalogo. Una parte se ne può vedere nel Temanza scrittore della vita di lui ( Vite ec. p 47^ ec. ) , nel cavalier Cicognara (Scultura eC. Voi. II. p. 54o. ) e nella Guida per la città di Venezia dell’ab. Moschini. Ma ben più ricca serie dell’ opere del Vittoria ha pubblicata il suddetto ab. Moschini nello scorso anno 1827. Imperciocché volendo il dottore Francesco Enrico Trois riputatissimo medico nostro celebrare le cospicue nozze del conte Nicolò Gambara (*), e della nobile Elisabetta Diedo figliuola del chiarissimo Antonio segretario dell’ Accademia delle Belle Arti , ebbe ricorso al Moschini, il quale gli somministrò per la stampa la vita del Vittoria scritta dal suddetto Tommaso Temanza, corredata dal Moschini medesimo di belle e peregrine annotazioni cavate per la prima volta da inedite Memorie originali dello stesso scultore ; e se ne fece una elegante edizione in 8. co’ tipi Picottiani, decorata del busto del medesimo Vittoria da sè scolpito , disegnato da Angelo Tramontili, e inciso da Jacopo Aliprandi, ambidue valenti artefici della città nostra , e oltre a ciò della figura di san Girolamo opera del Vittoria esistente nella chiesa di s. Maria Gloriosa de’ Frari, incisa dallo stesso Aliprandi, e già inserita nel libretto Le Belle Arti in Venezia , Ivi. Orlandelli 1827, scritto dallo stesso Moschini che vi ha pure sul Vittoria tessuto un breve articolo . Ora le dette Memorie che erano già nell’ archivio del monastero di s. Zaccaria, oggidì sono nel Demaniale archivio , e di esse mercè 1’ ottenuta superiore permissione , e la gentil premura del nobile sig. Giovanni Civran archivista, ho in queste note approfittato talvolta , recandone le identifiche parole del Vittoria, onde abbiasi anche un saggio del rozzo suo scrivere. E parlando più particolarmente, dico che queste Memorie sono in due tomi in quarto intitolati Com- (4) Ivi: adì 24 zenaro 1062. Ricordo io Alessandro Vitocia chomo questo di sop.° pagai scudj tre ala scola di s.'° Marcho e fui notato al nome de Dio frattelo suo et il guardian grado fu il chavalier s.or Tomaso da Ravena . (5) 15 53. 26 luglio. Affittanza fatta da Antonio Navagero di una casa posta nella calle della pietà a mss. Allessandro Vittorio scultore per anno uno qual die incominciar alli x5 di auosto. Sta fralle memorie sopraindicate . Questa casa poi passò in sua proprietà. (6) Sotto la data 27 settembre 1 576 in Vicenza, nelle d.' memorie trovasi un accordo fatto con Piero Tira occhi navigante o barcarolo vicentino habita al porto di santa Caterina d quale si obbliga di andar colla sua barca a Venezia per levare il Vittoria e sua famiglia e condurlo sul vicentino overo al porto di Vicenza secondo le terminationi degli mag.rl rettori et sig/1 alla Sanità. Non vi si dice V oggetto ; e la carta è scritta e sottoscritta da Vincenzo Scarno zzi, leggendosi: Io Vicenzo Scamozzi ho fatto la presente promovendo insieme con ms. Hieronimo Forni et ms Ottavian Rodolfi quali si sottoscriveranno. {*) Quest' ottimo giovane morì in Venezia repentinamente la notte del 12 venendo il i3 aprile 1828, lasciando in un estremo dolore la sposa e i parenti suoi che teneramente lo amavano .