S. GIOVANNI IN OLIO La epigrafe sta nel mss. Gradenigo che non ha 1’ ultimo P. e nel mss. Curti, il quale dice eh’ era all’altar del Crocifisso in cornu evan-gelii ; fallò poi il Curti nelle epoche MDXCIi, e XXX, ed anche nel cognome Poleni anzi che Polam famiglia patrizia, ed era Lavra Morosi-iti figlia di Michele, e moglie di Bernardo Ponivi . 3o D. O. M. | PREGATE DIO PER ME ! MARCO ANTONIO BERTOL AZZI | SCALCO MAGGIOR DI I SYA SERENITÀ | D ANNI 60. MORI LI a 5 DEC. | MDCCVTIII, Bkrtolazzi, dice il Gradenigo, e Bortolazzì il Curti, ed era situata alla porta maggiore. Scalco equivaleva a Maggiordomo ; ed era persona di bassa condizione e popolare, tratta per lo più dalla classe de’ camerieri. 31 BARTHOLOM. DE VTCENZOTIS | MARGHERI-TAE VXORIS | AFFLICTISSIMVS CONIVX | ET PETRI FILII IMATVRO FVNERE PRAE-REPTI | MESTISSIMVS PARENS | OSSA ! HOC TVMVLO CONDIDIT | EVNDEMQVE SIBI ET HAEREDIBVSIPARAVIT ! ANNO MDCCXII. Vicenzioti. Dal codice Gradenigo. Corrisponde a quella che vedemmo al numero 9. 32 ANTONIVS ANDRETS 1 HVIVS ECCLESIAE PLEBANVS 1 AC ! PATRIARCHALIS CANONI-CVS | IN SVO MVNERE PROBVS I IN PAVPE-RES FERVENS CHARITATE | AC | DE .OMNI-BVS BENEMERITVS I QVI OBIIT IN DNO | ANNO MDCCIX. A N. D. I Vili. KALEND. FE-BRVARII. Antonio Andreis fu eletto piovano nell’ anno 1698 more veneto, e morì a’ i5 gennajo 1708 more veneto, ossia 1709, concordando col Cor-naro (T. XII. p. 224) l’inscrizione che si legge nel codice Curti e Gradenigo. Il Gradenigo premette niAncvs al nome AntONirs, ma il Curti ommette MAKcrs, e in effetto egli avea nome soltanto Antonio . Il necrologio dice: adi 26 genn. 1709 a N. D. il rev. sig. d. Ant. Andreis piev. di s, Gio. Novo, d' anni ’>7 in circa. 190 Essa per errore si mette fra quelle di san Giovanni di Rialto dal Coleti. Stava nella cappella della B. Vergine , dice il Curti. 11 Gradenigo malamente fryens invece di fervens. 33 D. O. M. I MARCVS VNGARETO l PLEBANVS ELECTVS I HVIVS ECCLESIAE I OBIIT l ANNO MDCCIX. 1 V. IDVS APR1LIS l C. M. P. Marco Ongareto del 1708 m. v. fu fatto piovano, ma mori non ancora preso il possesso, nel 10 aprile 1709, cosi Cornalo (T. XII. p.224)»e 11 necrologio della parrocchia dice: odi 10 aprile 1709 il Al. R. sig. d. Marco Ongaretto piev. eletto di s. Gio. Novo d’anni 60 in circa. L'inscrizione però ha9 aprile. Essa si cava dal mss. Gradenigo, e Curti, e per errore dal Coleti si è registrata fra quelle di s. Giovanni di Rialto. Era, dice il Curti, nella cappella della B. Vergine. 34 MDXX. COLLEGIVM CHRISTI CORPVS CO-M1TANTIVM RENOVAVIT ET LAPIDE EXCO-LVIT BARTHOLAMAEO SPAT. COLLEGII RECTORE. Letta meno attentamente da alcuno questa epigrafe credette che la chiesa rinnovata fosse in quest’ anno MDXX. Ma essendo essa già collocata ( per testimonianza del Cornaro che la riferisce, e ciò osserva, nel T. XII. p. 218 ) sopra la soglia di una porta vicina alla sagrestia, è chiaro che ricorda non la riedificazione del tempio, ma il restauro di quella porta eseguito a spese della confraternita del Corpo di Cristo. Spat. forse spata, oppure spataphora. Questo cognome, se fosse, proverebbe che in Venezia erano gli Spatafora anche prima del 15.So. ( Vedi il num. ò.) 35 PAROCHIANORVM SVMPTIBVS HIERONYMI NOVELLI PRAESIDIS CVRA AEDIS PROCV-RATORIBVS PAVLO NANIO HIERONYMO TREVISANO FRANCISCO MAVROCENO GASPARE VIDVA MDXXII. Anche questa è conservata da Flaminio Cornaro ( T. XII. p. 218 ), ed era alla porta della sagrestia . Girolaiip Novello fu eletto parroco nel i5i5,