S. GEORGIO della rep. Anche il Magno nel Voi. I p. »20 t. della mss. cronaca Marciana dice : Piero Ziani fio fo de Sabastian doxe essendo in minoribus fu podestà a padoa... Ma il Magno può aver copiato dal Sanuto. In altri storici antichi non trovo questa frase. Con Enri co Dandolo nel 1202 fu uno de’ quaranta governatori delle galee Veneziane dirètte all’impresa di Soria. Lo attesta il Rannusio (p. 28 Guerra di Costantinopoli) ; e quindi trovos-si allo assedio e alla resa di Zara. Frattanto esr sendo nel 22 luglio no5 venuta a Venezia- la nuova della morte di Enrico Dandolo suddetto succeduta a Costantinopoli nel 29 maggio precedente, i padri con tutti i voti crearono doge Pietro Ziani conte usufruttano di arbf, ed attuale consigliero in Venezia, come ha il Rannusio (p. i65), nel giorno 5 di agosto, e furon mandate galee a levarlo in Arbe ben in ordine di bandiere e panni d’oro e d’altro (Sanuto p. 535). Qui abbiamo alcune osservazioni a fare. Il Dandolo, da cui copiò Sariuto, scrive (p. 555) che il Ziani Paduae potestas effìciturf et postea Comes Arbensis.'M.a se è vero che fin dal ìigS il Ziani era conte di Arbe, come dal soprariferito documento, ne viene che era conte prima di essere chiamato podestà a Padova, che, giusta lOrsato fu solo nel 1201. Potrebbe darsi però che la contea d’Arbe fosse un titolo continuo in lui fin dal 1193 ; ma che effettivamente non sia andato alla sua carica che drpo che fu podestà di Padova. Un’altra osservazione è che nè il Dandolo, nè l’anonimo Altinate (p. 5g della mia copia cavata fedelmente dall’autentico codice posseduto in oggi da questo patriarcale Seminario) dicono che il Ziani sia itato mandato a levare in Arbe ; anzi parlano in modo da far credere ch’egli fosse in Venera. L’Altinate scrive : Rainerius Danduìus qui vice patris sui (Henrici) dignitatem (ducis) re-gebat convocatis sex consiliariis ex quibus Pe-trus Ziani illustris comes arbensis unus exi-stebat, habito consilio... e dice poi che il popolo concorde lo acclamò doge : populus eundem electum prae gaudio manibus assumens in al-tuni duxit ad investi tur am Altaris sancii Marci; e notisi che l’Altinate anteriore al Dandolo è di poco di lungi a’ tempi dello Ziani. Ha detto Darù (Voi. li. p. 6. ediz. di Capolago) esse-e stata prima cura del nuovo doge di manda-e a Costantinopoli un delegato dalla repubblica col nome di podestà al qual ufficio fu celto Marino Zeno che partì in compagnia di quattro consiglieri 0 provveditori. E qui ha os- MAGGIORE 5?9 servato giustamente il conte Giandomenico Tie-polo nelle illustrazioni a detta storia (p. 544 'v0 essere inesatta cotesta notizia, imperciocché non il doge, ma i Veneziani ch’erano in una porzione di Costantinopoli e che formavano come una nazione separata, elessero per loro podestà Marino Zeno, e altri magistrati necessari! per l’amministrazione della giustizia. Anche il Sanuto non fu molto esatto quando scrisse : fu eletto pel maggior Consiglio primo podestà a Costantinopoli Marino Zeno ; dovea dire fu approvata la nomina fatta dai Veneziani di Costantinopoli, imperocché che la nomina essere dovesse approvata dal doge col suo Consiglio, il si rileva dal Sabellico(p. 184. Voi. I.) e dal Marcello (p. ¡32 Vite de’dogi) colle parole : la qual cosa fu approvata in Venezia dal doge e dalla signoria. Le cose succedute sotto a questo illustre doge occuperebbero molte pagine a voler di tutte narrare. Alcune però principali noteremo. Nel 1206 armaronsi tren-t’una galee delle quali furono capitani Rinieri Dandolo e Ruggero Premarino, e venne con quest'armata ricuperato Corfù ch’era stato tolto al Veneto dominio da Leone Vetrano genovese pirata; e dieci feudati nobili colasi spedirono. Quest’armata prese nel susseguente anno Modone, Corone, Atene ed altri luoghi. Notisi che il Sanuto e altri storici, di un solo personaggio ch’è Leone Vetrano o secondo alcuni Vetrallo, ne fa due cioè Leone Capillo, e Vetrano corsaro, (p.556) Insorta per questo conto discordia tra’ Veneziani e Genovesi, e tenendo Arrigo conte di Malta, chiamato Pescatore, violentemente a se sottoposta l’isola di Candia, la quale fino dal 1204 a’ 12 di agosto i Veneziani avevan comperata da Bonifacio Marchese di Monferrato (Rannusio l. c. 1 25) l’armata suddetta giunta colà, dopo essere venuta alle mani e colla gente del marchese e co’ Genovesi che lo sostenevano, ne restò vincitrice, ricuperò la Capitale dell’isola, e costrinse Arrigo a venir a patti. 11 Dandolo pone cotesto avvertimento nell’anno terzo del doge che sarebbe nel 1208 ; ma il Sanuto lo tarda all’anno 1224 (col. 543.) narrandolo assai particolarmente,e facendo spiccare la virtù di Marco Sanudosuoantenato. Qui egli barattai! nome di huggenin RanuccioPremarino. Ma il Muratori sulla fede eziandio degli annali Genovesi lo assegna tra l’anno 1206 e 1208, e assai più probabile é quest’epoca di quella del Sanuto. Per mantenere però in fede i Cretensi, fu preso dal doge e dal consiglio che si spedis-