S. ZACCARIA. li da lui cultivati con predilezione. Caduto il Veneto Governo, di cui era tenero figlio, servi la Cisalpina Repubblica come Capo-Battaglione provvisorio del Genio. Fece egli la bella difesa del Varo, dopo la quale videsi nominato Capo-Battaglione effettivo. A lui si deggiono le fortificazioni fatte a Chioggia, a lui il ponte di Legnago, a lui 1 atterramento della fortezza di I errara, senza aver recato pregiudizio alla città. Direttore incapo del Genio a Padova e della Contabilità esercitò questo ministero con onestà veramente singolare. Ritiratosi da ultimo in un suo luogo di campagna situato fra’ colli Euganei, Ispida detto, e corrottamente Li-spida, e dedicatosi alla botanica, divenne in essa rinomato ; e saggio de’ suoi studj diede in una bella dissertazione che intorno alla coltura degli ulivi ne’ colli Euganei compose a petizione del Municipio Patavino . In mezzo a’ libri, a una scelta raccolta di piante, e a' suoi poderi, onorato dall’ Austriaco attuale Governo del grado di Maggiore con analoga annua pensione, egli passa tranquilli i suoi giorni, ottimo padre, amico sincero e benefico . 8 CORPVS | ST*E SABINA E VIRGINIS. | ET CAPITA SSRVM MARTiRVM 1 STEPHANI PAPAE ET CLAVDI. Sopra l’altare che siegue della famiglia Cappello, dietro al coro, stavvi un’ urna colla detta iscrizione . Si è veduto al num. 4- che il corpo di santa sabina con altri fu qua trasportato nel 15g5 , e al num. 6. si è veduto che da Roma fu esso mandato a queste monache da Benedetto ili sommo pontefice. Il Martirologio celebra la festa di santa Sabina vergine nel 29 agosto, per virtù e per miracoli illustre, ma nota però, che molte cose scritte su di lei son degne di censura: cosicché lascieremo a chi interessa il leggerle e confutarle. Quanto alli due capi di Stefano papa e di clavdio martiri, non si sa quando sieno stati a Venezia portati. Sono registrati dal Bozzoni nella Nota delle Reliquie, e dal Cornaro a p. 828 , non senza però quest’ultimo osservare, che per certificarne la identità, mancano que’ documenti che dal 1 io5, 1106 diconsi periti nel vastissimo incendio già più volte ricordato . II capo di Stefano papa giaceva nel sotterraneo di cui al num. 49. Tom. II. 9 IVSTAS EFFVNDITE PRECES SACRI VIRI PRO DEFVN- I CTI PETRI CAPELLI ANIMA IN CVIVS MEMORIAM HOC AL- | TARE AN-NVIS MVNERIBVS DECORATVM ET PIE E-RECTVM SPE- l CTATVR. PHILIPPVS ET JO-ANN. NEPOTKS PIETATIS OPVS F. F. Nella stessa cappella sopra l’altare evvi una tavola di mano di Giovanni Bellino rappresentante la circoncisione di Gesù Cristo, e nella sottoposta cornice leggesi la presente epigrafe dipinta, che per essere alquanto all’oscuro non fu da’ precedenti scrittori, eh’ io sappia, osservata . Filippo e Giovanni fratelli figli di Lorenzo q. Giovanni q. Giorgio Cappello, patrizii veneti, eressero in questo sito un altare alla memoria di Pietro Cappello loro zio. L’altare fu soggetto a ristauri, e io credo che dell’ antico non si conservi che quella tavola Belliniana, la quale però dev’ essere stata eseguita alcuni anni innanzi la morte del Cappello, che fu nel ióa4, e collocata poi sull’altare da’ nepoti colla giunta dell’epigrafe. Che debba essere stata eseguita prima del i5a4, chiaro apparisce sapendosi ( ciò che finora non fu da altri, eh’ io sappia, osservato ) da’diarii di Marino Sanuto ( voi. xxni, p. 184 ) che Giovanni Bellino mori nel i5i6 : Se intese ( dic’egli sotto il di 29 novembre 1516 ) questa mattina esser morto zuavi belim opti/no pytor hauia anni. . . la cui fama e nota per il mondo et cussi vechio come F era dipenzeua per excellentia fu sepulto a san Zanepolo in la soa a'rcha doue etiam e sepulto /jentil belìin suo fratello edam optimo pvtor. E di Gentile Bellino nel voi. vi. pag. 555 dice: Noto ozi ( 23 febbraio i5o6 more veneto cioè 15 07 ) fu sepulto a San Zanepolo Tienili Belin optimo pytor qual alias fo mandato al padre di questo signorTurcho dii qual ebbe la miiitia siche per esser famoso ne ho fato qui memoria hauia anni ... E restato il fratello Zuarn beimi che più excelcnle pii or de Italia . Di Filippo leggesi negli alberi del Cappella-ri essere stato senatore ragguardevolissimo, versato ne’ più importanti affari della repubblica, e nelle cariche più cospicue, fralle quali quella di consigliere nel 15f>4 - Di lui vedremo menzione anche fra le inscrizioni di santa Maria de’ Frari. Di Giovanni parlo qui sotto al num. 11. Di Pietro zio vedi il seguente num. io. 16