28 SAN GEMINIÀNO con barba al mento e berretto in capo e con a- Ma prima di compire l’articolo è d’uopo forbito di pelli indosso, e v’è la leggenda iacobus nare sulla inscrizione presente. Francesco il figlio sansoviinvs scvLPTon et arcuitecrvs'■ el’altra è un la registra, come io la ho riportata, se non cha erma con capo scoperto e barbato, e attorno le per errore di stampavi si legge XDIII anziché parole: iacobvs sansovimvs scvlPTor florentinvs. XCIII, errore corretto dallo Stringa nella Ve- Merlo qu. Giacomo, Francesco Maria Gherro qu. Nicolò, Vincenzo Fadiga di Domenico, e Luigi Mariscalchi quondam Andrea , Giuseppe Zarabini quondam Mattio, e Filippo Gariboldi qu. Antonio, fanti questi tre ultimi della Commissione di Sanità, riconosciuta la perfetta, condizione della sudetta Pietra sepolcrale, e rilevata [Iscrizione qui sopra descritta dopo di che fu aperto [indicato sepolcro all'oggetto di riconoscere le ceneri del su-detto Sansovino, ma rinvenuto il sepolcro stesso ripieno d'ossa spolpate di diversi cadaveri non fu possibile di distinguere quelle dell'illustre Defonto, quindi fu sospesa ogni ulteriore operazione, e rimessa ad altro momento una pia diligente indagine, e fu chiuso di nuovo il sepolcro, e compito il presente processo verbale, che venne firmalo dalli sigg. Ruggieri, Selva, Mezzani, Angeri, e Gherro unitamente a me Notaro. Cesare Ruggeri Med. Dipartimentale del[ Adriatico, e P. P. di Clinica Chirurgica, Giannantonio Selva Architetto Ingegnere Professore di architettura nella R.a Accademia di Belle Arti. Giuseppe Mezzani Arch.t0 Ingegnere. Agostino Angeri Testimonio. Francesco M.a Gherro Testimonio. Bartolameus Micliielì Publicus Venetus Notarius. Li 11, undici, giugno 1807, mille ottocento sette alle ore 10, dieci, della sera. In coerenza alle operazioni eseguite nel giorno 2 due, corrente, ad istanza dell’Accademia di Belle Arti mi sono trasferito io Notare Publico infrascritto nella detta Chiesa di san Ge-miniano, e precisamente alta Tomba del fu Giacopo Sansovino, ed in presenza del fisico Delegato di Sanità D.r Cesare Ruggieri, del Professore Medico fisico D.r Francesco Aglietti, e delli sigg. Architetti Ingegneri Gio. Antonio Selva, e Giuseppe Mezzani, e di varj astanti, tra'quali Francesco Padoan detto Vettori, Giovanni Merlo qu. Giacomo, Francesco Maria Gherro qu. Nicolò, e Luigi Marescalchi fante di Sanità, fu riaperto il suddetto sepolcro, estratta gran parte dell'acqua, e levati gli ossami, che empivano il detto sepolcro, riuscì di scoprire la cassa contenente le ossa del Sansovino ; ma la mala condizione di essa cassa non avendo permesso di poterla levare dall'arca, per non esporre a pericolo di perdersi le ceneri in quella raccolte fu scoperta superiormente la detta cassa, e vennero con tutta diligenza estratte le ossa del Sansovino, mondate dalTacqua, e poscia riposte in altra cassa a questo effetto approntata, ripiena di rettagli di legname, che fu chiusa sul momento a chiodi, intrecciata con cordella bianca per tutta la lunghezza, e con cordella rossa nelli due capi, ed assicurate esse cordelle con nove bolli a fuoco fatti col sigillo della Commissione Medica di questo Dipartimento ; dopo di che fu collocata detta cassa nella capello Maggiore di detta Chieda, e fu chiuso e sottoscritto il presente Processo Verbale. Cesare Ruggeri Medico Dipartimentale dell'Adriatico e P. P. di Clinica Chirurgica. Francesco Aglietti P. P. di Clinica. Giannantonio Selva Architetto Ingegnere Professore di Architettura nella R. Accademia di Belle Arti, Giuseppe Mezzani Architetto, Ingegnere. Francesco Padoan detto Vettori qu. Domenico. Francesco Maria Gherro qu. Nicolò. Bartolameus Michieli Pub. Ven. Not.