è successo, non liavesse modo di riformarli prima et moderarli, non si giudica espediente ne si vuole dopo esser stati presentati et fatti vedere da nostri senatori che siano mandati alla stampa ne pubblicati in altra maniera in questa o altra città, o luoco del dominio nostro, ne meno permettere che siano restituiti per doversi stampare in stati alieni, anzi per li istessi rispetti et giustissime cause se le commette di presentar li originali, minute, copie, o squarzafogli, che fussero appresso di lui odi suo fratello, overo d’ altri, et che se in alcun tempo mai sarà contrafatto in qualsivoglia modQ sotto nome di chi si sia in tutto o in parte alla publica inlentione, come è prenarato, decaderanno essi fratelli dalla gratia della S. N. et da ogni beneficio che havessero. - 9 — 0 — 4. appiedi. F11 dalli Ecc. SS. Capi detto all’Ecc. Cons. che si manderia la parte della previsione concessa a’ 20 dicembre all’ Illmi Cass. per la esecutione di essa. appiedi. 1627. 28. febbraro. Il sopradetto Boccalini si fece introdure davanti gli eccmi sig. Capi et fece instanza che le fusse data patente per poter goder la provisione concessale dall’ Ecc. C. X. et restituiti li suoi volumi, et dettogli in qual parte debbano esser corretti; le fu detto che se le farebbe legger la deliberatione dell’ istesso Ecc. Cons. la qual da lui intesa, disse, che principalmente desiderava haverli suoi volumi, con li quali, che erano sudori et fatiche del q. suo padre, desiderava fabricare la fortuna, che al presente era ristretta, et.povera ; et che si trovava impegnato di promessa alla Maestà Christianiss. di farli stampare in Franza ; et essendole replicato che egli haveva dalla lettura della parte potuto chiaramente comprendere quale sia la volontà publica onde non se le poteva aggionger alcuna cosa, egli dopo essersene con alcune altre poche parole profferite con gran modestia, ma con esplicatione di dolore et di sentimento per esserle negata la restitutìone de suoi volumi, disse, che sarebbe di nuovo comparso con una scrittura, acciocché le ragioni et gl’interessi suoi fussero meglio intesi dall’Ecc. Cons., et sebene le fu detto che sarebbe mandato l’ordine per il pagamento della provisione consessale, non replicò in questo prop.0 altro, ma disse, che porteria la scrittura et parti. III. et Ecc. SS. Capi. Se la fortuna non ha concesso gratia a Trajano Boccalini et ai suoi figliuoli di nascer vassalli della Ser. Vostra, ha ben potuto la gloria del suo dominio e del suo governo muover in essi ardente desiderio di esserle servitori : onde prima Trajano, e nel maneggio c’hebbe in Roma delle cose publiche nel tempo di Clemente Vili, e ne’suoi scritti non fece mai attione, non formò mai parola che non havesse il particolare oggetto del servigio o della laude di V. S. Dopo Trajano 1' abbate Ridolfo suo figlio, oltre i servigi che presta in Roma agli ambasciatori di V. S. oltre l’esattezza con che si affatica nelle Historie di mandare alla memoria de’ posteri la celebrità de’ suoi fatti, non lascia indietro cosa alcuna che possa render più certa e più conspicua la sua divotione verso la serma Rep. Chiaro testimonio di ciò può essere 1’attione che fece ultimamente di presentare all’EE. VV. i Comentari sopra Cornelio Tacito di Trajano suo padre, poiché essendo egli stato richiesto per parte del re Cristianissimo di mandarli alle stampe ha voluto prima sottoporli alla revisione delle EE. VV. acciocché uscendo questo parto alla luce, non havesse altra forma di quella che potesse dargli