S. GEORGIO MAGGIORE del quale qui sotto dico; Michele Battagia p. 44- del Saggio Storico delta Nobiltà patrizia Veneta, ec. ec. Ultimamente Leopoldo Ranke (Histoire de Papauté- Paris. 1808. 8) a p. 243. del Voi. Ili ha rammentata la letteraria adunanza suddetta, osservando che erano tous adversaires declares des preten-tions ultramontaines et de la preponderan-ce e Svignale . Ma 1’ ultima scoperta che si fece degli autografi di letterati diretti al Vescovo Lollino, da me più volte rammentati, ci fa vedere quanti dotti uomini e quante volte in quelle epistole inedite si parlasse del nostro Morosini. Ne citerò alcuni. Lorenzo Pignoria in data io febbrajo 1619 lo chiama Fenice della sua età. Donato Moresini in data i5 settembre 1618 da Caridia condoleridosi della morte di Andrea diceva: era idea et vero esemplare del savio prudente et eloquente cittadino, potendosi veramente dire di lui con quel poeta : In Te mixta fluent,et quae,divisa beatos Efficiunt col-lecta tenes. Resterà però la memoria di questo sapientísimo senatore eternamente scolpita nelle sue opere, coile quali non solo avrà dato nome et gloria a se stesse, ina a cotanti altri che sono registrati nella sua storia. Onde si potrà dire di esso che non soluin fecit scribenda, sed et scripsit legenda. Enrico Catterino Davila in data 17 ottobre 1616 diceva: Non so se l’osservanza eh' io porto all' illmo sig. Andrea Moresini faccia in me quell' effetto che sogliono fare gli occhiali fiaminghi nuovamente trovati, che rappresentano ogni cosa maggiore dell" esser suo, ina certo tutte le cose di quel Signore a me pajono molto eminenti. Quella sua purità che ha tanto del naturale trascende a mio giudizio in gran maniera U impurità dello scrivere ohe adopera il secol nostro ; e quel suo stile facile senza defezione panni che s’ accosti a quella maravigliosa maniera del dire attico tanto celebrato degli antichi. E avea ragione il Davila di così scrivere del-1’ Opere latine del Moresini, perch’ egli veramente si lasciò addietro nell’ eleganza e nel buon gusto la maggior parte degli scrittori del tempo suo. Una lettera latina di Giovanni Prevozio da Padova in data IX Kal. iunii 1617 descrive al Morosini l’incendio avvenuto in Padova, che recò danno anche a lui? e lo prega ad interporsi presso i Rettori onde prontamente risarciscano la sua abitazione, dicendo totam hujus loci augustissimi instaurationern omnes diligen-tiae pietati ac virtù ti tuae referent. Questa lettera fu trovata fra quelle dirette al Lollino, sebbene fosse diretta al Morosini. Alessandro Sinchtico al Lollino scrivendo da Venezia il 26 giugno 161 8 dice: E’ morto l’illmo sig. Andrea Morosini, uno de’ maggiori luminari della repubblica, la tramontana dello Studio di Padova, e se debbo dire, di me, il padre per non dire l'iddio della mia fortuna .....compiangere la vice delle virtù et delle lettere private d'uno de' più cari pegni che avessero in questo mondo. lortunio Liceto in data 14 settembre 1612 scrivendo al Lollino chiamava il Morosini suo singolarissimo padrone; e dedicò già adesso il Trattato De his qui diu vivunt sine alimento ; dal quale il Lollino trasse argomento di Novella che fu impressa nel 1816 per le nozze Morosini-Da Rio. Anche ne’più volte ripetuti Codici Corner Duodo vidi lettere mss. parte in copia e parte in originale di varii al nostro Morosini, come di Giovanni Prevozio 1612- 1614. 1617; di Giovanni Contarmi i586 coll’addi izzo s. Luca in Calle sporca sopra il Canal Grande; di Benedetto Giorgio 1600; ed ivi pure sono versi latini in di lui laude, o a lui addrizzati da Giovanni Sozomeno, da Tommaso Segeto,da Stefano Gallesio Certosino, il quale gl’intitola varii esametri De Institutione Orditili Cartusiani che cominciano Optasti quandoque libi praeclare referri Maurocene, sacri quae sint exordia nostri Ordinis..... IV Andrea Morosini (che taluni, fra’quali la moderna Biografia Universale 'I'. XXXIX. p. 278 ediz. Veneta confusero collo storico sopraccennato) fu un altro scrittore Veneziano patrizio, figlio di Pietro q. Andrea, della stessa casa onde usci Io storico, anzi era suo cugino, perciocché Pietro suo padre era fratel- lo di Iacopo padre dello storico Andrea. La madre di Andrea f. di Pietro fu Chiara Cornaro Piscopia di Girolamo; ed egli nacque del i56a. Ammogliossi del » 585 con Laura Memmo di Lorenzo. Fra i varii sostenuti magistrati interni ed esterni, ebbe la carica di provveditore nel 1621, 1G22 a Cefa-lonia. Era nel 1629 sopra Feudi; nel i654 Sindico Avvogadore, e Inquisitore di Terra-