SAN GEM1NIAN0 85 118. Io le pubblico ambedue alli num. Ili e IV, avutane licenza dal gentilissimo sig. Fi-lippo Troia amministratore dell eredità Cor-raria. Hanno la data 19 marzo e 24 luglio 1566. ; con la prima, invia un suo Trattato al Mantova, il qual Trattato (forse) sarà stato il Dialogo del gentiluomo Veneziano che fu in quell’anno impressoci cui al num. 84.). e gli partecipa che va a Firenze offerendosi a’suoi comandi. In effetto il Mantova rispose al Sansovino colla lettera a stampa che è nel Secretorio (pag. 175. 176) ringraziandolo del dono del libro, e raccomandandogli la provvista di alcuni ritratti. Questa risposta ha errore nella data 14 marzo i566, giacché la proposta del Sansovino originale ha il 19 di quel mese. La seconda lettera è in relazione alla risposta del Mantova che erasi maravigliato de’gran lavor^che il Sansovino in sì poco tempo faceva. E notabile che la prima lettera 19 marzo conserva ancora il sigillo di Francesco Sansovino ch’é quello stesso di cui si è servito nel suggellare il suo Testamento. Vedi ciò che si è detto parlando dello stesso Testamento — 5. Il eh. sig. Bartolommeo Gamba possedeva un’altra lettera autografa del Sansovino, diretta al suaccennato Luigi Michiel, e la cedette con altre ottocento circa mss. e di varii illustri italiani d’ogni epoca allaC.es. R. Biblioteca di Vienna in questi ultimi anni. Non se ne èegli fatta copia, e quindi non ne conosco il contenuto. Egli però mi assicura che non era d'importanza—6. Altra Lettera originale del Sansovino a Messer Vincenzo Giusti ho indie ita al num. 59 delle opere suddette.— 7 Lettera, o a dir meglio, Discorso di M. Francesco Sansovino a D. Germano Vecchi intorno l'antico Forojulio. Questa lettera è inserita nella Nemesi ovvero Storie ita del Friuli di D. Germano Vecchi da Udine monaco Camaldolese dedicata agl'ili mi deputati della stessa città; storiella che in copia fatta dal celebre Gian Giuseppe Liruti trovasi a carte 286.544 del tomo I de’ suoi Anecdotimss ora esistente nella Libreria Bartoliniana annessa alla Biblioteca vescovile di Udine; e la Lettera o Discorso Sansovinia-no vi sta a pag. 001 di quel tomo I. Un mio amico distinto e studiosissimo di Udine mi ha data copia àe\Discorso collazionato con altra copia che appartenne già al chiariss. Domenico Ongaro. Il principio è: Mi ricercate Patron mio riveritissimo con molta istanza del Forogiulio ehe io voglio dirvi il parer mio libero sincero et vigoroso di f±. cose: se Civi-dale del Friuli avesse mai vescovo et Duca suoi naturali, et dove alitassero, et se quivi o dove fosse assediata la duchessa Romilda et dove fosse il vero Foro di Giulio, materia in fatti benché troppo alta et difficile, tuttavia,perchè io sono appunto tale quale voi nelle vostre di i5 mi descrivete, et per non far torto all'antica, invecchiata nostra amicizia, et ai vostri molti prisghi dirò liberamente quello che io ne sento con queste poche ma pensate parole. Segue con molta erudizione ad esporre il parere di molti intorno all’argomento, conchiudendo che egli tiene che Udine sia il vero Foro Giulio e non Ci-vidale. Aggiunge poi ; Ma perchè la verità partorisce odio, massimamente poi quando la materia è odiosa, con questa vi prego almeno in vita mia non lo lasciar (questo mio libero sincero e vigoroso parere) veder ad alcuno', perchè mal volentieri ora che son vecchio verrei alle mani con altri sebbene so che resterei di ragion vincitore. Lo prega poi a salutare in suo nome i gentilissimi Daniello Caprileo istorico e Vincenzo Giusti poeta tragico virtuosissimi, ricordando per entro il Discorso fra’varii autori il gran Canonista eccmo. sig. Bernardino Calidonio Vicentino come possessore di uno de’libri da esso Sansovino veduti e citati. La data di questo Discorso è ; di Venetia il di primo d’aprile i58o. La dedicazione però che il p. Vecchi fa di quella sua Nemesi a’Deputati di Udine è in data posteriore cioè del XXIII dicembre 1585, alla quale dedicazione un’altra segue all’ illmo e Rmo sig. il sig. Cardinale eli Como (cioè Tolomeo Galli), e dice : Prima che io de! Foro di Giulio dica il parer mio, tuttoché io non nieghi che Cividal di Friuli non sia stato fin qui da alcuni denominato, come si dirà più oltre, veda V. S. ili.ma di grazia quanto sopra alcune cose contentiose di questa patria mi scrive il dottissimo Sansovino. Se troppo lunga non fosse questa Lettera o Discorso, l’avrei pubblicato coll’altre lettere ; ma potrà esserne in altro momento. II Liruti ricordata l’ha nel T. IV. non ancora pubblicato de’Lelterati Friulani a p. 127, ove per errore è posto l’anno 1.585, e a p. 561 dove la data è la vera i58o. primo aprile -8. Finalmente col numero V. pubblico un’altra lettera Sansoviniana che trassi dall’originale conservato nella copiosissima collezione di autografi posseduta dal nob. De Ro-