ALLA CHIESA DI S „ Canonici Cenetensis Oratio „ Di alcuni di questi autori vedi il Liruti negli Scrittori Friulani. pag. 295. inscr. 12. Di un Francesco Coffani mantovano P. A. veggo un sonetto a p. XXVIII delle Poesie per r ingresso del patriarca Federico Maria Giovanelli. Venezia »776.4. Potrebbe essere che 1’ origine del nostro Antonio Coffani fosse Mantovana. pag. 5oi co/, prima Secondo il p. Federici nelle Memorie sulle belle arti Trivigiane Voi. II. pag. 1 <>4 uno dei quattro quadri del pittore Giannontonio Lazzari eseguili per la Chiesa del SS. Redentore e S-Chiara di Castelfranco non rappresenta già il Giudizio di Salcmone, ma A^orcon Ismaele nel deserto. La cosa non si può più dilucidare, perchè quella chiesa è da qualche tempo soppressa, né si sa ove esistano oggi le pitture, lo starei piuttosto colla Ni tizia cavata dalle carte famigliali ; perchè il P. Federici non è talvolta scorta molto sicura agli scrittori delle arti. pag. 298. Ma reo Procacci da Pesaro mandò a donarmi un gran folio volante fatto imprimere da frate Fulgenzio Manfredi per la Compagnia del nome di Gesù. Vi precede un intaglio in rame con dieci figure di santi, cioè: J. Francesco, s. Ytonaventura, s. Jgnatic, s. Gio. Ecang., s.Maria, s. Gioseffo, s. Paole, s.Fulgentio, s. Bernardo, s. Bernardino. Nel mezzo stassi il nome di Gesù, e di sotto lo stemma di papa Clemente Vili. Incisore è I. l'allegio. Sieguono queste parole a stampa.*,, Eccellenza delle virtudi „ e maravigliosi effetti del virtuosissimo e san-„ tissimo Nome di Gesù estratta dalli opuscoli , del serafico e singoiar dottore e cardinale „ della santa Romana chiesa s. Bonaventura, ,, et a nessun altro del tutto dedicata, se non „ ad esso Giesu Chrislo sommo re di tutti ac-,, cioche, come a lui già dalla fanciullezza de-„ dico se medesimo, e tutte l'opere, parole, e ,, pensieri suoi, cosi siano anco i scritti dedica-„ ti. Intitolata nondimeno per rispetto e rive-„ renza di lui a papa Clemente Vili suo vica-„ rio in terra e successore legittimo del pren-,, cipe degli Apostoli san Pietro e Pastor uni-„ versale della christiana et apostolica chiesa. „ l'er F. Fulgentio Manfredi de’Minori Osser-,, vaiite tbeologo, e predicatore picciolo et liu-„ mil servo della Maestà dell’istesso Christo e „ della saptità sua. Volgarizzata dall-iMesso a „ sodisfattione de semplici e devoti : e da lui 1. MARIA NUOVA 665 ,, particolarmente assegnata alli fratelli della „ Compagnia di esso santissimo nome di Gie-., sù appresso s. Francesco della Vigna in Ve-,, tia ec. ec. ec. „ In fine si legfte : Et io frate ,, Fulgentio Manfredi dell’istessa Osservanza ,, de Minori minimo, e divoto delli divoti, „ predicatore elettore generale, ancorché im-,, meritevole, divotamente ho estratta, e così ,, ordinata la soprascritta consideratione e con-,, templatione del nome di Giesù, essortando „ con ogni vehementia ad haver divotione alli „ Santi posti di sopra, insieme con la santissima „ Genitrice di Dio ciascun divolo del santiss. „ e divolissimo nome di Giesù. ,, In Venetia appresso Domenico Nicolini 1.598. Si aggiunga la notizia di tale estratto e volgarizzamento alle Bif licieche de’ Volgarizzatori degli Arge-lati e Paitoni. pcg. 299 insc. 19. La lapide sepolcrale di casa Wucovich Lazzari, che esisteva in questa chiesa e che da me è ivi illustrata, fu ricuperata dal nob. Gio. Giro/amo Costa I. R. segretario al magistrato Camerale, cognato de’ viventi fratelli Giuseppe parroco, e Francesco Lazzari, e trovasi appo di lui (anno 1807). pag. 5o5. Giannontonio f di Michele Lazzari, di cui al num- Ili, oltre essere esercitato negli studii della meccanica, dilettavasi anche di poesia. E nella Raccolta per il procuratore Gianfrancesco risani (Venezia 1765.4) a p. XLVIII e ceg. sonvi quattro sue elegie, e alla p. LIX un sonetto acrostico di Giannontonio Lazzari Ve-neto, in una delle quali elegie ricorda i suoi studii : Qualche picciola Macchina m'accingo A costruir talor.... pag. 3o6 insc. 20. Marina q. Domenico Michiei, del 1745 ma-ritossi con Benedetto Nicolò terzo Anzolo Cappello q. Nicolò secondo Agostino da’ss. Giovanni e Paolo. pag. 5o6 col. 1 dopo il num. 18. Il parroco don Giuseppe Lazzari zelantissimo, come ognun sa, del decoro maggiore della Casa di Dio, e quindi ristauratore della chiesa di s. Luca, siccome opportunamente diremo nello illustrare le epigrafi di quella chiesa, non cessa poi anche di dar alla luce nuove prove della sua eloquenza; e dopo le cose già dame enumerale, so esservi di suo : 1. ,, Discorso letto nei funerali della n. d. „ Polissena Contarmi Da Mula vedova Moce-,, nigo il giorno 6 di maggio dell’anno i855