S. MARIA DELL’ ORTO 266 nito eia sua rinomanza egli la deve al celebre Giusto Lipsio, per questo perché avendo cercato di emularlo nelle sue opere e di combatterlo nelle sue opinioni in fatta di antiquaria, ebbe tratto nel suo partito il comune giudizio de’dot-ti, come osserva il Foscarini, ed era detto volgarmente Italiae Lipsius, secondo che attesta il Tommasini. Ebbe quindi il Contarmi familiarità e carteggio con uomini i più letterati, fra’ quali amicissimo gli fu Lorenzo Pignoria che nelle sue lettere a Paolo Gualdo il nomina più volte con lode. Era suo lo stesso Gualdo cui scriveva nel 1606, allorché preparava l’orazione da 'dirsi nell’ingresso alla Cattedra; Andrea Morosini lo storico, Niccolò Crasso il juniore, Alvise Lollino vescovo di Belluno, il quale gli diresse tre epistole latine, che stanno a pag. 206-7-8. del libro ( bollini Epistolae . Belluni. 164«. 4)5 '1 Peireschio, il sopraindicato Velsero ed altri eran suoi. Anzi il Crasso dice di lui : Vincendum Contarenum, heu quondam meuni, qui humaniores literas publice profìtebatur ac eruditione incomparabili, politioribus literis et morum candore effecit ut magnos illos Scali-geros et Lipsios Italia exteris nadonibus non inviderei. Era stato il Contarmi ricercato al servigio proprio da Cosimo Pinelli duca d’Acer-renza, gran cancelliere del regno di Napoli ec. il che fa vedere vieppiù la estimazione che di lui i forestieri facevano . Abbiamo di lui le seguenti opere. 1. Vincendi Contareni V ariarum lectionum li-ber in quo multi veterum eum graecoruin tum latinorum scriptorum loci illustrantur atque emendantur. Venedis MDCVL apud Ioan. Bapdstam Ciottum senensem . Questo libro in più capitoli combatte le opinioni di Giusto Lipsio, e serve in molti luoghi a conoscere la storia Romana erudita. Sapeva peraltro il Contarini di avere un forte avversario, e impariamo dalla sovraindicata lettera di Marco Velsero che il Contarmi temeva di andare in Olanda per paura della fazione Lipsiana. 2. Vincendi Contareni de Frumentaria Romanorum largidone liber in quo ea praecìpue quae sunt a Iusto Lipsio cum inElectts tum in Admirandis de eadem prodita, exandnan- tur. Ejusdem de militari Romanorum stipendio Commentarius. Venedis. MDCIX. apud Nicolaum Polum. 4. Dedicato è il libro de frumentaria ec. a’triumviri del patavino gin-nasio M. Antonio Memino procuratore , Antonio Prioli cav. e procuratore, e Andrea Morosini senatore eli’è quegli di cui sopra. Il Commentario de militari ec. è intitolato a Pietro Duodo. L’autore nel proemio alla detta operetta de frumentaria Romanorum largidone si prefigge non solamente di far vedere e confutare varii errori del Lipsio, esponendo i proprj pensamenti da quelli del Lipsio discordanti, ma eziandio di vindicare la storia Veneta latina del Cardinal Pietro Bembo dalle censure del Lipsio. Fu ristampato questo libro in 12. Vesaliae typis Andrene ab lioogenhuysen , typogr. ordin. M.DG.LXIX., con dedicazione Christophoro Witdchìo ss. Theolog. et philos. doctori ec. per far onore, come si dice, al dottissimo autore, e soddisfare al desiderio di molti. Fu di nuovo pubblicato nel Tomo Vili a pag. 920 del Thesaurus antiquitatum Romana-rum congeslus a loanne Georgio Graevio. Venetiis 173 3. fol. Nel Tomo X poi alla pag. i5t2. di questa grande Raccolta fu ristampato il detto Commentario de militari Romanorum stipendio. E a gloria però del Contarmi che il Grevio nella prefazione ponga al paro l’operetta di lui con quella di Ericio Puteano sullo stesso non cosi facile argomento inserita alla pag. 1494 di <ìuel Tomo X; siccome pure a gloria ridonda del Contarini che il Puteano abbia adottate alcune delle opinioni di lui piuttosto che del Lipsio, non tacendo però che se s’inganna quest’ultimo, ingannasi tal fiata anche il Contarini, perlo-chè esso Puteanc scrive: Liceat igitur mìhi seorsum a Lipsio sentire, quem ingenii fiducia hic abripuit ac decepit: seorsum quoque a Contarono, qui utLipsium castigaret a veri et ipse scopo aberravit, ec. Col Contarini in alcuna parte convenne anche l’altro dotto Ermanno Schelio nel libro che stassi alla pag. 998 dello stesso X Tomo intitolato : Hygini Cromatici et Polybii Megalopolitani de CastrisRornanis quae extant cum notis et nedelto che era di cognome Bonfadini-, ma fallò perchè era piovano allora Paolo (0 Pietro) Bonaria, come dal Cornaro ( T. XII. 278) e dal Gallieioli (T. VII. p. a5o). Io ho esaminati i Necrologi sa-nitarii, e in effetto vi si legge: 1619 19 agosto. Vecc.‘ sig.r Vie.0 Coniarmi q. s Alvise d'anni 49 da febre maligna 10. med. D.r Moratini. S. Benelto.