S. GEORGIO MAGGIORE 602 re il catalogo de’ libri di s. Georgio Maggiore, la cui biblioteca erano già posta sotto sigillo demaniale, fu eretto in data 20 luglio 1806 un processo verbale col quale si levano dalla biblioteca otto rarissimi e pregevolissimi volumi col seguente modo: Premettendosi in quel Processo, che alcuni libri di ricercata edizione attinenti alla biblioteca di s. Giorgio Maggiore e descritti nell'annesso elenco, devono essere posti in sicuro onde non siano soggetti a furti, o ad altri pericoli (forse temevan che vi fosse qualche porta segreta, e che perquesta si potessero trafugare i libri, lasciando intatti i sigilli della porta maggiore, come già avvenne nella libreria di s. Michele di Murano), e dovendosi già evacuar quel convento e trasportar altrove gli effetti che vi esistevano, «si ordinava all assi sistente presso la Direzione dipartimentale del 5> Demanio sig. Antonio Rana di portarsi a san n Giorgio, rompere i sigilli di quella bibliote-59 ca, trarne i soli libri suaccennati, rimettere i « sigilli, e consegnare i detti libri verso rego-» lare quietanza al bibliotecario don Giacomo » Morelli. „ Il Rana ubbidì allo incarico nel 24 luglio, li consegnò al Morelli, il quale in quella data rilasciò la ricevuta firmata col bollo in rame di s. Marco. I libri erano otto e sono cosi descritti :—Tre tomi in folio legati all’olandese, T. Livii Historiae Rojnanae 1470 stampati dal FindeUino —Tomo uno in folio legato come sopra, Commentar) di C. I. Cesare ìl^i impresso da Nicolao lenson in Venezia.—Tomo uno legato come sopra, Quintiliano 14.71 stampato da Nicolao lenson.—Tomo uno come sopra, Valerio Massimo 1471 stampato dal Vin-dellino. — Tomo uno come sopra, Trapesun-zio, Yraeparationes Evangelicae i47° sine loco et nomine typographi.—Tomo uno come sopra, Rethorica sine loco et nomine typographi (1). Stettero questi otto volumi in deposito presso la Marciana fino al 2 settembre 1806, nel qual giorno una gentile lettera del signor Dossi (ch’era il Direttore del Demanio) invita il bibliotecario Morelli a riconsegnare i libri con queste parole: Dovendosi per ordine superiora procedere all’imbalagio de' libri d’appartenza Demaniale divenuti tali in forza delle disposizioni dipendenti dal reale decreto 28 luglio p. p. io debbo pregare la di lei compiacenza a farmi sollecitamente tenere gli otto volumi che le furono consegnati provvisoriamente ¡¿giorno 20 luglio 1806. E adi 4 settembre avvi a matita nera un’indicazione della ricevuta fatta dal Dossi, esistendo già l’autentica negli atti della Marciana. Il fiossi intanto con suo rapporto 6 novembre 1806 diceva di essersi conferito in ordine alla lettera i5 settembre 1806 in s. Georgio; di aver trovato intatti i sigilli, e che dal padre Zorzi seppe come (oltre Io spoglio legale del 1797) ¡a biblioteca soggiacque a furti gravissimi e ripetuti, essendone state aperte allora per diversi giorni le porte, in assenza dei monaci, ed avendo la gente trasportata seco gran quantità di libri in guisa da caricarne delle barche, ragione per cui scemossi il numero de’migliori.Testificava però l’abate don Rafael- lo Balestra che nel triennio della sua reggenza (dal i8o3 al 1806 inclusive), non gli constava che fossero stati trafugati oche ne esistessero in mano di privati. Alle dette asportazioni si pon-no aggiungere anche quelle fatte in buona conscienza da’ monaci e dagli abbati, non solo di questo cenobio, ma degli altri, i quali tenendo che si trattasse di una loro proprietà, portaron-si nelle celle, e camere loro que’ libri che lor parvero adattati, e poscia usciti di là, alle loro case. Il dottor Rossi col detto Rapporto presentava bello e complèto il catalogo de’libri rimasti, diviso in tre categorie, cioè, manuscritti e questi ascendevano a i85, molti de’quali miscellanei cosicché le opere sono di numero assai maggiore ; edizioni del secolo XP, e queste erano circa 70 ; libri in genere, ossiano 0-pere varie, e queste ascendevano a ffio circa opere computate le edizioni replicate (2). Egli conformò 34 cassoni, e nel marzo 1807 gl’in-viò al Demanio di Padova. Tali cassoni con altri contenenti libri di altri cenobii, in numero (1) Dalla testé riferita nota di questi otto volumi non àpparisce in quale carta impressi fossero ; ma assicurami il chiarissimo sig. cavaliere bibliotecario ab. Bettio, che li ebbe in custodia, che erano tutti otto impressi in membrana. Quale sia stato il loro destino non saprei; ne si può far conghiettura perchè esemplari in pergamena di opere simili trovansi nelle grandi biblioteche di Parigi, di Londra, di Vienna, di Milano. Veggasi il Catalogue des livres imprimes sur velin de la Biblioteque du Roy. Paris 1822. 8, e l’altro: Catalogue des livres imprimes sur velin. Paris 1824. (2) Nelle carte demaniali non vi sono i cataloghi compilati dal Rossi de’ quali qui si favella