342 pictore prò delineando due. 290. Anche comperavansi allora pluviales quattuor ex lamina argentea ec. Del i653. 5 Luglio troviamo memoria di un altro ricamatore: Accordo con Annibale Basso recamador per pianeta e strette due. ( Carte volanti del monastero). (206) Leggasi nel Clironicon. 1^99 Iacobus s. Felicis Brixiensis abbas. Ilic marmoreum Templi frontispicium e lapidibus quos Michael (A la bardi) abbas paraverat, cepit a fun-damentis haud parumque supra solum plurimis aliis marmoribus paratis sublimavit. Questa facciata però non si è compiuta che nel 1610, leggendosi nel detto Chronicon. 1607-1610. Dominicus Perotius abbas s. Georgii oppido Coloniensi oriundus quod est in Agro Vicentino, frontispicio marmoreo absolvendo incubuit, tum marmorum ope quae sibi Iacobus Sanctifelicis paraverat, tum plurimis ipse coactis. Inquanto poi lo Sca-mozzi abbia prestato qualche assistenza allajabbrica di questa facciata , vedi alla Nota 214. Relativamente all’ argenteria e suppelletili sacre, si fecero sotto Vab. Iacopo Sanfe-lice nel 1600 due candelabri d'argento per ducati 915. del 1602 alcuni vasetti d'argento e piccoli candelabri d'argento per ducati 70. un candelabro grande d’argento per il cereo pasquale, del valore di ducati 2009; un calice gioiellato per due. 5oo ; Otto calici in sorte per ducati 3o4- Riguardo poi agli scanni del coro vedremo in seguito alla nota 246. (237) Sulle balaustrate dirimpetto Vallar maggiore si legge scolpita l’epoca così .-anno Dm Mncxri. E nel Libro Fabbrica : i6i4- 6. giugno ni. Giulio Tagliapietra si obbliga far a tutte sue spese tutto il balaustrado avanti il Santuario, dandoli il monastero le pietre, e obligando m. Giulio di far tutte le scalinade de tre man de scalini, per fattura sua due. 210. da lire 6.4. (258) L'aliar maggiore dell'antica chiesa, dice il Valle nel capo 7, sebbene non si sappia espressamente qual palla avesse, pure verosimilmente credesi che fosse una Ancona dorata con varie immagini S. Adorationis trium Magorum, Visitationls s. Mariae, in alto s. Georgii ec., la qual palla circa l'anno 1662 l'aù. Michele Codanini levò dal coro vecchio, e ve ne pose una di Matteo Ponzone. E parlando di questo nuovo altare isolato marmoreo, osserva lo stesso Valle al cap. 8 che V idea ossia il modello di esso altare fu vista dall'abate Alabardi in Ispagna, per testimonio dell'Olmo (T. 2. lib. 5 ); ma che però altri sostiene che l' invenzione sia del pittore Antonio Aliense. Vedi anche il Moschini (Guida II. p. 366.) e vedi qui la nota 256. Nel Libro Fabbrica del monastero ho letto : i5g4. 25. giugno. Accordo con M. Bortolo q. Domenego tagliapietra ei protho della contrada di s. Agnese di far lutto l’altar maggiore di pietra, per due. 400 ; giusta i disegni fatti da esso Bortolo e sottoscritti dal p. D. Michele abbate . Qui dunque sembra che il disegno sia del tagliapietra. (209) Nel Libro Fabbrica da me veduto jralle carte del monastero leggo : „ > 5gi. 20. ze-„ nato. Accordo del tabernacolo del choro tra il p. d. Michele Veneto abbate et li egre-„ gi scultori m. Gironimo et m. Gioseppe Campagna fratelli et m. Francesco Mazzole-y, ni fundador di far cinque figure di bronzo et ghetto cioè un Dio Padre, et quattro evangelisti .... per ducati i65o “ , obbligandosi di dar dette statue per il dì di Pasqua i5qo : vi sono sottoscritti i fratelli Campagna, Francesco Mazzoleni e Antonio Aliense pittor come testimonio. (Nota che il Temanza a p. 5-25 dice che la figura sopra la palla dorata rappresenta il Redentore, mentre è il Padre Eterno ) E in seguito i5g4. 6. giugno: Accordo con Bortolomio Salvioni calderaro sta in calle dei favri ali’ insegna del Papa di far entro tre mesi la balla di rame rotonda perfetta che va posta sopra li quattro evangelisti di bronzo per due. 60. E nel Valle nel cap. 8. si legge: Pila: ex aere (vulgo rame) opus Bartholomei Caldarari cum aliis ferra5 due. 194. Sui detti bronzi lavorati dal Campagna non vi è epoca, ma sì il nome del fusore così hieuonimi \campaxzae | VEiiOUBiisis. (a). Non è a tacere come fino dal 1806 essendo stata 0 (a) Sci Tomo III p. 67 dell’ Opera della Scultura del cayalier Cicognara c l’intaglio di questo grup~ po formante l’allure maggiore.