S. GEORGIO MAGGIORE (i) in data 1620 19 maggio. Pubblicatasi dunque 1 istoria, senza l'approvazione della Curia, fu con decreto Romano 12 dicembre 1624 po* ita nell’ Indice de’proibiti donec corrigatur. A questo proposito in un mio codice autentico intitolato Estratti di lettere di Nunzii, avvi una lettera dal Cardinal Barberini, scritta in cifra al Nunzio apostolico in Venezia monsignor Agucchi, nella quale si legge: pr. febbraro 1625. E’ veramente farisaica l’ostinatione de’ cattivi di cotesta Repub. e tale si palesa in tutte le cose ancorché non toccanti al Governo, come hora avviene dal voler che i librari ten-ghìno e vendine t Historia del Moresini benché. sospesa dal giudicio di questa Santa Sede. Qui si delibera quel che conviene nella Con-gregalione dell’ Indice, e dal Sant’Officio, et se a cotesti Signori non -par bene di esser corretti pensino quel che a noi parerà della loro incorrigibilità. V. &. non parli per hora, se non vi è tirata. Nè Pier Catterino Zeno, nè il Foscarini fecero pur menzione che l’Opera del 469 Morosini era posta nell’ìndice, quantunque ignorarlo non dovessero; ma per alcuni riguardi avranlo tacciuto. Vi furono peraltro alcuni che da molte copie della detta edizione in fol. levarono i libri XVI. XVII. XVIII, cioè dalla pag. 623 alla 729 eh’ è 1’ ultima, i quali comprendono gli anni 1601 usq. i6i5 inclusive, e quindi la narrazione di ciò che successe al tempo dell’interdetto; e resero così imperfetti molti esemplari ; perlochè nel Catalogo della Libreria Foscarini 1800. p. 65 notandosene un esemplare si legge : exemplar integerrimurn magni faciendum, quod fere omnibus exemplar ibus libri tres postremi deesse solent. Peraltro questa mancanza potrebbe eziandio provenire dall’essersi divulgati prima i XV libri interi, e poscia i tre ultimi su’quali pendeva il giudizio dell’ Inquisizione, ciò ragionevolmente arguendosi dalla parola finis, e da una carta bianca che compie il libro XV col foglio Fss, laddove, se si fosse continuata subilo la stampa, si sarebbe scritto (come ne’ libri ante- nato tale la historia della Rep. nostra di Venetia scritta in lingua latina . . . La scrittura poi di Paolo vi è inserita, ed è la seguente: Ilavendo il sig. Andrea fratello di me Polo Moresini il tempo ch’hebbe libero da altri publici càrichi, impiegato per essecutione dei benignissimi comandamenti dela Sera Via nello scriver in lingua latina l’historie di quetta serma Rep. le quali essendo in stato tale che si potranno in breve mandar alle stampe, siccome si farà poco doppo della volgare, fatta da me tradurre da elegante penna, supplico humilmente la Sera Vra che in honore della memoria di esso mio fratello le piaccia conceder gratia a me et alla nostra casa che detta historia così latina come volgare non possi esser stampata ne ristampata, se non da noi, overo da chi bavera causa da noi di farlo, nè meno altrove ristampata possi esser venduta ntllo stato della Serà Vra sotto le pene dalle leggi stabilite. 1623. a’ 19 Maggio in Pregadi. (1) tc Ha riferto nel Collegio il diletto nob. nostro Polo Morosini, che dall’Inquisitore di questa ,, Città li è difficoltato il sottoscriversi per la permissione alla stampa dell’historia Yiniziana ,, per ordine publico scritta dal già dilettissimo nob. nostro Andrea Moresini suo fratello; „ dicendo l’Inquisitore che trattandose in essa di quanto successe per occasione delle con-,, troversie con Roma li anni i6o5 et 1606 per causa dell’interdetto, non vedeva come po-,, teise fare stante massime qualche ordine, che haveva ricevuto in detto proposito; Nè do-„ vendosi per questo rispetto tralasciar di stampare la detta historia , che contiene una ve-,, cidica narratione delle cose in diversi tempi seguite et l’ Inquisitore non tiene autorità ,, da altro Prencipe, ma da magistrato della Republica nostra di rivedere per causa so-„ lamente di Religione le opere che si stampano, et in quell’ historia non vi è parola che „ possa pregiudicare alla Religione predetta, ma la semplice serie molto veridica et cavata ,, da scritture autentiche di quanto particolarmente segui nei suddetti anni, e non vi è al-,, cuna necessità della sottoscrittione dell’ Inquisitore : Però, L’anderà Parte, non ostante che non vi sia la sottoscrittione sopradetta, così convenendo alla dignità et autorità della ,, Rep. di ordinare quello li piace si stanipi nel stato di Lei, che sia commesso a chi spetta ,, di dover con l’autorità di questo consiglio far stampare la sopraddetta storia, et portarla ,, col mezzo dell’impressione alla notizia di cadauno, et vi sia nel fine di essa posta l’in-„ frascritta Iscrittions: Superiorum Permissu -111-9 -27- (Filza Roma. n. 45o).