ALLA CHIESA DI S. GEORGIO MAGGIORE ivi p. 602. linea 2. colonna pr. erano correggi era ivi p. 61 colonna 2. lin. 18. ove del Vescovo Peruzzi Agostino correggi Giuseppe Maria. ivi p. 619. colonna pr. linea 09. ove di Nicolò Aurelio. 1521 Marzo correggi i55i morto. ivi pog. 629. col. pr. linea 46. ove del lìruchncr. G io van correggi Georgio. ivi pog. 602. col. 2. linea 23. ove di Giov. Dario Diario correggi Dario. ivi pagina 65g. linea 8 colonna 2. Voi. II correggi Voi. III. ivi p. 640. linea 45. colonna 1. ove de’Sagredo. S. Fosca correggi S. Sofia. ivi p. 647- colonna 2. Della rinomata stampa attribuita ad Alberto Diirer rappresentante Venezia , si trovano esemplari con due notabilissime varietà. La prima è che in alcuni sotto la figura del Mercurio si legge. VENETIE. M. D. cioè i5oo, e in alcuni leggesi soltanto VENETIE, om-messe le cifre M. D. L’altra, che alcuni hanno il campanile di S. Marco colla guglia, ed altri lo hanno senza, con un solo basso coperto giusta il fac-simile, che qui della stessa grandezza dello intaglio sottopongo. Indagando quale delle due differenti pruove sia la prima, dico, che la prima è quellache manca del millesimo M. D. e che ha il campanile di S. Marco colla guglia. In fatti, nelle originali tavole in legno di questa grande carta Topografica, che stanno nel veneto Museo Corrario , vedesi chiaramente che tanto la parola VENETIE, quanto le cifre M. D. sono intagliate in due separati pezzi di legno incassati nel pezzo grande di mezzo ov’ è la figura del Mercurio sotto a cui sono quelle parole. È facile quindi dedurre che le copie che non hanno il M. D. furono tirate prima che vi si ponesse quel pezzetto di legno colla cifra. Vedesi non meno chiaramente che quel pezzo d’intaglio in cui oggi sta la cella delle campane, un attico, e il coperto basso del campanile di S. Marco, e alcune case poste da lungi nella stessa direzione del campanile, questo pezzo, dico, non è originalmente intagliato nel pezzo grande; ma è rimesso posteriormente. In effetto, le linee del pic'colo pezzo che non al tutto perfettamente combaciano col pezzo grande fannolo vedere incas- . 6Q9 sato. Ora è naturale il dire, che l’intaglio in origine avesse la cella delle campane, Tattico e la guglia, come nelle prime impressioni, e che, dopo compiuto il lavoro dell’intaglio siasi voluta cambiare la cella, l’attico , e la cupola o guglia in quella cella, attico, e basso coperto che sulle tavole in legno veggiamo oggi incassato e rimesso. Cerchiamo adesso quando presso a poco questi cambiamenti possano essere avvenuti. Marino Sanuto negli inediti Somma-rj di Storia Veneta che tengo in esattissima copia, dice: adii 1 agosto 1489 una saetta bruciò la pigna del campanile di S. Marco che era di i5 passi tutta di bono rame indorata d'oro)ino et le sei campane tutte chaze-ro algune roete alchune mezze bruxate. Ac-'-cordansi i cronisti col Sanuto in tale notizia. Il Malipiero nei suoi Diarii mss. inediti, riformati dal Longo, dice : 1498. Mese di maggio: La Signoria ha fatto chiamare li procuratori di S. Marco, e ghe ha co/nesso che i fazza fare la cima del Campanil brusà dalla saetta del 1489 dei denari della Procurada e loro hanno risposto che non sono obligadi , e che VOfficio del Sai die provedere, perche in tempo de M. Piero de Priuli procuratore fu fatto simil opera una altra volta (Nota, che il Priuli fu procuratore dal 1482 al 1491)»e per quello che referisce un uomo da ben che è sta esa-minà e lavorava in campanil za 5o anni l’era pagà della so mercede ad un Officio a Rialto ; cosa certa è che una Torre de tanta spesa che ha costà 5o mila ducati no puole essere sta fabrica delti denari della chiesa. Il Sanuto nei Diarii Voi. XII. p, 62. 63. Adi 26 marzo i5n (non i5io) di mercore a horre 20, e 5 quarti venne il terremoto e il Campa-niel di San Marco per il mover si resenti in la zima molto zoe in la parte di sopra et si averse adeo il zorno seguente non si potè sonar ivi ni terza ni meza terza nona vespero ni altra campana cosso che mai e stata questa terra senza sonar tal horre canonice un zorno e la lozeta dii campanicl dove si riduceano patricii ivi per le piere cazeva di zima dii campaniel si frachassoe il coperto che erra di piombi}. E nel voi. XUI. p. : Adi 5 oclubrio 1511 si fa la cima. E adi 20 detto ( voi. XIII. p. 98 ) : al presente vien fato la cima et sara una bellissima cossa et ha ancora le armature intorno che continue si lavora. E adi 8 marzo i5i2: È da saper in questi zorni fo principiato a seguitar il lavoro di la cima dii campanil di San Marco dal cornicion in suso