«j. juv/ 7. In passionibus quatuor Evangelistarum Christi locutio, curri tribus vocibus. Ven. apud Angeluni Gardanum . MDLXXX1II in 4, senza dedica. 8. llymnì ad vespertinas omnium solennita-tum ( sic ) horas decantandi ad breviarii cantìque plani formani restituii, quatuor vocibus. Venetiis apud lacobum Vicentìnum etPiiciardum Amadinum socios M D L XXX V in 4. E divisa quest’ opera in due parli, la prima ab adventu usque ad festum sanctis-sirnae Trinitatis; la seconda a festo sanctis-simae Trinitatis usque ad Adventum. Ac-cedunt etiam hi qui in commune sanctorum concinuntur. É dedicata Rever. P. Generali ac Venerabili S. Georgii in Alga Canoni-coru/n Colcgio. 9* Polsi bordoni per cantar Salmi in quattro ordini divisi sopra gli Tuoni ecclesiastici, Et anco per cantar li Jmni secondo il suo Canto/ermo in miglior forma ampliati et ristampati. Aggiuntovi ancora il modo di cantar Letame della B. Vergine et Lauda Sion Salvatorem, per cantar nelle processioni del Santissimo Sacramento, con alcuni versi a choro spezzato a quattro voci. In Venetia appresso Giacomo Vicenzi. MDLXXXVII in 4. È privo di dedicatoria. Giammatteo Asola è ricordato da varii autori di musica, fra’ quali è Giambatista Martini che a pag. 448 dell’ indice alla line del tomo primo della Storia della Musica ( Bologna 1767 4 ) nota il libro de? Falsi Bordoni sopra gli otto tuoni ecclesiastici, e 1’ altro: Cantofermo sopra messe, hinni et altre cose ecclesiastiche ec. che saranno probabilmente quelli che ho testé ricordati. E a pag. 194 del I onio stesso lo torna a nominare ove parla de’ Falsi bordoni. Anche l’ab. Fietro Gianelli nel Dizionario della Musica sacra e profana ( Venezia 1820 voi. IV, pag. 49 ) ne fece menzione parlando del Falso bordone. Ricordatilo anche altri scrittori non come musicante ; imperciocché il Maffei nella sua Verona illustrata ( parte II, lib. IV, colonna 221 ) non nominò alcuna delle opere suddette , nè conobbe la lapide che io illustro; ma solo notò che Giammatteo scrisse : la Consolazione de' pusillanimi, libro che io non vidi. Don Paolo Bozi veronese dice di aver tradotta 1’ operetta di san Lorenzo Giustiniani intitolata: Lo incendio del divino amore ( Venetia appresso i Sessa 1608 in 12 ) a petizione del padre don Daniele Rosa e 377 a del P.D. Gio. Matteo dAsola-, di che fa menzione l’Argelati (Bibl■ Volgariz. T. II. p. 333). Anche il nostro Galliciolli reca un documento dell’ 11 marzo 1609 in cui é sottoscritto 1* Asola (Memorie T. VI. p. 36.) Nel Necrologio di s. Severo si legge: Primo ottobre 1609 il rdo. ms. do Matheo Asola Ca-pellano de s. Severo d' ani ottataciqo in circa anialato giorni dodese da febre. 2 1 BENEDICTA GVARINI I RELICTA Q.» DOMINICI FABRIS | IOANNES PETRVS ET IACO-BVS FILYI AMANTISSIMI I EXTREMVM DIEM REGOGITANTES I HOC S1BI POSVERE I ANNO DOMINI MDCGXIV. Gvamxi-Fabms . Sta poco di lungi dalla so-praenunciata. 22 PRESBITER ] BIG SOLVS IACET I LVDOVI-CVS VESTRIVS. I ROMANVS . SANCTI . SEVERI | SACRISTA. OBIIT DIE... | MENSIS.... | ANNO MDG ... | AETATIS SVAE | I Lodovico Vestbi . Fu eletto cappellano della chiesa di s. Severo nel 1648 a’ 3 ai ottobre come dal Catastico Fugazzoni. Egli si è reso benemerito di quella chiesa col farvi alcuni adornamenti , e collo erigere il maggior altare, se-condochè veggiamo da apposita epigrafe in essa già scolpita . Mori all» 27 decenibre 1667 d’ anni 65 circa, come dal necrologio parrocchiale, avendo lasciata da celebrare una mansiona-ria in s. Lorenzo, e sue commissarie 1’ abba-dessa e le Camerlenghe prò tempore . Questa lapide è sul pavimento nell' andito che metteva nel vicino oratorio di s. Sebastiano ; e se 1’ aveva posta egli vivente, ciò apparendo dall’ epoche lasciate vacue. 23 D. O. M. 1 SEPVLCRVM i CONFRATERNITA-TIS I SS: SACRAMENTI I PAROCHIAE S. SEVERI I Sta su pietra scolpita nel mezzo della chiesa.