(207) Vedi la testé riferita nota 205. 7 lavelli di pietra Veronese sonvi tuttora (a. 1809). (208) Nei Gap. 36 del Valle si legge : extra eandem portam (del Refettorio) supra Lavato-ria, extabant picturae, in una Christus ad puteum, cum Samaritana ; in alia Iacobus ad puteum, cum Rachele, de quibus Ulmus in Compendio (U Olmo nulla dice di più., non notando nemmeno V autore) ; quae ablatae circa annum 1670, quarum loco illae, quae extant, opus Langeti a Decano Vietare Zignone. due. 1.20. Questo prezzo risulta anche da’registri del Convento in data i665. Oggidì ( 183g) non v è che un solo di questi quadri e talmente rovinato che non si conosce il soggetto. Vedi la nota 5/j.o. (209) L’ Olmo infatti nel Lib..V. dopo aver lodata questa pittura di Paolo soggiunge : e ci basti dire che n’hanno voluto copia diversi principi tra’quali ci furono i re di Francia e di Spagna; ed i principi di Fiandra ne vollero un ritratto, che fu poi finalmente ridotto in piccola miniatura da giovane fiammingo. Il pulpito di pietra veronese nel Refettorio avvi tuttora (1839. (210) A proposito di questi due Angeli affresco di Paolo, leggo nel Valle cap. 36. Supra portam majorem ejusdem Refectorii interius, picti erant ab eodem Paulo duo Angeli tenentes silentium, ut in Compendio an. 1 559, quibus incaute deletis ab ignaris, quod essent Pauli opus, ibidem praesens tabula silentii apposita est a decano Victore Zignone anno circiter 1688. Noterò che il Valle stesso cap. 36 fa menzione di alcune altre pitture in questa parte del monastero , cioè • 1. Supra portam coquinae ibi effigies D. Laurentii supra craticulam opus Gregorii La-zarini ex dono ejusdem P. Victoris Zignoni due. 200. circa annum 1688. Di questa pittura fa menzione anche il Zanetti (p. 167. ediz. 1797. e vedi la nota 5\o): ma qui abbiamo e l’ epoca e il prezzo che costò . Oggidì nello stesso sito vi è delta pittura, ma presso che tutta in disordine. Ivi ad alto è altro quadro con figure allegoriche , che miJu detto essere stato una volta ad uso di portella di focolare. Fedi la nota 34o sotto Anonimo. 2. Supra portam magnam sealae pictura illa s. Petri Apostoli in carcere ab Angelo excitati, opus Iosephi Patini Senensis, ex dono ejusdem P. Vicloris Zignoni, due. 5o. circa eundem annum 168I. Non veggo chi parli di questo quadro. Nè io il vidi, quando non fosse uno che ci sta tutto affumicato in quelteminente luogo. Vedila nota 34o sotto Anonimo. 3. Innocentium occisio in eodem vestibulo, super alium egressum opus Federici Cervelli Mediolanensis, eodem fere tempore (circa 1688) ex dono ejusdem P. Vicloris cum ornamentis etc. due. circa. a5o- Questo quadro è rammentato anche dallo Zanetti (p. 528. ediz. 1771.),• qui però abbiamo epoca e spesa. Anche oggi (i83g) si vede questo quadro del Cervelli ma in istato tale da non più- riconoscersi. Vedi la nota 34o. 4. In coquina, tempore Ulmi describitur ab eodem T. 2. fol. •¡58. quaedam pictura in qua Martha sollicita prò Christi convivio et de allegoria ec. Di questa non veggo ricordanza in altri. (211) Delle forestarie vedi in seguito nella nota 219. (212) Lo Zanetti p. 172. ediz. 1771. dice: dall’altro lato sonvi dipinti due cardinali ch’erano i» Venezia quando Paolo qui dipingeva. Vedi nella Vita del Card. Navagero p. 87. ediz. Cominiana 1719. scritta da Agostino Vallerò. (2131 Questa epigrafe che non è in alcuno degli scrittori a stampa, per quanto io mi ricordi, fu trovata dal Rossi nelle carte del monastero . (214) Ecco quanto nel Valle intorno al Temoio : cap. 6. Causam novi et postremi hujus templi aedificandi necessaria«! duxit simul cum monachis abbas Andreas Pampurus, quia scilicet postremo aedifìcatum a Ioanne Michaele praedicto , jam ruinas minaretur ex scissuris etc. nec satis bene fundatum; et ulterius quia ineptum illi videbatur ad insi-gnia tot corpora et reliquias sanctorum, circa quod Ulmus T. 2. fol. 740. Andreae igitur