12 — ne dei Dukàgini furono originate prossimamente dai noti litigi nel parlamento di Tirana al tempo dell’opposizione. Nel 1923 si formò nel corpo parlamentare un partito a capo del quale stava il dottor Luigi Gu-rakuqi, Mr. Fanoli Greco scismatico ed altri cattolici e turchi specie di Scutari. Si nominò dell’opposizione. Volevasi da costoro la capitale dell’Albania a Scutari, esenzione parziale dal servizio militare, partizione più equa delle imposte secondo la fertilità dei terreni e la ricchezza degli abitanti. Quasi a tutti gli abitanti di Scutari e del suo territorio parevano moderati ed equi i postulati dell’opposizione. Non c’è d’uopo di accennare che la maggior parte dei cattolici col clero, dei scismatici e dei mussulmani della città prendessero a cuore con alacrità di spirito i desiderata di questo partito. Davvero sembrava loro di essere sulla via della giustizia e del diritto. Queste erano le ragioni patenti. Naturalmente come in tutti i fatti umani, anche qui la passione individuale in certuni prendeva il sopravvento. Il malumore personale contro il capo del partito opposto, voglio dire, contro ahmet-Zogu, deputato di Matia e presidente del parlamento, intorbidava loro gli occhi. La verità, che era turco, l’opinione vera o falsa che era fanatico, era più che sufficiente per attirargli addosso l’odio di molti, le ciancie degli spensierati, le sciocchezze dei fanciulloni, le querele dei politicanti di piazza e di caffè e per di più le invettive della stampa. Gli si indisse una guerra ad oltranza. L’organo con cui si servivano a dipingerlo, una al suo partito, come cometa infausta, era la cosidetta «Ora e maleve». Fondato questo piccolo giornale da alcuni giovani letterati della città di Scutari, a scopo di educazione civile e per difendere i diritti che ogni cittadino deve godere in uno stato ben regolato e giusto, sotto la raccomandazione di S. E. l’Arcivescovo cattolico della città Mr. Lazzaro Miedia, uomo saggio e prudente quanto mai, ebbe da prima modesti natali, pochi associati. Grazie alla le-