S. GEORGIO .MAGGIORE 570 ,, vanti al corpo di san slephano, et ogni mai-li ,, dar da desinar a 12 poveri. Itemla corte de „ san Zorzi appresso cauipo Ruxolo lasò alle „ Congregationclieerano7.Iteinlasò al Comun le trombe d’ arzento donateli per il papa. Al-,, tri dicono ( soggiunge il Magno ) questi tutti ,, legati fono fati per Piero Ziani suo liolo et „ questo se conferma perochè in el di de san „ Gregorio, 8 Congregation vano a san zorzi a ,, far 1' ani versa rio Pietro Ziani però non ha lasciato che quanto apparisce dal Testamento suo da me estradato all’articolo Ziani ( Inscrizione 20.) Conosciutosi ornai impotente a proseguire nel governo, il doge rinunciò nel 1178, e ritiratosi in questo monastero, qui finì la vita nell’ anno medesimo, anzi nel dì dopo, che ci venne, cioè a’ tredici di aprile, e vi fu onorevolmente seppellito, posta alla sua tomba la inscrizione che illustro. Qui sono ad osservare tre cose. La prima che malamente nelle note al Valiero ( Utilità ec. p. 97. ) si dice che il Ziani morì del 1180 due anni cioè dopo la rinuncia; mentre e il Sanuto e gli altri storici dicono che mori il dì i5 di aprile 1178, concordando cosi col-1’ epitafio suddetto, il quale altro non ommette che il giorno del mese. (Sanuto col. Ó20. Dandolo p. 008. Monacis p. 151 - il Magno ; ec. ) La seconda è che malamente il Sansovino (pag. 82. tergo) dice che si vede intera la statua (del doge Sebastiano) distesa sul sepolcro sopra la porta vecchia ;e cosi pure dice la Cronaca mss. Alberegno p. 82 del mio esemplare, cioè che v’ era la statua distesa ; ma il Sanuto nè altri, eh’ io sappia , notano questa particolarità della statua ; osservando giustamente 1’ Olmo {Cod. Marciano T. Ili p. 617 num. 217 classe VII ) che quella statua non è del Ziani ma bensi di Pietro Civrano (del quale qui in seguito parleremo ); e dicendo queste parole :,, Ilo „ io intanto veduto il vecchio sepolcro di Se-,, bastiano Ziani doge sopra del quale non vi ,, poteva capire statua distesa giacché il coper-„ chio che a guisa dei tetti delle case stava di „ qua e di la in piover non poteva ammetter „ sopra di se statua distesa alcuna ; ed 10 vi ho ,, letto sopra queste lettere Sebastianvs Ziam ,, dvx. „ A onor del vero la ragione del coperto della tomba inclinato non vale, perché abbiamo esempli in s. Giovanni e Paolo di due sepolture le quali hanno la figura scolpita sul coperchio ch’è in piover. Aperta nel 1611, dice l'Olmo, la cassa marmorea di questo doge, vi furono trovati tre corpi risolti in polvere , i quali furonogiudicati di Sebastiano^a.àre,A\ Pietro e Giacomo figliuoli Ziani (1). La terza cosa concerne la diversità con cui da taluni si reca 1’ epitaffio che illustro , diversità assai interessante per la storia. Ommetto due varietà di poco conto, cioè vrbe che alcuni dicono in cambio di orbe ; e hecolebaxt invece di recoie-bat, che cosi dev’essere per la rima in quei tempi richiesta. Ma l’altra è, che sebbene lo Scradero, che raccolse gli epitaffii Italiani fino dal 15.56 e 1667 il Sansovino (l e.), il Palfero, il Magno negli Annali p. 260 t., il Caroldo (p. \o del mio esemplare copiato dall’ autografo), la Cronaca Giustiniana (del secoloXIV p. 40), ed altri de’ più antichi e reputati storici e cronisti leggano nelFepitaffio morf. refvlsit, pure l’Olmo nella copia, non già fatta da lui, ma da don Benedetto Guidi (p. 2.5 Uistorìa) lesse Marte refvlsit; e quindi ne trae un buon partito per sostenere il suo assunto circa la verità della battaglia e della Vittoria ; dicendo che siccome le antecedenti parole bisos co’ttvivxit gladios indicano che Sebastiano fu cagione della pace tra il Papa e l’Imperadore, così l’altre et marte refvlsit sono allusive al modo con cui si venne alla pace, cioè per mezzo dell’ armi e della battaglia vinta in mare. Io rispetto il Guidi (non dico l’Olmo perchè confessa di non aver letta egli o veduta la pietra) ; ma in confronto di tutti gli antichi che lessero more, e non Marte, non saprò mai dargli la preferenza. Ad ogni modo quand'anche si fosse letto marte , si può eziandio interpretare in generale, che, cioè il doge, oltre che nell’arti (1) Abbiamo detto alla nota 270 pag. 354 della premessa Storia che il mostamento del doge Ziani (Sebastiano) stava sopra la porta principale del vecchio tempio ; e ciò si è detto sulla fede del Sansovino pag. 82 tergo. Essendosi testé veduto eh« quel monumento che il Sansovino dice del doge Sebastiano, non è di lui, ma di Pietro Civrano, conviene cercare ove il sepolcro di Sebastiano collocato fosse, se non era sopra la porta L’Olmo dice bensì di a-ver veduto il vecchio sepolcro di Sebastiano, mi non dice in qu il parte del'a chiesa vecchia-Ora dalla nota 292 a pag. 874 della Storia premessa si può conoscere che era collocato vicino al luogo della sacristía vecchia contiguo a quello ddl doge Domenico Michiel.