S. GIOVANNI IN OIJO ' *o9 gento a Torquato Tasso, che ne’suoi carmi la Rosa d’oro alla Granduchessa, recata a Fi-avevala lodata (^28). Nel i586 Sisto V mandò renze da monsignor Giuseppe Donzella, arcive- 2. Trattato della Natura degli Angeli... del R- M. Giovan Maria Tarsia . In Firenze nella stamperia di Bartolomeo Sermartelli MDLXXVI. 8. Alla clarissima e magnanima signora la sig. Bianca Cappello gentil donna Viniziana. Dalla lettera di dedicazione eh'è di Ve-nezia alli 20 di ottobre i.óyi vedasi che il prete fiorentino Tarsia era familiare di Vittorio fratello unico di Bianca che viene dal Tarsia lodato come dottissimo in ogni qualità di lettere; e che era in qualche considerazione appresso Bernardo ( vuol dire Bartolommeo ) di presente posto al reggimento della città di Treviso, padre di ambidue- 5. Tredici canti del Floridoro di mad. Moderata Fonte alli sereniss. Granduca et Granduchessa di Thoscana. In Venetia MDLXXXI. 4. 4- Venetia città nobilissima et singolare descritta in XIIII libri da m. Francesco Sansovino. In Venetia appresso Iacomo Sansovino. MDLXXXI. 4 È dedicato alla serenissima signora Bianca Cappello de Medici gran, duchessa di Toscana . 5. Discorso dell’ Alicorno dell’eccellente medico et filosofo m. Andrea Bacci ec. Alla sereniss. «ig. Rianca Cappello de Medici gran duchessa di Toscana. In Fiorenza appresso Giorgio Marescotti MDLXXXIl. 8. 6 Girolamo Borro Aretino del flusso e reflusso del mare et dell inondatione del ¡Nilo. La terza volta ricorretto dal proprio autore. In Fiorenza nella stamperia di Giorgio Marescotti. MDLXXXIl. 8. Questa terza edizione è dedicata alla Cappello. 7. Il Marte di m. Vicenzo Metelli Giustinopolitano, ove sotto bellissime favole et inventioni si descrive tutta la guerra di Cipro, ec. In Venetia appresso Sgualdo Venzoni. MDLXXXIl, 4 , ottava rima, dedicato alla sereniss. signora Bianca Cappello, moglie del serenissimo gran duca di Toscana Francesco de’Medici. 8. Sperone Speroni ha degli Sciolti in laude della nostra Granduchessa, i quali leggonsi a p. 549 e seg. del T. IV. delle Opere di lui. Venezia 174°- ’n 4-° A questi libri aggiungansi altri diretti alla Cappello, e registrati dal canonico Moreni nella Biografia storica ragionata della Toscana Firenze 1801. e nella Serie d’autori di opere risguardanti la celebre famiglia Medici. Firenze. Magheri 1826. 8. pag. 87. E qui poi è ad osservare che tanto le dedicazioni del suddetto libro intorno all’ Alicorno ove parlasi anche delle molte virtìi sue contro a' veleni ; quanto la dedicazione del libro del Vieri che il traduttore dice degno cibo del bello spirito di V. S. danno molto peso alla fama che aveva Bianca di andar dietro a' prestigi, come accennammo nella precedente annotazione 26. (28) Pierantonio Serassinella vita di Torquato Tasso (Bergamo 1790 voi. II. p. 78) dice che in una raccolta di Rime e Prose del Tasso impressa in Venezia nel 1 n 83 in 12 erano state inserite alcune espressioni che sembravano ingiuriose alla casa de Medici ; il perchè se ti'era fatto un grande carico al poeta; ma il Granduca Francesco avendo veduto che da quelle parole argomentare non si poteva nel Tasso veruna malignità 0 cattivo animo cóntra la reai casa , non fece alcun risentimento, ma diede anzi segni di avere in protezione il Tasso; e la Granduchessa Bianca sovvenne il poeta di parecchi scudi. Dice poi a pag. 1 >9 che essa gli regalò una coppa d'argento, e ciò fu ne' primi mesi del 1587 ; che in lode di lei il Tasso aveva scritti de'versi (pag. Vi! ), e aveale dedicato il Dialogo ove si ragiona della pace il quale fu molto aggradito dalla Granduchessa ( T. II. p. 84 )• Il Siebenkees (p. 121. 122. 125. ) narra allo incontro, che del 1381 Bianca pregava inutilmente perchè Torquato Tasso venisse in grazia del Granduca, il quale se n era corrucciato tanto per le questioni di precedenza insorte tra il Granduca, e il duca di Ferrara fin dal i562 nelle quali il Tasso aveva preso il partito del duca, quanto per li discorsi e per gli scritti in cui attaccava la casa de Medici', anzi essendo insorta contro il poeta Ì Accademia della Crusca, e avendo egli procurato col mezzo di [Bianca che il Granduca gli fosse favorevole nel giudizio che l'Accademia doveva sul di lui poema proferire, Francesco colse quest' incontro per vendicarsi del misero poeta, eccitando segretamente Ì Accademia a procedere con tutto il rigore, come