S. GEORGIO MAGGIORE Rossi appariscono. Il Martinioni (p. 221) ed altri lessero malamente nesp. invece di nES nella settima linea ; altri malamente lesse incliti invece di invicti e pevincta invece di DELIMITA. 4 PRO VETERE 1LLO QVOD ANNIS 1 AB HINC DC A VENETO SENATV | COLENDVM AC-CEPERANT I D- BENEDICTI MONACHI | NO-VVM HOC CELEBRE TEMPLVM 1 AD PALLA-DII ARCHETYPVM I MIRA PIETATE CONDI-DERE I FRANCISCVS VENDRAMENVS VR-BIS | PATRIARCHA DICAVIT I QVARTA MEN-SIS IANVARJI 1 DOMINICA 1 QVAE QVOTANNIS CELEBRIS ER1T I DOMINICO PEROTIO ABBATE AC I GENERALI PRESIDE 1 CVRANTE I MDCX. | LEONARDO DONATO DVCE- Questa epigrafe li legge sul pilastro a sinistra della Cappella Maggiore ; nella quale ma- 4o5 lamente il Martinioni (p. 224) ed altri lessero addidere in cambio di condidkhe ; e cosi pure a torto perosio invece di perotio. Cinque volte, come si è dttto nella Sforia, e siricava dall’ Olmo e dal Valle, fu edificato questo tempio. La prima nel 790 dalla famiglia Badoaro o I’artecipazio ; e della forma di esso nessuna affatto memoria seppero trovare quei due solerti indagatori delle cose di questo monistero La seconda fu fatta eseguire d;* Giovanni Moresini nel 982 cui si donò l'isola e la chiesa che v’era; e di questa nessuna traccia di forma parimenti rimase. La terzn del 1220-1220 in più augusta forma dalla famiglia Ziani e nemmeno di questa v’è disegno. La quarta fu sotto Inaliate Giovanni Michele del 1419, (1).Finalmente, sendoaliate an-drea Pampuro nel i565, questi per la quinta. volta fece eriger l’attuale magnifico tempio. Abbiamo parimenti veduto nella premessa Storia cheavendoi monaci esperitala bravura di Andrea Palladio, al quale fino dal i5d9-i56o a- (1) Una idea per altro della chiesa quale era probabilmente fino dal 1419? Ia abbiamo nell’incisione in legno della Venezia attributu ad Alberto Durerò, eseguila nel i5oo, e che si è premessa alla Storia di questa chiesa. Siccome però non solo il Tempio vi si scorge, ma e il Monastero e PIsola tutta quale trovavasi nel i5oo, così mi piace di soggiungerne la descrizione fattane dall’ Ingegnere Casoni nell’ alto di donarmene il disegno: (l La grande pianta elevata Venetiae MI), attribuita ad Alberto Durerò, serve mirabil-mente per dar un'idea, abbastanza precisa, intorno lo stato dell' Isola San Giorgio Mag-„ giore qual era al terminare del Secolo XV. „ Di/atti, tale è la chiarezza di quella delineazione, che sembra essere trasportati più. „ che tre secoli indietro; l'occhio scorre frammezzo a que’ Fabbricati, li distingue, e nomi-,, na i principali, senza timore di equivoco, in guisa che, la seguente descrizione, dedotta ,, dallo studio su quelle parti che l’artifizio prospettico concesse alC esimio autore di met-„ tere in miglior punto di vista , assai poco, e solo in qualche dettaglio, discostar puossi „ dal vero. ,, L'approdo alP Isola era, dove lo è in oggi, sul lembo, essa rivolto verso ,, Nord' Ovest, dirimpetto la Piazza di San Marco; ma due erano gli accessi, situati in „ poca distanza fra loro. — Il primo più esposto a Tramontana, consisteva in un piccolo „ margine o Fondamenta, quello che i nostri antichi chiamavano Iunctorium, senza cc-„ municazione alcuna col vicino Campo, e serviente alle sole Case 7/iani: P altro apparte-,, neva al così detto Campo, o Piazza delP Isola, su cui avevano ingresso la Chiesa, il ,, Convento de’ Benedettini, ed anco l’Ospizio od Ospitale Ziani. ,y Una gradinata, dal Canale ascendeva al ricordato Campo, che era allora di assai „ ristretta estensione. — Il lato a sinistra di chi smontava era occupato dalle ripetute ,, possidenze Ziani, e vedeasi una porta, che sembra fosse quella del pur noniinato Ospi-„ tale : — a destra esisteva un piccolo e basso fabbricalo, forse ricovero di barche o ca-„ vana: più avanti una parte del Convento: dirimpetto sorgeva un grande portone, che „ ora diressimo gotico, sormontato da acuminato frontone, e da tre piccoli Obelischi, ,, siccome era stile in quel genere di decorazione. „ Per quel portone s' entrava in un non grande cortile, circondato da fabbricati che „ formavano il Chiostro: al basso, e tutt'intorno, eravi un porticale sorretto da basse co-